Roma, 27 giugno 2025 – “Ho salvato Khamenei da una brutta morte”, ha rivelato in conferenza stampa il presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Il tycoon si è detto pronto a bombardare di nuovo l’Iran, se continuerà ad arricchire l’uranio, e non esclude di chiedere a Teheran di consegnare le scorte. Poi diretto alla Guida Suprema ha risposto alle sue affermazioni di vittoria e di scarsi danni da parte dei bombardieri Usa: “Sei un uomo di fede, devi dire la verità: sei stato battuto".
Resta bollente il fronte mediorientale, tra i nuovi attacchi a Gaza e gli sforzi diplomatici per riportare la pace tra Israele e Iran. Un attacco dell’Idf al mercato di di Deir al-Balah, nella zona centrale della Striscia, ha provocato almeno 18 morti: soldati travestivi hanno aperto il fuoco con pistole e kalashnikov contro le forze di polizia di Hamas, uccidendo i civili. Solo nell’ultimo mese, fanno sapere le autorità locali, sono stati uccisi almeno 549 palestinesi e feriti altri 4.000 durante la distribuzione degli aiuti umanitari.
Nel pomeriggio Trump ha avuto un briefing con l’intelligence sulla fuga di notizie riservate sugli attacchi statunitensi contro le strutture nucleari dell'Iran. Media statunitensi, prima della conferenza stampa e citando fonti dell'amministrazione Trump, hanno riferito che gli Stati Uniti hanno offerto un investimento di 20-30 miliardi di dollari, preferibilmente da paesi arabi del Golfo, per un programma nucleare civile iraniano senza arricchimento. Teheran ha avvertito: “Pronti a valutare un accordo che preveda l'arricchimento di uranio da parte di un consorzio regionale sul territorio iraniano”.
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Le difese aeree israeliane hanno intercettato e distrutto un razzo lanciato dal centro della Striscia di Gaza, ha reso noto l'Idf. Nessuna sirena ha suonato nelle città, ma è stato attivato nelle aree aperte vicino al confine. L'esercito israeliano ha inoltre affermato che non ci sono feriti.
Donald Trump ha criticato l'influenza di Hezbollah in Libano, affermando che gli Stati Uniti cercheranno di intervenire per riportare stabilità. "Cercheremo di sistemare la situazione. Il Libano è un grande Paese, con persone brillanti". Trump ha poi ricordato il prestigio culturale e accademico del Libano: "È conosciuto per i professori e ha avuto una storia incredibile. Speriamo di poterlo riportare a quel livello".
Donald Trump contro la Guida suprema iraniana, l'ayatollah Ali Khamenei: "L'ho salvato da una brutta morte", ha scritto il tycoon su Truth. "Negli ultimi giorni stavo lavorando a una possibile rimozione delle sanzioni e ad altre" misure, ma "ora non più", ha aggiunto. "L'Iran deve rientrare nel flusso dell'ordine mondiale, altrimenti le cose peggioreranno per loro", ha sottolineato Trump.
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump in un futuro potrebbe richiedere all'Iran di consegnare tutte le scorte di uranio arricchito. "Beh, sapete, è un po' presto per quello, ma qualcosa del genere. Sì, faremo qualcosa del genere", ha spiegato il presiedente in conferenza stampa alla Casa Bianca. Il presidente ha ribadito che Teheran ha intenzione di riprendere i negoziati e che secondo i rapporti di intelligence i siti nucleari iraniani sono stati "distrutti".
"Putin mi ha chiamato e mi ha detto: 'mi piacerebbe aiutarti con l'Iran'. Gli ho risposto: 'fammi un favore, ci penso io all'Iran, ma aiutami con l'Ucraina, dobbiamo sistemare quella questione", ha reso noto ai media il presidente Donald Trump in conferenza stampa, concludendo: "Penso che la risolveremo".
"Sei un uomo di fede, devi dire la verità: sei stato battuto", è la risposta di Donald Trump alle dichiarazioni dell'ayatollah Ali Khamenei che ha rivendivcato il successo nella guerra e minimizzato i danni al programma nucleare.
"Assolutamente, senza dubbio" è stata la risposta di Donald Trump in conferenza stampa alla domanda se fosse pronto a bombartdare ancora l'Iran se l'intelligence confermasse la ripresa dell'arricchimento dell'uranio a livelli preoccupanti per gli Stati Uniti.
Donald Trump ha dichiarato in conferenza stampa: "Non credo che l'Iran tenterà di riavviare il programma nucleare a breve". Sottolineando che Teheran "vuole incontrarci".
