Mercoledì 24 Aprile 2024

Guerra nucleare? Russia: non saremo i primi a lanciare un attacco

Le parole del vice primo ministro russo, Yury Borisov. E il vice presidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev: "Se attaccati daremo risposta super potente e immediata"

L'aereo Il-80, che trasporterebbe i vertici russi in caso di guerra nucleare (Ansa)

L'aereo Il-80, che trasporterebbe i vertici russi in caso di guerra nucleare (Ansa)

Roma, 18 maggio 2022 - Secondo la sua dottrina, la Russia non può essere la prima a lanciare un attacco nucleare, può lanciarlo solo come rappresaglia: lo ha detto il vice primo ministro russo, Yury Borisov, secondo quanto riporta l'agenzia Interfax. "Il nostro presidente, il comandante in capo supremo, è accompagnato da due ufficiali di Marina, che portano sempre la cosiddetta valigetta nucleare - ha aggiunto -. Se c'è una minaccia segnalata dalle forze aerospaziali e dai sistemi di allarme di attacco missilistico, vengono determinati i dati dell'attacco, la sua traiettoria e il luogo dell'impatto, che servono come criteri per un contrattacco", ha detto Borisov. "Secondo la nostra dottrina, la nostra strategia, le forze armate russe possono solo effettuare un contrattacco", ha concluso.

Poche ore prima, su Telegram, il vice presidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev, dopo un viaggio a un centro nucleare a Sarova, ha affermato che la Russia non permetterà che scoppi la Terza Guerra mondiale, ma è in grado di dare una risposta immediata e "super potente" nel caso in cui venga attaccata. Medvedev ha precisato che lo scudo nucleare del paese è costituito da un arsenale di armi affidabili e all'avanguardia che "raffredda le ambizioni di coloro che sono pronti a scatenare la Terza Guerra mondiale con le proprie mani e le mani di qualcun altro". "Non permetteremo questa situazione - ha affermato -. Ma siamo costretti a dire sempre come promemoria che in caso di attacco al nostro Paese saremo in grado di dare una risposta immediata e super potente, respingendo qualsiasi aggressione che minacci il nostro Stato".

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