Bruxelles, 3 marzo 2022 - Nell'ottavo giorno di conflitto in Ucraina si torna a parlare di guerra nucleare. A paventarne il rischio concreto è il giornalista russo Dmitri Muratov, caporedattore della Novaya Gazeta, premio Nobel per la pace nel 2021, che oggi è stato ascoltato dalla Commissione giuridica del Parlamento Ue. "Il vero pericolo oggi è la minaccia nucleare, una possibilità che è diventata reale dopo le parole di Putin - ha detto Muratov - Io temo che qualcuno al Cremlino sarà tentato prima o poi di premere il bottone rosso". E la paura di una bomba atomica sarebbe condivisa dall'ex presidente Mikhail Gorbacev. "L'ho visto in ospedale ha detto Muratov, ha compiuto da poco 91 anni e non sta bene, ma mi ha confermato che bisogna fare quanto possibile per fermare la minaccia di una guerra nucleare".
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La guerra in Ucraina è la guerra di uno o di pochi: ne è convinto Muratov. "Il 70% dei russi è contrario, non confondete il popolo russo con il potere in Russia - avverte il giornalista -. Sappiamo dai sondaggi che il 70% dei russi non sostiene questa guerra, nonostante la propaganda. La storia che l'Ucraina sia uno stato nazista non ha attecchito nella popolazione, nessuno ci crede".
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Chi è Dmitri Muratov
Muratov è fondatore e direttore della Nuova Gazzetta, un periodico (esce due volte a settimana) libero e indipendente che non ha avuto vita facile in Russia. Sostenuto, anche finanziariamente da Gorbacev, ha pubblicato importanti inchieste con temi scomodi all'establishment, dalla corruzione nell'esercito, alla condizione dei civili ceceni durante la guerra. Molti degli articoli sulla Cecenia sono stati firmati dalla giornalista Anna Politkovskaja, uccisa a Mosca nel 2006, in circostanze mai chiarite. Muratov sostenne che la collega e amica stava per pubblicare un pezzo sulle torture commesse dalle forze di sicurezza cecene legate all'allora Primo Ministro Ramzan Kadyrov. Muratov vince il premio Nobel per la pace nel 2021.