Il Consiglio europeo è unito nella richiesta di un cessate il fuoco immediato a Gaza e del rilascio incondizionato di tutti gli ostaggi, ma si divide sull'accordo di cooperazione con Israele. Al vertice di Bruxelles, un gruppo di Paesi guidato da Spagna e Francia ha chiesto di sospendere l'intesa, altri si sono detti contrari, e tra questi figurano Italia e Germania.
Il Mossad, l'agenzia di intelligence israeliana per l'estero, ha invitato i cittadini iraniani a non stare vicini a funzionari e veicoli del regime. Il messaggio è apparso sul profilo X del Mossad in persiano: "Cari cittadini, sapete che faremo tutto il possibile per garantire che non siate feriti. La nostra guerra è contro il regime oppressivo della Repubblica islamica". E prosegue: "Vi preghiamo di stare lontani dai membri dei Guardiani della rivoluzione, in particolare dagli alti funzionari; di stare lontani dalle basi dei pasdaran, soprattutto se sentite rumori dal cielo; di stare lontani dai veicoli del regime; se qualcuno vicino a voi riceve una chiamata o un messaggio improvviso dai pasdaran sul proprio telefono personale, vi preghiamo di allontanarvi".
Il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, ha chiesto alle Forze di difesa israeliane (Idf) di preparare "un piano di repressione" contro l'Iran per garantire "il mantenimento della superiorità aerea di Israele, la prevenzione dell'avanzamento nucleare e della produzione di missili, e una risposta all'Iran per il suo sostegno ad attività terroristiche". Lo ha reso noto lo stesso katz su X. "Agiremo con coerenza per contrastare minacce di questo tipo", riferendosi al 7 ottobre 2023, giorno dell'attacco di Hamas in Israele.
La Protezione civile della Striscia ha reso noto che il bilancio degli ultimi raid israeliani su Gaza è di 62 morti. Tra le vittime anche dieci persone colpite mentre erano in fila per gli aiuti alimentari.
Gli attacchi agli impianti nucleari iraniani da parte di Israele e degli Stati Uniti sono stati pericolosi e hanno violato i trattati internazionali, ha dichiarato oggi il presidente bielorusso Aleksandr Lukashenko. "I recenti attacchi agli impianti nucleari iraniani sotto il controllo dell'Aiea violano pericolosamente il diritto internazionale, inclusi il Trattato di non proliferazione delle armi nucleari e le Convenzioni di Ginevra del 1949. Non voglio nemmeno parlare dei sentimenti che tali azioni suscitano in Bielorussia, il Paese più colpito dall'incidente alla centrale nucleare di Chernobyl", ha dichiarato Lukashenko, citato dall'agenzia di stampa bielorussa Belta. Dopo l'incidente alla centrale nucleare di Chernobyl, sono state rilevate ricadute radioattive persino nel Regno Unito, in Germania e in Svezia, ha ricordato Lukashenko.
I raid israeliani contro l'Iran hanno colpito più di 900 obiettivi. Lo dicono le Forze di difesa israeliane, aggiungendo che nell'operazione sono stati uccisi 11 scienziati nucleari iraniani e 30 alti funzionari della sicurezza, tra cui tre comandanti di alto rango. Secondo le IDF l'operazione ha colpito complessivamente più di 900 obiettivi, distruggendo 200 lanciamissili, che secondo l'IDF rappresentavano la meta' di tutti i lanciatori iraniani. Gli attacchi hanno anche distrutto aerei e siti di produzione missilistica, "impedendo cosi' la produzione di migliaia di missili aggiuntivi", si legge nella dichiarazione delle IDF.
Almeno una ventina di raid aerei israeliani si sono registrati stamani nel sud del Libano, nel distretto di Nabatiye, a nord del fiume Litani. Lo riferiscono media libanesi, secondo cui gli abitanti hanno udito i boati potenti e ripetuti di esplosioni tra Nabatiye Di Sopra e il castello di Beaufort (Shaqif). Media israeliani citano il portavoce in arabo dell'Idf secondo cui sono stati colpiti cantieri sotterranei per la costruzione da parte di Hezbollah di nuovi tunnel e installazioni.
