Roma, 25 giugno 2025 – Il giorno dopo l’entrata in vigore della tregua, l’Iran ha dichiarato di aver giustiziato tre uomini accusati di spionaggio per conto di Israele. Un raid dell’Idf ha ucciso 16 persone, ma la Repubblica islamica tranquillizza: è scattato prima del cessate il fuoco. Donald Trump festaggia il “successo” dell’operazione ‘Martello di mezzanotte’, risolutivo a suo dire “come l’attacco a Hiroshima” per la seconda Guerra mondiale. Il tycoon attacca Cnn e il New York Times per aver riportato indiscrezioni secondo le quali i bombardamenti americani non avrebbero distrutto i siti nucleari, ma avrebbero solo ritardato il programma iraniano di qualche mese. “I siti nucleari in Iran sono stati completamente annientati", ha detto. Per Teherano sono “gravemente danneggiati”. Intanto il parlamento iraniano vota lo stop alla collaborazione con l’Aiea. I timori di Macron su una possibile proliferazione atomica sotto traccia.
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Gli attacchi israeliani in Iran hanno causato almeno 627 morti e 4.870 feriti. Lo ha riferito su X il portavoce del ministero della Sanità, Hossein Kermanpour, sottolineato che "il maggior numero di morti e feriti si è avuto a Teheran"
Il presidente degli Stati Uniti d'America Donald Trump ha affermato a fine vertice Nato che "è possibile" che il presidente russo Vladimir Putin abbia ambizioni territoriali che vadano oltre l'Ucraina. Il tutto dopo che a inizio il vertice all'Aia il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha detto che la Russia non avrebbe solo Kiev come obiettivo ma "pianifica operazioni contro altri Paesi europei". Trump al giornalista che in conferenza stampa gli ha chiesto in merito alla dichiarazione di Zelensky e se lo considerava possibile, ha risposto: "Voglio dire, è possibile. So una cosa: vorrebbe risolvere la questione. Vorrebbe uscire da questa situazione. È un disastro per lui. Mi ha chiamato l'altro giorno. Mi ha chiesto: "Posso aiutarla con l'Iran?". Gli ho detto: "No, può aiutarmi con la Russia"". Successivamente Trump ha anche dichiarato, evidentemente riferendosi a Putin, che "no, lo considero una persona che, credo, è stata fuorviata. Sono molto sorpreso. In realtà, pensavo che avremmo risolto la questione facilmente".
Gli Stati Uniti devono pagare "milioni di dollari" di risarcimento all'Iran per i danni causati ai suoi impianti nucleari nei raid congiunti con Israele. Lo ha sottolineato il vice ministro degli Esteri di Teheran, Saeed Khatibzadeh, in un'intervista all'emittente libanese Al Mayadeen. "Washington deve risarcire i danni causati alle strutture iraniane", ha affermato Khatibzadeh, riferendosi ai raid che gli Usa hanno condotto contro i siti nucleari iraniani di Natanz, Fordow e Isfahan nella notte tra sabato e domenica scorsi. Il vice ministro ha anche annunciato che l'Iran presenterà una denuncia all'Onu contro gli Stati Uniti per gli attacchi agli impianti.
L'Fbi sta indagando su come la valutazione preliminare dell'intelligence sugli attacchi americani ai siti nucleari iraniani sia divenuta pubblica. Lo ha annunciato il segretario alla Difesa Pete Hegseth. Secondo il rapporto, i siti non sono stati distrutti e l'uranio è stato trasferito prima dei bombardamenti. Il programma nucleare iraniano, è la conclusione, è stato ritardato solo di qualche mese.
Gli Stati Uniti incontreranno la controparte iraniana sul programma nucleare "la prossima settimana". Lo ha annunciato il presidente americano Donald Trump in conferenza stampa al termine del vertice Nato. "Non penso sia necessario un accordo, non hanno più nucleare", ha aggiunto.
Il presidente americano, Donald Trump, è tornato a rivendicare il buon esito dell'intervento in Iran. "E' stato un attacco di grandissimo successo. Abbiamo annientato tutto", ha detto in una conferenza stampa dopo il vertice Nato all'Aja. "Nessun altro oltre gli Usa avrebbe potuto fare un attacco simile", ha insistito, che "ha portato a un cessate il fuoco storico della guerra dei 12 giorni. Noi crediamo che sia finita. Crediamo di aver portato non solo un duro colpo alle capacità nucleari iraniane, ma di avere anche ripristinato la credibilità e la deterrenza americana".
"Vediamo se riusciamo a dare dei Patriot all'Ucraina, sono molto difficili da ottenere". Lo ha detto Donald Trump rispondendo alla domanda nel corso della conferenza stampa di fine vertice Nato.
Benjamin Netanyahu ringrazia Donald Trump. In un post su X il premier israeliano condivide un breve video con dichiarazioni del presidente degli Stati Uniti al summit della Nato in cui il tycoon afferma che Netanyahu "dovrebbe essere molto orgoglioso" per l'operazione in Iran. E il premier israeliano semplicemente aggiunge "Grazie presidente Trump" con le bandiere di Usa e Israele.
"Sì, i nostri impianti nucleari sono stati gravemente danneggiati. Questo è certo perché sono stati oggetto di ripetuti attacchi". Lo ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Esmail Baghaei, incalzato da Al Jazeera sulle condizioni dei siti nucleari iraniani colpiti dagli attacchi statunitensi e israeliani. "Non ho nulla da aggiungere su questo tema perché è una questione tecnica", ha proseguito, osservando che l'Organizzazione iraniana per l'energia atomica e altre agenzie competenti se ne stanno occupando.
L'Fbi sta indagando su come la valutazione preliminare dell'intelligence sugli attacchi americani ai siti nucleari iraniani sia divenuta pubblica. Lo ha annunciato il segretario alla Difesa Pete Hegseth. Secondo il rapporto, i siti non sono stati distrutti e l'uranio è stato trasferito prima dei bombardamenti. Il programma nucleare iraniano, è la conclusione, è stato ritardato solo di qualche mese.
I mediatori nel conflitto di Gaza stanno sfruttando lo "slancio" creato dal cessate il fuoco tra Israele e Iran per riavviare i negoziati in stallo tra lo Stato ebraico e Hamas, ha dichiarato oggi il portavoce del ministero degli Esteri, Majed Al Ansari, affermando che il Qatar è stato in contatto con "tutte le parti" negli ultimi due giorni per "convincere (Israele e Hamas) a riprendere i colloqui". Queste dichiarazioni sono arrivate poco dopo che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump aveva dichiarato di ritenere che gli attacchi americani ai siti nucleari iraniani avrebbero potuto contribuire a una svolta nella guerra di Israele contro Hamas a Gaza, e di essere "molto vicino" a raggiungere un accordo su quel conflitto. "Questo è il momento per il Presidente Trump di insistere e crediamo che sia sincero al riguardo... Siamo disposti a dare il nostro contributo", ha dichiarato Al Ansari alla CNN. "Il cessate il fuoco tra Iran e Israele ha creato slancio, ma non siamo ancora fuori pericolo. Ci sono molti dettagli che non posso discutere al momento sull'accordo in vigore, ma posso dirvi che sono gli stessi parametri che continuano a entrare e uscire dai colloqui", ha affermato.
"È vergognoso, indegno e irresponsabile che il segretario generale della Nato si congratuli per un atto criminale di aggressione 'davvero straordinario' contro uno Stato sovrano. Chi avalla un'ingiustizia manca di integrità. Chi sostiene un crimine è considerato complice". Lo ha scritto su X il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Esmaeil Baghaei, riferendosi al messaggio inviato da Mark Rutte al presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, dopo i raid americani sugli impianti nucleari iraniani.
L'intenzione dell'Iran di sospendere la cooperazione con l'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (Aiea) è motivo di preoccupazione e Mosca sta monitorando attentamente la situazione. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov. In precedenza, il parlamento di Teheran ha approvato un ddl per sospendere la cooperazione di Teheran con l'Aiea. Il ddl impedirebbe al personale dell'autorità di regolamentazione internazionale di visitare il Paese per ispezionare gli impianti nucleari e gli esperti di Vienna potranno visitare l'Iran soltanto se questo si rendesse necessario per garantire la sicurezza degli impianti nucleari, con il consenso del Consiglio Supremo per la Sicurezza Nazionale dell'Iran. "Certo, questa situazione non può che destare preoccupazione. Come possiamo vedere, gli Stati Uniti hanno contatti specifici con l'Iran. Esistono anche altri canali di comunicazione. Pertanto, stiamo monitorando attentamente la situazione", ha dichiarato Peskov ai giornalisti.
Mosca mantiene contatti con i partner in relazione a questi sviluppi, ha affermato il portavoce del Cremlino. "Naturalmente, una decisione del genere è una conseguenza diretta dell'attacco immotivato che ha avuto luogo contro l'Iran, una conseguenza diretta degli attacchi agli impianti nucleari, il che è del tutto senza precedenti", ha aggiunto.
"Non voglio fare l'esempio di Hiroshima o di Nagasaki, ma in sostanza è stata la stessa cosa", l'attacco americano "ha posto fine a una guerra". Lo ha detto Donald Trump al vertice della Nato all'Aia riferendosi ai raid Usa sul sito nucleare iraniano di Fordow. "Questo ha posto fine alla guerra" tra Israele e Iran, ha aggiunto, "se non avessimo distrutto gli impianti nucleari iraniani, ora starebbero combattendo".
"Il raid a Fordow ha messo fine alla guerra, essenzialmente è stata la stessa cosa di Hiroshima e Nagasaki". Lo ha detto il presidente Usa Donald Trump in un punto stampa con Mark Rutte. "Dentro è tutto collassato, i tunnel sono crollati, nessuno può entrare a vedere", ha aggiunto.
"Ora andiamo molto d'accordo con l'Iran". Lo ha detto il presidente Usa Donald Trump in un punto stampa con Mark Rutte al vertice Nato in corso a L'Aja.
Il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, ha annunciato che Israele ha ufficialmente designato la Banca Centrale dell'Iran come organizzazione terroristica. Secondo quanto precisato, