Giovedì 17 Aprile 2025
REDAZIONE ESTERI

Raid israeliano a Beirut, il Libano: “Violazione della tregua”. L’Iran denuncia Trump all’Onu: “Affermazioni bellicose”

La Repubblica islamica avverte: "In caso di aggressione Usa, risponderemo con decisione”. Tel Aviv: “Non lasceremo la Cisgiordania all’Anp, siamo qui per restare”. Almeno 4 i morti dell’attacco di questa notte a Beirut, l’obiettivo per un leader di Hamas

Raid israeliano a Beirut, il Libano: “Violazione della tregua”. L’Iran denuncia Trump all’Onu: “Affermazioni bellicose”

Roma, 1 aprile 2025 - Israele ha attaccato il Libano con un raid notturno, almeno 4 morti e 7 feriti. L’obiettivo del raid, rivendicato dallo Shin Bet (l’intelligence israeliana), era il leader di Hamas Hassan Bdair, che faceva da tramite con i palestinesi. L’attacco è avvenuto alla periferia di Beirut intorno alle 3.30 del mattino (le 2.30 in Italia) durante la festa di Eid al-Fitr, che segna la fine del periodo di digiuno del Ramadan.

Il premier libanese Nawaf Salam accusa Tel Aviv di una “chiara violazione" della tregua entrata in vigore a novembre, mentre il presidente Joseph Aoun avverte: “L'aggressione israeliana ci costringe a intensificare gli sforzi per rivolgerci agli amici del Libano nel mondo e mobilitarli a favore del nostro diritto alla piena sovranità nel nostro territorio".

Intanto a Gaza continua l’offensiva Idf, Hamas ha invitato ad agire con le armi contro piano sfollamento palestinesi, secondo il movimento Netanyah avrebbe rotto la tregua per attuare il piano di Trump sulla ‘deportazione’ dei civili in altri Paesi. 

Le ultime notizie in diretta

LEBANON-ISRAEL-CONFLICT
Persone per strada dopo il raid israeliano che ha distrutto dei palazzi alla periferia di Beirut (Libano)
14:23
Altro ordine di evacuazione nel nord della Striscia: razzo lanciato su Gaza

Le Forze di difesa israeliane hanno emesso un ordine di evacuazione per le aree nel nord di Gaza, dopo che un razzo è stato lanciato questa mattina dalla Striscia verso la città israeliana di Sderot. Lo riporta il Times of Israel. Il razzo è stato intercettato dalle difese aeree, ha detto l'esercito, e non ci sono state segnalazioni di feriti. Le sirene antiaeree sono state attivate a Sderot, Ibim e Kibbutz Or Haner. Due ore dopo il lancio del razzo, l'Idf ha emesso un avviso di evacuazione per i palestinesi nella città di Beit Hanoun e nelle aree circostanti tramite il portavoce in lingua araba, Avichay Adraee, che su X ha pubblicato una mappa dell'area che deve essere evacuata, affermando che si trattava di un "ultimo avvertimento" prima degli attacchi.

14:15
Mancano farina e carburante: chiusi tutti i panifici a Gaza

 

Tutti i panifici della Striscia di Gaza sono chiusi per mancanza di farina e carburante. Lo ha detto il direttore della Bakery Owners Association, Abdel Nasser al-Ajrami, spiegando ad Al Jazeera che il Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite (Pam), che supporta 18 panifici nell'enclave palestinese, ha informato oggi l'associazione che la farina è finita nei suoi magazzini. "I panifici non saranno più operativi finché l'occupazione non aprirà i valichi e non consentirà l'ingresso delle forniture necessarie. Chiediamo al mondo di fare pressione sull'occupazione affinché apra i valichi, in modo da impedire che la carestia peggiori nella Striscia", ha detto al-Ajrami.

