Ucraina, Schroeder: "Per Putin guerra e crisi del gas possono finire con un negoziato"

L'ex cancelliere tedesco ha incontrato Putin a Mosca: "La crisi del gas si può superare subito, Nord Stream 2 è pronto". Ma Scholz frena: "È un bluff russo". Anche gli ucraini non ci credono

Vladimir Putin e l'ex cancelliere Gerhard Schroeder si sono incontrati a Mosca

Vladimir Putin e l'ex cancelliere Gerhard Schroeder si sono incontrati a Mosca

Roma, 3 agosto 2022 - Per far terminare la guerra in Ucraina si può raggiungere una soluzione negoziata con la Russia. È "la buona notizia" comunicata dall'ex cancelliere tedesco Gerhard Schroeder dopo aver incontrato Vladimir Putin la scorsa settimana a Mosca. In un'intervista pubblicata oggi sulla rivista Stern, e rilasciata anche alla tv Rtl, l'ex cancelliere socialdemocratico - da mesi al centro di polemiche per le sue relazioni troppo strette con la Russia - ha dichiarato di ritorno da Mosca che "la buona notizia è che il Cremlino vuole una soluzione con negoziato".

Schroeder e la crisi del gas: "Nord Stream 2 è pronto"

Sulla questione della crisi del gas, l'ex cancelliere tedesco ha spinto perché la Germania attivi per la prima volta il gasdotto Nord Stream 2, bloccato da Berlino proprio in risposta all'invasione russa dell'Ucraina. Il Nord Stream 2 "è pronto. Se le cose si fanno davvero difficili, c'è questa pipeline, e con entrambi i gasdotti Nord Stream non ci sarebbe alcun problema di approvvigionamento per l'industria tedesca e le famiglie tedesche", ha detto Schroeder. Da tempo l'ex cancelliere è molto criticato in Germania per la sua stretta amicizia con Putin e per i suoi ruoli nelle aziende energetiche russe, in particolare per i suoi trascorsi nel consiglio di vigilanza della società Gazprom, una posizione che Schroeder ha dovuto smetire a maggio di aver rinnovato.

Putin conferma: "Possiamo dare tutto il gas all'Europa entro fine anno" 

L'incontro di settimana scorsa tra Putin e Schroeder è stato confermato anche dal Cremilino attraverso il suo portavoce Dmitri Peskov che ha aggiunto che l'ex cancelliere tedesco si è detto "preoccupato" per la crisi energetica in Europa e ha chiesto spiegazioni a Putin. Il leader del Cremlino ha quindi spiegato all'ex cancelliere che il nuovo gasdotto Nord Stream 2 potrebbe fornire, al suo massimo, 27 miliardi di metri cubi di gas all'Europa entro la fine dell'anno

Vladimir Putin aveva recentemente proposto l'attivazione del Nord Stream 2 per compensare i tagli del flusso di gas russo verso la Germania tramite il Nord Stream 1 (che trasporta attualmente solo il 20% delle proprie capacità). Secondo la versione della Russia, il Nord Stream 1 avrebbe delle problematiche tecniche legate a una turbina mancante di proprietà di Gazprom, fatta riparare in Canada ma che non verrebbe riconsegnata dai tedeschi. 

Scholz e la turbina di Nord Stream 1: "É un bluff russo"

Ma, proprio ieri, il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha dichiarato che si tratta di un "bluff" di Putin e che Berlino non crede alle giustificazioni di Mosca sulla turbina mancante di Nord Stream 1. Il ministro tedesco di Economia e Clima, Robert Habeck, ha già ribadito che la turbina in questione sarebbe comunque pronta per la consegna alla Russia dal 18 luglio, ma che "Mosca farebbe di tutto per non prenderla. Si tratta di una farsa". 

Una posizione che il cancelliere tedesco Scholz ha rilanciato oggi andando a ispezionare in un deposito di Mülheim an der Ruhr la turbina riparata in Canada, la cui assenza - sostiene Mosca - starebbe provocando la riduzione dei flussi di gas in Germania attraverso il gasdotto Nord Stream 1. "La turbina è lì può essere consegnata - ha confermato Scholz dopo che la società Siemens Energy ieri ha confermato che è pronta per il trasporto in Russia. "Tutte le ragioni tecniche presentate non sono comprensibili sulla base dei fatti", ha aggiunto il cancelliere, riferendosi al fatto che per Berlino in realtà Mosca ha ridotto le forniture di gas per punire la Germania per il sostegno dato all'Ucraina: "Consegnando la turbina noi andiamo a scoprire il bluff di Putin". A questo punto Mosca "deve solo fornire le informazioni doganali necessarie per il suo trasporto verso la Russia" ha aggiunto Scholz parlando a margine della visita all'impianto industriale nella regione della Ruhr.

Non si è fatta attendere la replica da Mosca. Il portavoce del Cremlino Peskov, dopo l'accusa del cancelliere Scholz su Mosca che mette ostacoli al rientro della turbina per 'ragioni politiche', ha dichiarato: "Gazprom, in quanto fornitore e proprietario di questa turbina, è semplicemente obbligata a ottenere documenti che dimostrino che si tratta di un prodotto autorizzato. Dobbiamo essere sicuri che sia autorizzato e dobbiamo essere sicuri che, sulla base delle sanzioni, la società britannica, una filiale della Siemens, non spegnerà a distanza questa turbina", ha detto Peskov.

Per gli ucraini Schroeder è una "voce di corte russa"

Il consigliere presidenziale ucraino Mykhaïlo Podoliak ha risposto su Twitter alle dichiarazioni di Gerhard Schroeder su una "soluzione negoziata" alla guerra. Scrivendo il suo nome "Shredder", lo ha definito "la voce della corte reale russa". "Mosca sta alzando il livello di terrore con una mano e invitando alla resa con l'altra", ha aggiunto. "Se i russi vogliono un dialogo, dipende da loro. Iniziando prima e mettendo in atto un cessate il fuoco, poi il ritiro delle truppe", ha detto. 

Nella stessa intervista alla rivista Stern l'ex cancelliere tedesco aveva addotto come prova dell'intenzione del Cremlino di volere "una soluzione negoziata" l'accordo sui cereali firmato a fine luglio, definendolo il primo passo verso un "armistizio". L'ex cancelliere ha detto inoltre di considerare "aberrante" l'idea che l'Ucraina si riprenda la Crimea, annessa alla Russia dal 2014, e ha avanzato l'ipotesi di un Paese militarmente neutrale e una soluzione sul modello dei "cantoni svizzeri" per il Donbass.