Roma, 20 giugno 2025 – Ottavo giorno di guerra tra Israele e Iran con raid aerei da una parte e lancio di missili dall’altra. Esplosioni sono state udite ad Haifa, Tel Aviv, Gerusalemme e nel sud, dove alcuni razzi hanno impattato al suolo. Nel mirino dell’aviazione israeliana sono finite decine di obiettivi a Teheran, tra cui siti industriali militari per la produzione di missili e il quartier generale di Spand per la ricerca e lo sviluppo del progetto di armi nucleari. L’Aiea ha lanciato l’allarme: “Pericolo di emissioni radioattive”. Intanto la terra trema: un terremoto di magnitudo 5.1 è stato avvertito anche a Teheran e Qom.
Si sono invece conclusi senza alcuna svolta i colloqui convocati a Ginevra tra diverse potenze europee e la Repubblica islamica. L’Ue ha esortato quest’ultima a proseguire la diplomazia con gli Stati Uniti per trovare una soluzione alla situazione di stallo sul suo programma nucleare. “Considereremo la diplomazia quando finirà l’aggressione di Israele”, ha dichiarato il ministro degli Esteri di Teheran Abbas Araghchi.
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"È difficile" chiedere a Israele di fermare gli attacchi in Iran "perché stanno vincendo". A dirlo il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, secondo cui l'Iran sarebbe a settimane o mesi dalla bomba atomica. per l'inquilino della Casa Bianca, la capa degli 007 Usa, Tulsi Gabbard, "sbaglia" sulla distanza che separa Teheran dall'arma nucleare. Trump ha bocciato poi l'incontro a Ginevra perché le potenze europee non saranno in grado di contribuire a porre fine alla guerra. "L'Iran non vuole parlare con l'Europa. Vuole parlare con noi. L'Europa non potrà aiutarci in questo", ha detto il presidente americano ai giornalisti al suo arrivo a Morristown, nel New Jersey. Infine, per Trump, Teheran ha due settimane per decidere su un accordo nucleare.
La protezione civile di Gaza ha dichiarato che 31 palestinesi in cerca di aiuti umanitari sono stati uccisi oggi dalle forze israeliane, l'ultimo di una serie di attacchi vicino ai centri di distribuzione degli aiuti. Il portavoce della protezione civile, Mahmud Bassal, ha dichiarato all'Afp che cinque persone sono state uccise mentre attendevano aiuti nel sud di Gaza, e altre 26 vicino a un'area centrale nota come corridoio di Netzarim, una striscia di terra controllata da Israele che taglia in due il territorio palestinese. L'esercito israeliano ha dichiarato all'Afp che le sue truppe nell'area di Netzarim hanno prima sparato "colpi di avvertimento" contro i "sospetti" che si avvicinavano. Quando gli individui hanno continuato ad avanzare, "un aereo ha colpito ed eliminato i sospetti per allontanare la minaccia", ha affermato l'esercito. Le vittime odierne nella Striscia sono state una sessantina.
In piena guerra anche un terremoto di magnitudo 5.1 (stima Usgs) ha colpito l'Iran. In particolare la regione centrale iraniana di Semnan, senza finora danni né vittime. La scossa si è verificata intorno alle 21:30 ora locale (le 20 in Italia) nel centro del Paese ed è stata avvertita nelle città di Qom e Teheran, secondo quanto riportato da Press TV. L'Iran è un paese altamente sismico e ha registrato numerosi sismi. I più gravi finora si sono verificati nel dicembre 2003 e nel giugno 1990, quando hanno perso la vita rispettivamente 31.000 e 37.000 persone. Nel novembre 2017, un terremoto di magnitudo 7.3 ha causato 620 morti e oltre 12.000 feriti nella provincia nord-occidentale di Kermanshah.