13:42
Ucciso un giornalista palestinese a Khan Yunis: è il 209esimo dall'inizio della guerra

La morte di un giornalista palestinese, avvenuta oggi in un attacco israeliano in cui hanno perso la vita anche la moglie e i tre figli, ha portato a 209 il numero dei giornalisti palestinesi uccisi negli attacchi israeliani, secondo l'ufficio stampa del governo di Hamas a Gaza, che nel conteggio include giornalisti, influencer e altri creatori di contenuti. "Il numero di giornalisti martiri èsalito a 209 dall'inizio della guerra genocida nella Striscia di Gaza, in seguito all'annuncio del martirio di uno dei nostri colleghi giornalisti, Mohammed Saleh al-Bardawil, che lavorava come conduttore radiofonico per Al-Aqsa", hanno affermato oggi le autorità di Gaza in una dichiarazione.

Secondo l'agenzia di stampa palestinese Wafa, Al Bardawil e tutta la sua famiglia sono stati uccisi stamattina presto durante un attacco israeliano alla loro casa a Khan Yunis, nella striscia di Gaza meridionale. Un drone dell'esercito israeliano ha "diretto il suo attacco" contro la residenza del giornalista, dove si trovavano anche sua moglie e i suoi tre figli, ma anche loro non sono sopravvissuti all'attacco, ha riferito un corrispondente di Wafa nella zona. Il Gaza Media Office ha condannato "nei termini più forti" gli attacchi, gli omicidi e le morti di giornalisti palestinesi da parte di Israele. In una dichiarazione separata, l'organizzazione islamista Hamas ha descritto questi attacchi come "crimini senza precedenti contro i giornalisti nella storia del conflitto" e ha chiesto "un'azione urgente da parte della comunità internazionale" per porvi fine.

13:28
Iran all'Onu: "Trump, parole scondiderate e bellicose"

L'Iran si è lamentato con il Consiglio di sicurezza dell'Onu per le dichiarazioni "sconsiderate e bellicose" del presidente americano Donald Trump, descrivendole come "una flagrante violazione del diritto internazionale" e della Carta delle Nazioni Unite. Il tycoon domenica ha minacciato Teheran di bombardamenti e dazi secondari se non avesse raggiunto un accordo con Washington sul suo programma nucleare, e l'ambasciatore iraniano al Palazzo di Vetro, Amir Saeid Iravani, ha scritto in una lettera che la Repubblica islamica "risponderà rapidamente e con decisione a qualsiasi atto di aggressione o attacco da parte degli Usa o del suo rappresentante, il regime israeliano, contro la sua sovranità, integrità territoriale o interessi nazionali".

13:12
Tajani: "Hamas deve stare fuori dalla Palestina"

Il movimento islamista palestinese Hamas "deve stare fuori dalla Palestina". Lo ha detto oggi il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, durante le comunicazioni presso le commissioni riunite Esteri e Difesa di Camera e Senato. "Il governo italiano è favorevole alla soluzione due popoli due Stati. Siamo favorevoli alla riunificazione della Palestina, quindi Gaza e Cisgiordania. Sosteniamo il piano arabo sulla ricostruzione e siamo pronti qualora ci fosse una missione simile a quella di Unifil (in Libano) a mandare truppe italiane, visto che i militari italiani son graditi sia agli israeliani che ai palestinesi, per garantire una situazione di pace e riunificazione", ha affermato. L'obiettivo, ha spiegato il titolare della Farnesina, è arrivare a "dar vita di uno Stato palestinese che riconosca Israele e che sia riconosciuto da Israele".

13:00
Israele: "Non lasceremo la Cisgiordania all'Anp. Siamo qui per restare"

Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha affermato che Israele non consentirà all'Autorità Nazionale Palestinese (Anp) di controllare la Cisgiordania occupata, durante un tour del territorio con il ministro delle Finanze di estrema destra Bezalel Smotrich, che ha affermato che Israele è "qui per restare".

"Così come stiamo schiacciando il terrore palestinese nei campi terroristici di Jenin, Tulkarem e Nur al-Shams, impediremo qualsiasi tentativo da parte dell'Anp di prendere il controllo della Giudea e della Samaria e danneggiare gli insediamenti ebraici", ha affermato Katz in una dichiarazione video insieme a Smotrich. 

10:35
Jihad Islamica rivendica razzo da Gaza su Israele

La Jihad islamica palestinese ha rivendicato il lancio di un razzo dal nord di Gaza verso il sud di Israele. Le forze armate israeliane hanno intercettato il missile e poco dopo hanno esortato gli abitanti a evacuare, preannunciando attacchi nel nord della Striscia, da dove è stato lanciato il razzo.

09:20
Hezbollah accusa Stati Uniti e Occidente per raid israeliano a Beirut

Il deputato del movimento sciita libanese Hezbollah, Ibrahim Moussawi, ha puntato il dito contro la comunita' internazionale, in particolare gli Stati Uniti e i Paesi occidentali, accusandoli di essere "responsabili di un crimine persistente" per il loro silenzio di fronte alla recente escalation militare israeliana in Libano. Le dichiarazioni sono arrivate nel corso di una visita al sito colpito da un raid israeliano la notte scorsa nella periferia sud della capitale Beirut, considerata roccaforte storica della milizia filo-iraniana. Condannando duramente l'attacco, Moussawi ha sottolineato che l'operazione rappresenta "una significativa escalation" e ha denunciato il fatto che Israele, "fin dalla sua adozione", non ha mai rispettato la risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, che stabilisce il cessate il fuoco tra Hezbollah e Israele dopo il conflitto del 2006. Il parlamentare ha poi invocato il rispetto del diritto internazionale e delle Convenzioni di Ginevra, affermando che, anche in presenza di combattenti all'interno dell'edificio colpito, "il diritto internazionale vieta esecuzioni extragiudiziali e attacchi contro individui in fuga".

09:06
Perez: "Sospendere accordo associazione Ue-Israele"

"Se sosteniamo il diritto internazionale in Ucraina, dobbiamo sostenerlo anche a Gaza. Non ci possono essere due pesi e due misure. Dopo oltre 50mila morti, 110mila feriti, quasi 15mila dispersi e 1,5 milioni di rifugiati, cos'altro deve succedere perché l'Europa proponga la sospensione dell'accordo di associazione con Israele?". Lo ha dichiarato la presidente del gruppo dei Socialisti e democratici al Parlamento europeo, Iratxe Garcia Perez, intervenendo nella sessione plenaria.

09:03
Iran: "Se Usa attaccano, dovremmo dotarci del nucleare"

Se l'Iran dovesse essere attaccato dagli Stati Uniti o dai suoi alleati, dovrebbe dotarsi dell'arma nucleare. Lo ha detto Ali Larijani, uno dei consiglieri della guida suprema della Repubblica islamica Ali Khamenei, alla televisione di Stato iraniana. "Non ci stiamo muovendo verso le armi (nucleari), ma se fai qualcosa di sbagliato nella questione nucleare iraniana, costringerai l'Iran a muoversi in quella direzione percheè deve difendersi", ha detto Larijani. E ha aggiunto: "L'Iran non vuole farlo, ma non avrà scelta".

"Se a un certo punto voi (gli Stati Uniti) vi muoverete verso i bombardamenti da soli o tramite Israele, costringerete l'Iran a prendere una decisione diversa", ha dichiarato l'ex presidente del Parlamento iraniano. Le dichiarazioni arrivano dopo che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha affermato che se non si raggiungerà un accordo sul nucleare iraniano Washington potrebbe attaccare l'Iran. Khamenei ha risposto affermando che se ciò dovesse succedere "i nemici subiranno un duro colpo".

08:58
Hamas invita ad agire con le armi contro piano sfollamento palestinesi

Chiunque possa portare armi in qualsiasi parte del mondo "deve agire, senza risparmiare una bomba, un proiettile, un coltello o una pietra". Lo ha detto Sami Abu Zuhri, alto membro del movimento islamista Hamas, citato dall'emittente emiratina Sky News Arabia, commentando il piano del presidente degli Stati Uniti Donald Trump per lo sfollamento forzato della popolazione palestinese nella Striscia di Gaza.