L'Iran è pronto a valutare un accordo sul nucleare che preveda l'arricchimento di uranio da parte di un "consorzio regionale operante sul territorio iraniano". In un'intervista esclusiva con Al-Monitor, l'ambasciatore iraniano alle Nazioni Unite, Amir Saeid Iravani, ha affermato che l'Iran è disposto a "collaborare con tutti i paesi della nostra regione che gestiscono reattori nucleari, sia per la sicurezza dei reattori che per la fornitura di combustibile", purché ciò sia un'iniziativa "complementare" e non sostituisca il programma nucleare nazionale iraniano. "In linea di principio - ha detto Iravani - non abbiamo obiezioni a riguardo", in riferimento all'ipotesi che Teheran accetti di limitare l'arricchimento a un consorzio nucleare regionale operante in Iran. "Tuttavia - ha aggiunto - dovremmo valutarlo in base ai dettagli di eventuali proposte che riceveremo". Media statunitensi, citando fonti dell'amministrazione Trump, hanno riferito che gli Stati Uniti hanno offerto un investimento di 20-30 miliardi di dollari, preferibilmente da paesi arabi del Golfo, per un programma nucleare civile iraniano senza arricchimento. Iravani ha dichiarato che l'Iran non porrebbe "alcuna restrizione" a tali investimenti, ma non li accetterebbe come "merce di scambio" occidentale per indurre l'Iran a rinunciare al suo diritto all'arricchimento sul proprio territorio. Iravani ha ribadito che l'Iran insiste nel voler "mantenere le capacità di produzione sul proprio suolo e all'interno del proprio territorio".
"Se si concluderà un nuovo accordo - ha precisato - saremo pronti a trasferire le nostre scorte di uranio arricchito al 60% e al 20% in un altro Paese e a farle trasferire fuori dal territorio iraniano in cambio di concentrato di uranio", un accordo simile a quello previsto dal precedente Piano d'Azione Congiunto Globale (Jcpoa). In alternativa, l'uranio arricchito potrebbe essere stoccato in Iran sotto sigillo dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea). "Questo, ovviamente, dipende dalla sostanza dei negoziati e dai termini di qualsiasi eventuale accordo. Pertanto, non è una linea rossa per noi", ha detto Iravani. Nonostante le preoccupazioni che l'Iran possa ritirarsi dal Trattato di Non Proliferazione Nucleare (Npt), Iravani ha chiarito che una legge approvata questa settimana dal parlamento iraniano, che sospende la cooperazione con l'Aiea, "non significa il ritiro dell'Iran dal Npt".
Qualsiasi accordo con gli Stati Uniti deve riconoscere "i diritti dell'Iran come membro responsabile" del Npt. "Non cerchiamo né più né meno dei diritti concessi a ogni altro membro del NPT", ha ribadito Iravani. "In base al NPT, ogni stato ha il diritto di condurre ricerche, produrre e utilizzare l'energia nucleare a scopi pacifici. Di conseguenza, intendiamo esercitare tutti e tre i pilastri di tale diritto, in particolare il diritto alla produzione nazionale", ha detto.
L'Iran ha accusato il cancelliere tedesco, Friedrich Merz, di "rafforzare la sua posizione nella parte sbagliata della Storia, posizionandosi come un fiero sostenitore e apologeta dell'aggressore genocida", in riferimento al sostegno della Germania per Israele. "È profondamente vergognoso quando uno statista ignora un palese atto di aggressione e gravi violazioni del diritto internazionale, per non parlare dei tentativi di giustificarli", ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Esmail Baghaei, in un messaggio su X scritto in lingua tedesca. "Quando un capo di governo di un Paese come la Germania, con l'eredità della Berlino del 1945, ignora l'avvertimento 'Mai più la guerra' e sostiene l'aggressione, i crimini di guerra e il genocidio israeliani, non solo si allontana dalla bussola morale della storia, ma viola anche la coscienza collettiva del popolo tedesco", ha detto il funzionario, come riferisce Mehr.
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump riceverà un briefing di intelligence oggi, ha reso noto la Casa Bianca, mentre proseguono le polemiche sulla fuga di informazioni riservate sugli attacchi statunitensi contro le strutture nucleari dell'Iran. L'appuntamento è previsto per le 11 locali (le 17 in Italia). Martedì, la CNN ha riferito che gli attacchi statunitensi contro gli impianti nucleari iraniani, effettuati nel fine settimana, non hanno smantellato il programma nucleare del Paese, ma probabilmente lo hanno ritardato solo di mesi. Il New York Times ha pubblicato un articolo simile nella stessa giornata, affermando che gli attacchi statunitensi hanno sigillato gli ingressi degli impianti iraniani, ma non hanno fatto crollare i loro edifici sotterranei.
Trump ha accusato il New York Times e la CNN di aver cercato di diffondere informazioni fuorvianti sui risultati degli attacchi statunitensi. "Fake news" le ha definite il presidente americano. Mercoledì, Trump ha quindi chiesto alla CNN di licenziare la sua giornalista Natasha Bertrand per il suo articolo sugli attacchi. La portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, ha dichiarato che le persone che divulgano informazioni riservate ai media, come la recente valutazione dell'intelligence riguardante gli attacchi statunitensi contro l'Iran, dovrebbero essere soggette a reclusione.
L'amministrazione Trump ha discusso della possibilità di aiutare l'Iran ad accedere ad una somma pari a 30 miliardi di dollari per dotarsi di un programma nucleare ad uso civile, di un allentamento delle sanzioni e dello sblocco di miliardi di dollari in fondi iraniani, nel quadro di uno sforzo intensivo per riportare Teheran al tavolo negoziale. A scriverne è la Cnn, che cita quattro fonti a conoscenza della questione e spiega come "esponenti chiave" di Stati Uniti e Medio Oriente abbiano trattato con gli iraniani dietro le quinte anche nel pieno degli attacchi militari in Iran e Israele nelle ultime due settimane. Tali discussioni sono proseguite questa settimana dopo la conclusione di un accordo di cessate il fuoco, hanno aggiunto. Funzionari dell'amministrazione Trump citati dalla Cnn sottolineano che sono state avanzate diverse proposte. Proposte preliminari e in evoluzione, contenenti un elemento costante e non negoziabile: zero arricchimento dell'uranio da parte dell'Iran. Una bozza preliminare di proposta, descritta alla Cnn da due fonti, include diversi incentivi per l'Iran.
Il segretario di Stato americano Marco Rubio e il primo ministro pachistano Shehbaz Sharif hanno avuto una conversazione telefonica in cui hanno discusso della promozione di "una pace duratura tra Israele e Iran", afferma il dipartimento di Stato in una nota. La scorsa settimana il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha incontrato alla Casa Bianca il capo dell'esercito pachistano, Asim Munir, per discutere dell'Iran, un paese che Trump ha definito "conosciuto" dal Pakistan meglio della maggior parte di tutti gli altri Stati.
Il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi ha affermato che il disegno di legge che sospende la cooperazione con l'organismo di controllo nucleare delle Nazioni Unite (Aiea) è ora "vincolante" dopo essere stato approvato dal Parlamento e dal Consiglio dei Guardiani, organismo di controllo della Repubblica islamica. "Il disegno di legge approvato (dal parlamento) e dal Consiglio dei Guardiani... è vincolante per noi e non vi è alcun dubbio sulla sua attuazione", ha dichiarato alla televisione di stato. "D'ora in poi, il nostro rapporto e la nostra cooperazione con l'Agenzia (Internazionale per l'Energia Atomica) assumeranno una nuova forma".
Sono almeno 549 le persone uccise dalle forze israeliane e oltre 4.000 i feriti nelle ultime quattro settimane mentre attendavano di ricevere aiuti umanitari a Gaza. A renderlo noto e' stato l'Ufficio stampa del governo della Striscia, a quanto riporta al Jazeera.
Almeno 18 palestinesi sono stati uccisi dopo che un attacco con droni israeliani ha preso di mira un'unità di polizia di Hamas che cercava di assumere il controllo di un mercato nella città di Deir al-Balah, nella Striscia di Gaza centrale: lo hanno riferito alla BBC fonti mediche e testimoni oculari. Quest'ultimi hanno spiegato che i droni israeliani hanno aperto il fuoco contro membri di una forza di polizia di Hamas, vestiti in abiti civili e con maschere, che stavano affrontando venditori accusati di speculazione sui prezzi e di vendere beni rubati dai camion degli aiuti umanitari. Il ministero degli Interni, guidato da Hamas, ha condannato l'attacco, accusando Israele di aver commesso "un nuovo crimine contro un'unità di polizia incaricata di mantenere l'ordine pubblico".
Un testimone oculare ha spiegato che gli incidenti sono scoppiati ieri dopo che la polizia si è scontrata con i venditori, con il comandante dell'unità che gridava: "O vendete a un prezzo equo o confischeremo la merce". Alcuni venditori "hanno poi estratto le pistole e un uomo aveva un kalashnikov", ha detto il testimone. I droni israeliani hanno quindi lanciato due missili. Alcune riprese video mostrano corpi sparsi a terra e clienti in preda al panico che urlano, mentre le ambulanze si precipitano a soccorrere i feriti. Un medico dell'ospedale Al-Aqsa di Deir al-Balah ha riferito alla BBC che 18 corpi sono stati portati all'obitorio. Non è stato immediatamente chiaro quanti delle vittime fossero poliziotti.