L'Iran è pronto a "considerare" un ritorno alla diplomazia "una volta cessata l'aggressione israeliana". Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri iraniano e capo negoziatore per il nucleare Abbas Araghchi, dopo l' incontro con gli europei a Ginevra. "Siamo favorevoli a proseguire i colloqui con i Paesi E3 (Germania, Francia e Regno Unito) e con l'Unione Europea", ha inoltre dichiarato il ministro ai giornalisti dopo aver incontrato i vertici diplomatici di Francia, Gran Bretagna, Germania e UE nella città svizzera.
I colloqui odierni a Ginevra con il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi si sono concentrati sul ribadire che "l'escalation regionale non porta benefici a nessuno ed è per questo che dobbiamo mantenere aperto il negoziato". Lo ha detto l'Alta rappresentante dell'Ue, Kaja Kallas, dopo il vertice con Abbas e i ministri degli Esteri di Francia, Germania e Gran Bretagna. "Abbiamo concordato che discuteremo del nucleare e di questioni più ampie e che terremo aperta la discussione", ha evidenziato.
Sono almeno 19 le persone rimaste ferite nella città portuale di Haifa, nel nord di Israele, a seguito del lancio di un nuovo bombardamento missilistico da parte dell'Iran. Lo hanno riferitole autorità locali. Un proiettile si è schiantato in un'area vicino al porto danneggiando un edificio e facendo saltare le finestre, disseminando il terreno di macerie. Il ministero degli Esteri israeliano ha dichiarato che l'attacco è avvenuto "accanto" alla moschea di Al-Jarina. Secondo un funzionario militare "circa 20 missili sono stati lanciati verso Israele" nell'ultima salva iraniana.
"Siamo stati chiari: l'Iran non può avere armi nucleari". Lo ha ribadito il ministro degli Esteri britannico David Lammy a conclusione dell'incontro di oggi a Ginevra avuto assieme ai colleghi di Germania e Francia (il cosiddetto gruppo E3) con il capo della diplomazia iraniana sullo sfondo della guerra con Israele. Lammy ha parlato di "discussioni in corso", destinate a proseguire, dicendo che "è enormemente importante" evitare un'ulteriore escalation fra Israele e Iran; ma ha anche "sollecitato" Teheran a "proseguire i colloqui con gli Usa" sul dossier nucleare.
"Consideriamo il programma nucleare iraniano con grande preoccupazione. Per la Germania è di fondamentale importanza che gli interessi di sicurezza di Israele siano tutelati. Daremo priorità a questo in tutte le discussioni future". Lo ha detto il ministro degli Esteri tedesco, Johann Wadephul, al termine del vertice di Ginevra. "L'intera regione è in una situazione estremamente critica e il nostro obiettivo comune è evitare un'ulteriore escalation e progredire nei negoziati", ha evidenziato, indicando che il coinvolgimento degli Usa nei negoziati "è di fondamentale importanza".
"Il ministro iraniano ha dato la sua disponibilità a proseguire le discussioni sul programma nucleare e su tutti i temi. Attendiamo l'apertura alla discussione, anche con gli Stati Uniti per una soluzione negoziale del conflitto". Lo ha detto, al termine dei colloqui di Ginevra fra europei e Iran, il ministro degli Esteri francese, Jean-Noel Barrot.

"L'Iran non è intenzionata a interrompere l'arricchimento nucleare, che Teheran sostiene essere per scopi pacifici, ma sono possibili delle concessioni: "Forse può essere più basso, ma non lo fermeremo". Lo ha detto Majid Farahani, un funzionario della presidenza iraniana, alla Cnn mentre sono in corso i colloqui a Ginevra. Il canale diplomatico con l'Iran - ha poi aggiunto - potrebbe "facilmente" riprendere se il presidente Usa Donald Trump ordinasse alla leadership israeliana di interrompere gli attacchi contro l'Iran: "Può facilmente fermare la guerra con una sola telefonata agli israeliani".
Una serie di esplosioni sono state avvertite in questi minuti a Teheran. Lo ha riferito un giornalista dell'Afp sul posto.
"Ci sono indicazioni che Israele violerebbe i suoi obblighi in materia di diritti umani ai sensi dell'articolo 2 dell'Accordo di associazione Ue-Israele". E' quanto spiega, a quanto si apprende da più fonti europee, il rapporto chiesto al Servizio di Azione Esterna nell'ambito della revisione dell'Accordo di associazione Ue-Israele. Il rapporto è stato presentato alla riunione dei Rappresentanti Permanenti dei 27 questo pomeriggio. Il rapporto fa riferimento alla guerra a Gaza.
Il ministro degli Esteri israeliano, Gideon Sa'ar su X ha reso noto che uno dei missili lanciati dall'Iran su Haifa, nel nord di Israele, ha colpito la moschea di Al-Jarina nel quartiere di Wadi Nisnas, ferendo alcuni religiosi musulmani che si trovavano nella moschea. "Il regime iraniano sta prendendo di mira civili musulmani, cristiani ed ebrei, nonché siti civili. Questi sono crimini di guerra".
Il direttore generale dell'Aiea Rafael Grossi ha spiegasto al Consiglio di Sicurezza Onu su Israele-Iran che "la centrale nucleare di Bushehr è il sito in Iran dove le conseguenze di un attacco potrebbero essere più gravi. È una centrale nucleare in funzione e un attacco diretto potrebbe comportare un rilascio molto elevato di radioattività nell'ambiente". Grossi ha confermato che per ora non è stata rilevata alcuna fuoriuscita di radiazioni, dopo i raid israeliani, ma che il pericolo esiste. Pi ha assicurato che l'agenzia nucleare delle Nazioni Unite "può garantire, attraverso un sistema di ispezioni inconfutabili, che in Iran non verranno sviluppate armi nucleari".
Il Regno Unito ha annunciato il ritiro del personale diplomaticio della sua ambasciata dall'Iran, all'ottavo giorno di guerra con Israele. "A causa dell'attuale situazione di sicurezza, abbiamo adottato la misura precauzionale di ritirare temporaneamente il nostro personale britannico dall'Iran. La nostra ambasciata continua a operare da remoto", ha dichiarato il ministero degli Esteri in una nota.
Iran International, il media d'opposizione con base a Londra, segnala forti esplosioni nella città di Ahvaz, nell'ovest dell'Iran. La notizia giunge l'attacco di Teheran con circa 25 missili su diverse località del Paese causando feriti, anche gravi.
Forti esplosioni sono state udite a Gerusalemme, Tel Aviv, Beersheba e Haifa. Secondo alcune fonti, sono almeno 25 i missili lanciati dall'Iran. Colpiti un edificio scolastico a Tel Aviv vicino ad un ospedale e un cortile ad Haifa del Ministero degli Interni nella zona del porto, che ha provocato il ferimento di 17 persone, di cui due molto gravi colpiti da schegge. Non è chiaro se anche oggi le testate dei missili iraniane fossero equipaggiate con bombe a grappolo che disperdono munizioni su un'area più ampia.

Missile balistico iraniano colpisce il complesso del Ministero degli Interni israeliano ad Haifa. IL bilancio provvisorio è di 17 persone ferite, di cui tre in gravi condizioni, a causa dell'esplosione e delle schegge, scrivono i media israeliani
I soccorritori stanno rispondendo alle segnalazioni di impatti di missili balistici in tutto il Paese - ad Haifa, nel centro di Israele e nel sud - a seguito dell'ultimo attacco dell'Iran contro Israele. Lo riporta il Times of Israel. L'allarme aereo intanto è rientrato l'allarme. Secondo Reuters, esplosioni sono state udite dai suoi corrispondenti a Tel Aviv e sopra Gerusalemme.
