Sabato 19 Luglio 2025
REDAZIONE ESTERI

Nuovi attacchi a Gaza City. Trump: “Ok di Israele a tregua di 60 giorni”. Hamas: “Pronti all'accordo, ma serve la fine della guerra”

La "proposta finale" elaborata da Usa con Egitto e Qatar. Il ministro israeliano Levin: "È il momento di annettere la Cisgiordania". L’Iran ammette “gravi danni” al sito nucleare Fordow. Ultimatum al leader della milizia palestinese Shabab: è accusato di spionaggio

Nuovi attacchi a Gaza City. Trump: “Ok di Israele a tregua di 60 giorni”. Hamas: “Pronti all'accordo, ma serve la fine della guerra”

Roma, 2 luglio 2025 – Israele è pronta ad acconsentire alle "condizioni necessarie" per un accordo di cessate il fuoco di 60 giorni nella Striscia di Gaza. Lo ha annunciato Donald Trump su Truth, anticipando il tema centrale dell’incontro con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, previsto per lunedì prossimo. Le trattative sarebbero in stato avanzato e il presidente Usa parla di una "proposta finale" di tregua elaborata con Egitto e Qatar. E poi incalza: “Hamas accetti questo accordo, perché la situazione peggiorerà soltanto".

Le dichiarazioni di Trump sono state diffuse dopo un nuovo ordine di evacuazione rivolto questa settimana dall'esercito di Tel Aviv alla popolazione palestinese che si trova nel nord di Gaza. Almeno 20 persone sono state uccise ieri in un raid che ha colpito un bar sul lungomare della Striscia. Oggi altra notte di fuoco a est di Gaza City: diverse persone sono riamare uccise e ferite. Colpito anche il campo profughi di Deir el-Balah. 

Ultime notizie in diretta 

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Questa foto scattata da una posizione sul confine israeliano con la Striscia di Gaza, mostra il sole che tramonta dietro gli edifici distrutti nel territorio palestinese

15:56
Raid israeliano su Gaza City: 17 morti, fra loro donne e bambini

Almeno 17 persone, la maggior parte donne e bambini, sono state uccise in un raid israeliano su un edificio nel quartiere di Zeitoun, nella parte meridionale di Gaza City. Lo ha riferito l'emittente al-Jazeera, precisando che nell'edificio colpito si trovavano "sfollati".

15:13
Netanyahu: "Hamas non esisterà più e libereremo tutti gli ostaggi"

 "Ve lo dico chiaramente: Hamas non esisterà più. Non ci sarà un 'Hamastan'. Non si torna indietro. È finita. Libereremo tutti i nostri ostaggi. Come faccio a dirlo? Sono due obiettivi contrapposti: sciocchezze. Funziona tutto insieme. Li elimineremo completamente". Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu, come riferisce il suo ufficio. "Le opportunità davanti a noi sono enormi. Non le sprecheremo. Abbiamo un'enorme opportunità: sconfiggere i nostri nemici e garantire il nostro futuro... connetteremo l'Asia e il Medio  Oriente, compresa la Penisola Arabica, le sue immense risorse energetiche, all'Occidente. Succederà", ha aggiunto.

12:20
Stop alla collaborazione Iran-Aiea, Berlino: "Segnale disastroso"

La fine della collaborazione fra l'Iran e l'Aiea "è un segnale disastroso". Lo ha detto un portavoce del governo tedesco in conferenza stampa a Berlino.

12:09
Rabbia sui social a Gaza contro Hamas: pioggia di post dopo un video di propaganda

Dopo 21 mesi di guerra, la popolazione di Gaza - pur temendo rappresaglie letali - non nasconde la propria rabbia contro Hamas, protestando sui social contro un videomessaggio di propaganda in cui la fazione palestinese parlava di sacrificio condiviso tra i cittadini e il gruppo fondamentalista" sottolineando: "Voi siete (parte) di noi e noi lo siamo di voi". Una posizione respinta dalla popolazione della Striscia che, in molti post sui social, ha ribaltato la narrazione: "Voi non siete (parte) di noi e noi non lo siamo di voi", hanno scritto i gazawi, secondo diverse testimonianze dalla Striscia. In seguito alla reazione, Al Jazeera, che solitamente riferisce tutte le dichiarazioni e le iniziative di Hamas, ha cancellato i suoi post sui social che condividevano il video.

La tag line non più disponibile sui siti web di Hamas, ma il video è ancora disponibile al Palestinian media center. Con un post su X il ricercatore politico di Gaza, Hussein Jamal, ha sottolineato che il linguaggio usato nel video "espone una dinamica di potere, un'autorità che impone e un popolo che dovrebbe obbedire". Un impiegato ministeriale di Gaza city, Wisam Oweidah, ha accusato sui social Hamas "di aver abbandonato la popolazione nelle profondità del massacro, prima dell'inferno" e di non aver offerto "alcuna protezione. Avete puntato le armi contro il vostro stesso popolo affamato e sfollato". E ha concluso: "Che Dio non vi perdoni e noi non vi perdoniamo".
 

PALESTINIAN-ISRAEL-CONFLICT
Palestinesi durante il funerale dei civili sfollati uccisi in un attacco israeliano nel campo profughi dell'ospedale Nasser di Khan Yunis, nella Striscia di Gaza meridionale
11:30
Israele: "È il momento di annettere la Cisgiordania"

Il ministro della Giustizia israeliano Yariv Levin ha affermato che è giunto il momento di annettere la Cisgiordania durante un incontro con il leader dei coloni Yossi Dagan. "Penso che questo periodo sia un momento di opportunità storica che non dobbiamo perdere", riferendosi all'annessione del territorio conteso. "È giunto il momento della sovranità, il momento di applicare la sovranità. La mia posizione su questo tema è ferma, è chiara", ha detto Levin a Dagan, come riporta l'ufficio di Dagan e un video diffuso da Levin. Il ministro ha affermato che la questione deve essere "in cima alla lista delle priorità".

08:45
Hamas: "Pronti all'accordo, ma serve la fine della guerra"

Il movimento estremista palestinese Hamas ha dichiarato di essere aperto a un accordo di cessate il fuoco con Israele, ma non ha ancora accettato la proposta sostenuta dagli Stati Uniti annunciata da Donald Trump questa notte, insistendo sulla sua posizione di lunga data secondo cui qualsiasi accordo dovrà porre fine alla guerra nella Striscia. Il funzionario di Hamas Taher al-Nunu, citato dall'Ap, ha affermato che il gruppo militante è "pronto e serio nel raggiungere un accordo" e "pronto ad accettare qualsiasi iniziativa che porti chiaramente alla fine completa della guerra".

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Palestinesi ispezionano i danni dopo un attacco israeliano su un campo di sfollati palestinesi a Khan Yunis, nella Striscia di Gaza meridionale
08:00
Hamas, ultimatum al leader della milizia Abu Shabab: è accusato di spionaggio

Ultimatum del ministero degli Esteri di Hamas al leader della milizia Abu Shabab a consegnarsi alle autorità entro 10 giorni. Lo riferisce il sito Ynet News. Il ministero ha informato Yasser Abu Shabab, leader della milizia armata, che dovrà consegnarsi entro dieci giorni per "tradimento, spionaggio a favore di entità straniere, creazione di una cellula armata e ribellione armata". Hamas ha sottolineato che "se non ottempera alla richiesta, sarà considerato latitante e processato in contumacia". In risposta, il gruppo di Abu Shabab ha dichiarato a Ynet che "tutti i membri di Hamas dovrebbero essere processati per le stesse accuse: per legami con l'Iran e il movimento dei Fratelli Musulmani, in quanto entità ostili al nostro popolo e ai suoi supremi interessi nazionali".

07:17
Iran, il presidente ha notificato ad Aiea la sospensione della cooperazione

 

Il presidente iraniano Masoud Pezeshkian ha notificato ufficialmente all'Agenzia internazionale per l'energia atomica (AIEA) l'attuazione della decisione del Parlamento iraniano di sospendere la cooperazione con l'agenzia di controllo sul nucleare. Lo riferisce la stampa locale.

06:26
Il giallo degli attacchi Usa in Iran, Araghchi: "Gravi danni al sito nucleare Fordow"

l bombardamento statunitense del sito nucleare iraniano di Fordow, uno dei principali siti nucleari dell'Iran, ha "gravemente e pesantemente danneggiato" l'impianto. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi in un'intervista a CBS News. "Nessuno sa esattamente cosa sia successo a Fordow. Detto questo, ciò che sappiamo finora è che gli impianti sono stati gravemente e gravemente danneggiati", ha affermato Araghchi nell'intervista, di cui sono stati precedentemente pubblicati alcuni estratti. "L'Organizzazione per l'Energia Atomica della Repubblica Islamica dell'Iran sta attualmente effettuando una valutazione, il cui rapporto sarà presentato al governo", ha aggiunto il capo della diplomazia iraniana. Ieri, una portavoce del ministero degli Esteri iraniano ha dichiarato in una conferenza stampa che i siti nucleari del Paese hanno subito "gravi danni" a causa dei bombardamenti israeliani e statunitensi, secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa semiufficiale iraniana Tasnim.