Inoltre, Abu Zhuri ha commentato l'appello del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ad Hamas di deporre le armi e di lasciare Gaza. Secondo il membro di Hamas la ripresa dell'offensiva israeliana a Gaza ha l'obiettivo di attuare il piano statunitense. Secondo il sito d'informazione statunitense Axios, che cita funzionari israeliani, Netanyahu avrebbe incaricato il Mossad di trovare Paesi disposti ad accogliere i palestinesi. Stando alle stesse fonti, si sarebbero tenuti colloqui con Somalia, Sud Sudan, Indonesia e altri Paesi.

08:45
Beirut, sale a 4 il bilancio delle vittime. Ucciso Hassan Bdair, leader di Hamas

Sale a quattro il bilancio dei morti del bombardamento israeliano che stamani ha causato il crollo di una palazzina a Beirut, in Libano. Lo riporta la stampa locale citando il ministero della Salute. Il raid è avvenuto intorno alle 3.30 del mattino ora locale e ha interessato il quartiere Sfeir, nella periferia della capitale. I feriti sarebbero invece sette. Al momento ancora non si conosce l'identità delle vittime. Il governo israeliano ha giustificato l'attacco sostenendo che nell'edificio si sarebbero trovati esponenti di Hezbollah legati al movimento palestinese Hamas.

Secondo una fonte interna al partito sciita, nell'attacco sarebbe rimasto ucciso Hassan Bdair, vice capo del dossier palestinese, mentre "si trovava in casa con la sua famiglia", ma non sono arrivate conferme ufficiali della notizia. Il primo ministro libanese Nawaf Salam ha duramente condannato l'aggressione, definendola "una chiara violazione degli accordi di cessate il fuoco" stretti tra Beirut e Tel Aviv a fine novembre 2024. Il premier ha inoltre aggiunto che l'attacco rappresenta "una flagrante violazione della risoluzione 1701 delle Nazioni Unite" emanata nel 2006, al termine della guerra, con cui si intimava all'esercito israeliano di porre fine alle ostilità ritirando le sue truppe dal Libano. Tale documento ha costituito la base dell'accordo di novembre. Come osserva l'emittente Al Jazeera, è la seconda volta in pochi giorni che Israele bombarda la capitale libanese. Dal cessate il fuoco, il governo di Beirut ha denunciato oltre mille attacchi e incidenti nel sud del Libano provocati da Israele, in violazione del cessate il fuoco, tuttavia, fino al 28 marzo e poi oggi, Beirut non era ancora stata coinvolta.

08:30
Hezbollah ucciso a Beirut: faceva da tramite con i palestinesi 

Una fonte vicina a Hezbollah sostiene che l'attacco israeliano avvenuto oggi nei sobborghi meridionali di Beirut ha preso di mira un agente che supervisionava gli affari palestinesi nel gruppo terroristico libanese sostenuto dall'Iran. L'attacco "ha preso di mira Hassan Bdair, vice capo di Hezbollah per il fascicolo palestinese", che si trovava a casa con la sua famiglia in quel momento, ha detto la fonte citata dai media arabi. Israele afferma che l'obiettivo stava coordinando gli attacchi contro i civili israeliani con Hamas.

08:15
Idf ordina l'evacuazione nel nord-est della Striscia di Gaza

L'esercito israeliano ha ordinato l'evacuazione di un settore del nord-est di Gaza, dopo che dall'area è stato lanciato in mattinata un razzi su Israele. In post in arabo sul suo account X, il portavoce delle forze armate, Avichay Adraee, ha avvertito "tutti i residenti della Striscia di Gaza che si trovano nelle aree di Beit Hanoun, Beit Lahia, Sheikh Zayed e dei quartieri di Al Manshiya e Tal al Zaatar" di partire immediatamente. "Questo è l'ultimo avvertimento prima dell'attacco", ha assicurato. Le forze armate hanno chiesto alla popolazione di "spostarsi a ovest, in rifugi nella città di Gaza".

07:59
Houthi: abbattuto drone Usa sullo Yemen

Il gruppo Houthi ha annunciato nella notte che le sue forze hanno abbattuto un drone americano "ostile" nello spazio aereo del governatorato di Ma'rib, nello Yemen orientale. Yahya Saree, portavoce militare degli Houthi, ha dichiarato in una nota che "le difese aeree hanno abbattuto un drone americano MQ-9 ostile nello spazio aereo del governatorato di Ma'rib, utilizzando un missile balistico di fabbricazione locale". Saree ha aggiunto che il drone americano è il sedicesimo "che le difese aeree Houthi sono riuscite ad abbattere durante la battaglia a sostegno di Gaza".

Il portavoce militare degli Houthi ha confermato che il gruppo continuerà a "impedire la navigazione israeliana nel Mar Rosso e nel Mar Arabico". Ha aggiunto: "Continueremo a sostenere il popolo palestinese finché l'aggressione a Gaza non cesserà e l'assedio non sarà revocato". Saree ha affermato che il gruppo non esiterà a portare a termine ulteriori operazioni, da lui descritte come "operazioni difensive contro tutte le navi da guerra nemiche nei prossimi giorni".

Dal 15 marzo, l'azione militare tra gli Houthi e gli Stati Uniti si è intensificata, in seguito all'annuncio del gruppo filo-iraniano di riprendere gli attacchi alle navi israeliane, in quello che ha descritto come "sostegno a Gaza". Secondo una precedente dichiarazione di Anis al-Asbahi, portavoce del Ministero della Salute controllato dagli Houthi, gli attacchi aerei statunitensi sullo Yemen da metà marzo hanno provocato 57 morti e 132 feriti, tra cui donne e bambini.

07:52
Unicef: 322 bambini uccisi e 609 feriti dopo la rottura della tregua a Gaza

La rottura del cessate il fuoco e la ripresa di intensi bombardamenti e operazioni di terra nella Striscia di Gaza hanno provocato, secondo le notizie, la morte di almeno 322 bambini e 609 feriti, con una media giornaliera di oltre 100 bambini uccisi o mutilati negli ultimi dieci giorni. La maggior parte di questi bambini erano sfollati, riparati in tende di fortuna o in case danneggiate. Queste cifre includono i bambini che, secondo le notizie, sono stati uccisi o feriti quando il reparto di chirurgia dell'ospedale Al Nasser, nel sud di Gaza, è stato colpito in un attacco il 23 marzo.

La ripresa dei bombardamenti incessanti e indiscriminati, unita al blocco totale dei rifornimenti nella Striscia di Gaza per più di tre settimane, ha messo a dura prova la risposta umanitaria e i civili di Gaza - soprattutto il milione di bambini - in grave pericolo. "Il cessate il fuoco a Gaza ha fornito un'ancora di salvezza disperatamente necessaria per i bambini di Gaza e la speranza di un percorso di ripresa - ha dichiarato la direttrice generale dell'Unicef, Catherine Russell - ma i bambini sono stati nuovamente gettati in un ciclo di violenza mortale e di privazioni. Tutte le parti devono rispettare i loro obblighi in materia di diritto internazionale umanitario per proteggere i bambini".
 

Raid israeliano a Beirut, il Libano: “Violazione della tregua”. L’Iran denuncia Trump all’Onu: “Affermazioni bellicose”
07:30
Netanyahu cambia idea su nomina di Sharvit a capo Shin Bet

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha fatto marcia indietro sulla decisione di nominare l'ex comandante della Marina, Eli Sharvit, alla guida dell'agenzia di sicurezza interna Shin Bet, al posto di Ronen Bar, formalmente licenziato dal governo nelle scorse settimane. "Il primo ministro ha ringraziato il vice ammiraglio Sharvit per la sua disponibilità a essere chiamato in servizio, ma lo ha informato che, dopo un'ulteriore valutazione, intende esaminare altri candidati", ha riferito l'ufficio di Netanyahu in una nota.

07:25
Libano, presidente Aoun: "Raid israeliano è violazione al cessate il fuoco"

Il presidente del Libano, Joseph Aoun, ha condannato il raid israeliano lanciato nella notte sulla periferia meridionale di Beirut. "L'aggressione israeliana ci obbliga a raddoppiare i nostri sforzi per rivolgerci agli amici del Libano in tutto il mondo e mobilitarli a favore del nostro diritto alla piena sovranità sul nostro territorio", ha riferito capo di Stato libanese, come riportato dall'agenzia di stampa Nna.

"Con il governo e il primo ministro (Nawaf Salam) lavoreremo per sventare qualsiasi tentativo di sprecare l'opportunità di salvare il Libano", ha aggiunto Aoun. Il premier Salam ha da parte sua definito il raid israeliano come "una flagrante violazione della risoluzione 1701 delle Nazioni Unite, nonchè una chiara violazione dell'accordo di cessate il fuoco" entrato in vigore lo scorso novembre. Il capo del governo ha precisato di seguire le "conseguenze dell'aggressione" con i ministri della Difesa e dell'Interno.
 

Raid israeliano a Beirut, il Libano: “Violazione della tregua”. L’Iran denuncia Trump all’Onu: “Affermazioni bellicose”
07:15
L'obiettivo del raid era il vice capo Hezbollah per il dossier palestinese

L'attacco israeliano alla periferia meridionale di Beirut aveva come obbiettivo un funzionario di Hezbollah incaricato di seguire gli affari palestinesi. Lo ha riferito una fonte di Hebollah. Si tratta di "Hassan Bdair, vice capo di Hezbollah per il dossier palestinese" che era "a casa con la sua famiglia" al momento del raid, ha spiegato la fonte. L'attacco è avvenuto intorno alle 3:30 del mattino (le 2:30 in Italia) durante la festa di Eid al-Fitr, che segna la fine del periodo di digiuno del Ramadan. Almeno tre i morti.

Gli ultimi due piani di un edificio sono stati distrutti. I residenti della zona in preda al panico si sono riversati fuori dalle loro case mentre i soccorritori aiutavano i feriti. L'attacco, ha riferito l'esercito israeliano in una nota congiunta con lo Shin Bet, "ha preso di mira un terrorista di Hezbollah che ha di recente diretto gli operativi di Hamas e li ha aiutati a pianificare un significativo e imminente attacco terroristico contro i civili israeliani". Il presidente libanese Joseph Aoun ha condannato l'attacco e ha invitato gli alleati del suo paese a unirsi per sostenerne "il diritto alla piena sovranità". Per il primo ministro, Nawaf Salam, il raid è stato una "chiara violazione" dell'accordo di cessate il fuoco in vigore dal novembre scorso.

07:00
Libano, raid israeliano a Beirut: 3 morti e 7 feriti

L'esercito israeliano ha dichiarato stamattina di aver condotto un attacco in un sobborgo meridionale della capitale libanese Beirut, prendendo di mira un operativo di Hezbollah: è il secondo raid del genere dopo il cessate il fuoco di novembre. Almeno tre persone sono state uccise nel raid di questa notte, ha dichiarato il Ministero della Sanità, mentre l'esercito israeliano ha affermato di aver condotto l'attacco con l'obiettivo, raggiunto, di uccidere un leader di Hezbollah. "L'incursione del nemico israeliano nei sobborghi meridionali ha causato tre martiri e sette feriti, secondo un nuovo rapporto", ha dichiarato il ministero della Sanità libanese, citato dall'agenzia di stampa nazionale libanese Ani.
 

LEBANON-ISRAEL-CONFLICT
Macerie dopo l'attacco a Beirut di questa notte