Forse l'ultimatum di Trump ha avuto un suo peso nella decisione di Teheran di rendersi disponibile negoziare "limitazioni" ai suoi programmi d'arricchimento dell'uranio "a uso civile", come si legge sito della Reuters. Ma l'Iran "respinge categoricamente" ogni proposta "di arricchimento zero", tanto più alla luce dell'attacco d'Israele, avrebbe detto all'agenzia una fonte diplomatica di Teheran a margine dei colloqui di Ginevra con Francia. Germania e Regno Unito.
L'Idf hanno annunciato di aver rilevato una nuova ondata di missili balistici lanciati dall'Iran verso il territorio dello Stato ebraico. "Le sirene sono suonate in diverse zone di Israele dopo l'individuazione di missili provenienti dall'Iran", si legge in un comunicato. "I sistemi di difesa sono attivi per intercettare la minaccia", continua. Non è stato specificato il numero di missili lanciati nè se abbiano già causato danni. Le autorità militari israeliane hanno sollecitato la popolazione a cercare riparo fino a nuovo ordine.
Il colosso danese del trasporto marittimo Maersk ha annunciato la sospensione temporanea degli scali delle navi nel porto israeliano di Haifa a causa del conflitto tra Israele e Iran. Maersk ha dichiarato in un comunicato di aver preso la decisione "dopo aver analizzato attentamente i rapporti sui rischi di minaccia relativi al conflitto in corso tra Israele e Iran, in particolare i potenziali rischi di scali nei porti israeliani e le relative implicazioni per la sicurezza dei nostri equipaggi".
Migliaia di cittadini hanno partecipato oggi a manifestazioni contro Israele organizzate dallo Stato in diverse città del Paese dopo la preghiera del venerdì, fa sapere la tv statale iraniana.
"Spesso parliamo come se vivessimo ancora 30 anni fa, ma tutto è mutato. Si parla di Europa come se l'Europa contasse qualcosa forse un tempo avrebbe potuto contare se si fosse data un ruolo politico che non si è data, se si fosse dotata di una politica estera o di una difesa. Ma è finito il suo tempo, e lo dico con tristezza. E' cambiato il mondo", è l'intervento del ministro della Difesa Guido Crosetto all'Università di Padova. Allo stesso modo, ha poi aggiunto, "l'Onu conta come l'Europa nel mondo, niente, meno di una nazionale, meno della Cina, meno dell'India o meno di Israele".
Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha annunciato di aver ordinato all'Idf di "intensificare gli attacchi contro obiettivi del regime a Teheran" per "destabilizzare" il regime iraniano, si legge su Times of Israel. "Dobbiamo colpire tutti i simboli del regime e i suoi meccanismi di oppressione, come i Basij, così come la base del potere del regime, il Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica", ha dichiarato Katz stamani in una riunione con il capo di Stato Maggiore dell'esercito, Eyal Zamir, e altri alti ufficiali. Per Katz si deve proceder a "un'evacuazione di massa della popolazione da Teheran, al fine di destabilizzare il regime e aumentare la deterrenza in risposta al lancio di missili sul fronte interno israeliano, continuando al contempo a colpire strutture e scienziati per contrastare il programma nucleare iraniano, fino al pieno raggiungimento di tutti gli obiettivi dell'operazione".
Benyamin Netanyahu in una intervista sull'emittente israeliana Kan News ha dichiarato: "L'unica cosa che sta davvero ritardando la fine della guerra a Gaza sono gli ostaggi", e ha aggiunto che "la guerra con l'Iran favorirà il ritorno degli ostaggi, perché Hamas fa affidamento sull'Iran".
Fermeremo il nucleare dell'Iran con o senza Trump: così il premier israeliano, Benyamin Netanyahu, in una intervista all'emittente israeliana del circuito Kan. "Il nostro principale obiettivo è fermare il programma nucleare, eliminare la minaccia, mentre il secondo obiettivo è fermare la capacità balistiche dell'Iran. Se Trump vuole partecipare o meno - afferma Netanyahu - è una sua decisione, lui farà ciò che è meglio per gli Stati Uniti. Io farò ciò che è meglio per Israele".
"Nulla è cambiato. L'Iran sta ingannando il mondo e sta semplicemente cercando di perdere tempo. Non ha alcuna intenzione di rinunciare al suo programma nucleare, che rappresenta una minaccia esistenziale per Israele e mette in pericolo il mondo intero". Lo scrive su X il ministro degli Esteri israeliano, Gideon Sa'ar, postando la dichiarazione dell'omologo iraniano Abbas Araghchi secondo cui Teheran non negozierà con gli Stati Uniti finché Israele continuerà gli attacchi sull'Iran.
Israele potrebbe attaccare l'impianto nucleare di Fordow "nelle prossime 72 ore". Lo avrebbero riferito due fonti della sicurezza israeliana al sito web di notizie Iran International, sottolineando che l'attacco potrebbe arrivare a prescindere dal sostegno statunitense.
"Il nemico sionista viene punito. Viene punito proprio in questo momento''. Lo ha scritto su 'X' la Guida suprema dell'Iran, l'Ayatollah Ali Khamenei, riferendosi ai nuovi attacchi iraniani lanciati verso Israele.
L'esercito israeliano (Idf) ha reso noto di aver bombardato decine di obiettivi a Teheran durante la notte, tra cui quello che ha definito un "centro di ricerca e sviluppo per il progetto di armi nucleari dell'Iran". "L'esercito ha effettuato una serie di attacchi nel cuore di Teheran: decine di obiettivi sono stati colpiti, tra cui siti di produzione di missili militari e il quartier generale dell'Spnd, l'organizzazione responsabile della ricerca e dello sviluppo del programma nucleare militare iraniano", si legge in un comunicato stampa.
Un'esplosione si è verificata questa sera nella residenza dell'ambasciatore norvegese in Israele a Herzliya: lo ha dichiarato il Ministero degli Esteri norvegese, secondo quanto riportato dai media israeliani. "Siamo stati in contatto con l'ambasciata stasera. Nessun membro del personale dell'ambasciata è rimasto ferito durante l'incidente", ha dichiarato il Ministero degli Esteri in una nota. Non è stata specificata la causa dell'esplosione. Secondo quanto riportato dai media locali, una granata è stata lanciata contro la residenza, causando danni all'edificio.
Le sirene di allarme aereo hanno suonato in diverse regioni di Israele dopo il lancio di missili iraniani, nell'ottavo giorno di guerra tra i due Paesi: lo riferisce l'esercito israeliano. "Le sirene di allarme hanno suonato in diverse regioni di Israele in seguito all'identificazione di missili lanciati dall'Iran in direzione dello Stato di Israele", ha dichiarato l'esercito in una nota. Il Comando del fronte interno (Difesa passiva) ha dichiarato che l'allarme riguardava in particolare il sud desertico del Paese.
Un singolo missile balistico lanciato dall'Iran ha provocato un'ingente devastazione a Beer Sheva, nel sud di Israele. L'ordigno caduto stamani in un parcheggio vicino a edifici residenziali ha distrutto diversi appartamenti, lasciato un cratere a terra, veicoli in fiamme, facciate di edifici e balconi crollati. L'Mda segnala sette feriti. Le Ferrovie israeliane hanno comunicato che la stazione di Beer Sheva Nord è stata chiusa per danni. Le Guardie rivoluzionarie iraniane hanno rivendicato che "il sito Microsoft di Beer Sheva è stato attaccato perché collabora con l'esercito israeliano".

Nel corso della notte, più di 60 aerei dell'aeronautica israeliana hanno attaccato decine di obiettivi a Teheran, tra cui siti industriali militari per la produzione di missili e il quartier generale di Spand per la ricerca e lo sviluppo del progetto di armi nucleari. Lo riferisce il portavoce dell'Idf.