Ucraina: "Attacco russo su vasta scala d'inverno". Nuovo tentativo di prendere Kiev?

La leadership ucraina prevede che nei prossimi mesi l'esercito russo lancerà una nuova grande offensiva. "Mosca sta preparando circa 200.000 truppe fresche"

Kiev, 15 dicembre 2022 - La Russia potrebbe lanciare una massiccia offensiva in Ucraina all'inizio dell'anno prossimo: sono le previsioni degli 007 di Kiev, in linea con quelle del think tank statunitense Institute for the Study of War (Isw). L'ammassamento delle truppe, la coscrizione annunciata e lo spostamento delle armi pesanti sono tutti indicatori dei preparativi per un eventuale attacco su vasta scala, già a gennaio o al massimo in primavera. Le truppe di Mosca punteranno a respingere le forze ucraine e potrebbero persino organizzare un secondo tentativo di prendere la capitale Kiev. Ecco quali sono i possibili scenari sul fronte per i primi mesi del 2023. 

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Neve su Kharkiv (Ansa)
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La linea Kharkiv-Lugansk

I report di Isw prevedono da tempo l'intensificazione dei combattimenti durante il periodo invernale. La nuova offensiva si potrebbe lanciare su due assi principali nei prossimi mesi: lungo il confine tra le regioni di Kharkiv e Lugansk, o nel Donetsk. Le truppe russe stanno spostando armi pesanti dal cuore del Lugansk verso l'attuale linea di fronte al confine con Kharkiv. Hanno ristrutturato e consolidato le loro forze in questa area, dove al momento conducono solo operazioni offensive limitate per riprendersi delle posizioni perse in precedenza, a ovest dalla città di Kreminna

L'offensiva nel Donetsk

Le forze russe, che si sono liberate grazie al ritiro dalla sponda ovest del Dnipro, sono state trasferite in diverse aree nel Donbas, rinforzate da riservisti mobilitati. Mosca potrebbe sperare di costruire un'offensiva sulla scia dell'avanzata (sebbene marginale) fatta nella zona Vuhledar-Pavlivka a novembre. I combattimenti si stanno già intensificando nell'area di Bakhmut e vicino alla città di Donetsk, presumibilmente lavorando verso l'obiettivo generale della conquista dell'intera oblast. Tuttavia, secondo l'Isw, la capacità di combattimento delle forze russe è calata sensibilmente, perciò sembra improbabile che riusciranno a prendere territori significativi dal punto di vista strategico nei prossimi mesi. 

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"Russi minano e fortificano la Crimea"

Intanto in Crimea i russi temono uno sbarco ucraino e hanno iniziato a minare e fortificare la costa. È quanto afferma il direttorato dell'intelligence militare ucraina, citato dal sito di Ukrainska pravda. "I russi nella Crimea occupata stanno cercando di rafforzare la linea costiera, temendo lo sbarco di parà ucraini. In particolare è stato equipaggiata una rete di barriere di mine, fossati e trincee sulla costa vicino al villaggio di Molochne", riferiscono i servizi militari. Inoltre i russi continuano a posizionare sulla costa schiere di 'tetrahedra', le piramidi triangolari anti tank.

Nessuna pace senza i territori

"I russi stanno preparando circa 200.000 truppe fresche", ha detto il generale Valery Zaluzhny, capo delle forze armate ucraine. "Non ho dubbi che faranno un altro tentativo per prendere Kiev", ha aggiunto. Preoccupazioni condivise anche dal ministro della Difesa, Oleksii Reznikov, che in un'intervista al Guardian afferma di aspettarsi la grande offensiva in febbraio. Secondo i vertici militari di Kiev, l'attuale stallo del fronte in realtà nasconde i preparativi su larga scala di Mosca e per questa ragione è troppo presto per avviare trattative di pace. Posizione ribadita dallo stesso Zelensky, secondo cui l'obiettivo dell'Ucraina resta quello di recuperare i territori che possedeva quando divenne indipendente nel 1991, inclusa la Crimea. "Se Putin ora si ritira ai confini del 1991, allora inizierà il possibile percorso diplomatico. Ecco chi può davvero trasformare la guerra da una via militare a una diplomatica. Solo lui può farlo", ha detto il presidente ucraino. Zelensky ha affermato anche che circa il 95% degli ucraini non vuole scendere a compromessi sul territorio. "Il problema va però oltre i territori. Nessuno vuole dialogare con le persone che hanno scatenato la guerra", ha aggiunto. Il leader ucraino ha anche ammesso la parziale efficacia "della propaganda russa" e della strategia "della paura" in parte delle aree occupate: "Devo ammettere che questo modello di propaganda del Cremlino funziona".