Tuttavia, il Washington Post ha riportato domenica che le comunicazioni intercettate dall'Iran hanno minimizzato l'entità dei danni causati dagli attacchi statunitensi al programma nucleare iraniano, citando quattro persone a conoscenza di informazioni riservate in circolazione all'interno del governo statunitense. Il presidente Donald Trump ha affermato che gli attacchi hanno "completamente e totalmente annientato" il programma nucleare iraniano, ma i funzionari statunitensi riconoscono che ci vorrà del tempo per formulare una valutazione completa dei danni causati dagli attacchi.

06:00
Iran, arrestate altre 50 persone accusate di spionaggio per Israele

La Guardia Rivoluzionaria iraniana ha arrestato altre 50 persone accusate di spionaggio per Israele. Con questi ultimi arresti, sale così ad almeno 750 il numero dei detenuti con queste stesse accuse, a partire dal 13 giugno, data di inizio della guerra di 12 giorni tra Iran e Israele. Secondo l'agenzia di stampa Mehr, questi ultimi arresti sono avvenuti durante un'operazione condotta nei giorni scorsi nella provincia sudorientale del Sistan e Baluchistan, in cui sono state uccise due persone. La stessa fonte ha descritto i detenuti come "terroristi e mercenari al servizio del regime sionista  nel Sistan e Baluchistan", una provincia a maggioranza sunnita dove operano gruppi che si oppongono al governo sciita di Teheran. Le autorità hanno anche sequestrato "ingenti quantità di armi e munizioni, comprese armi di fabbricazione statunitense". Le forze di sicurezza iraniane hanno finora segnalato l'arresto di 700 persone da quando Israele ha lanciato un'offensiva militare contro l'Iran. Tra gli arrestati ci sono almeno due cittadini europei. Inoltre, sei persone condannate per collaborazionismo con il Mossad israeliano sono state giustiziate nelle ultime settimane. Nel conflitto, in Iran hanno perso la vita almeno 935 persone, tra cui 38 bambini, e 29 in Israele.

05:27
Tump: "Lavoreremo con tutte le parti per porre fine alla guerra"

"Lavoreremo con tutte le parti per porre fine alla guerra" ha comunicato il presidente Donald Trump, aggiungendo: "Spero che Hamas accetti questo accordo, perché non avrà di meglio ma avrà soltanto di peggio". Secondo l'ambasciatore di Israele alle Nazioni Unite, Danny Danon, Tel Aviv è "assolutamente" pronta per un cessate il fuoco. Non è chiara per ora quale possa essere la posizione di Hamas, l'organizzazione palestinese vincitrice delle elezioni del 2006, tuttora in controllo della Striscia.

L'annuncio di Trump ha preceduto un incontro a Washington con il primo ministro di Israele, Benjamin Netanyahu, previsto per lunedì prossimo. La tesi del presidente americano è che il capo di governo, ricercato dalla Corte penale internazionale per crimini di guerra commessi a Gaza, dove sono state uccise oltre 56mila persone, "voglia" una tregua. Nella Striscia sono tuttora detenuti circa 50 cittadini di Israele, catturati durante gli assalti dei commando di Hamas del 7 ottobre 2023.

05:10
Nuovi attacchi israeliani a Gaza City: morti e feriti

Le forze armare israeliane hanno condotto vari attacchi che hanno ucciso e ferito numerose persone nella parte settentrionale e centrale di Gaza. Lo riporta Al Jazeera precisando che nella parte settentrionale di Gaza City, diverse persone sono state uccise in un attacco ad un'abitazione in via Jaffa. Altre sono rimaste ferite, sempre a Gaza City, in un attacco con drone al quartiere di al-Karama. Al momento non c'è ancora un bilancio del rais. Inoltre nel centro di Deir el-Balah, almeno altre 10 persone sono rimaste ferite in un attacco contro le tende che ospitavano gli sfollati.

Nuovi attacchi a Gaza City. Trump: “Ok di Israele a tregua di 60 giorni”. Hamas: “Pronti all'accordo, ma serve la fine della guerra”
05:00
Trump: "Ok di Israele alla tregua, Hamas accetti o sarà peggio"

"I miei rappresentanti hanno avuto oggi un lungo e produttivo incontro con gli israeliani su Gaza. Israele ha accettato le condizioni necessarie per finalizzare il cessate il fuoco di 60 giorni, durante il quale lavoreremo con tutte le parti per porre fine alla guerra". Lo scrive Donald Trump, presidente degli Stati Uniti, in un post su Truth. "Qatarioti ed egiziani, che hanno lavorato duramente per contribuire a portare la pace, presenteranno questa proposta finale. Spero, per il bene del Medio Oriente, che Hamas accetti questo accordo, perché la situazione non migliorerà, ma peggiorerà soltanto. Grazie per l'attenzione!", scrive Trump.
 

Nuovi attacchi a Gaza City. Trump: “Ok di Israele a tregua di 60 giorni”. Hamas: “Pronti all'accordo, ma serve la fine della guerra”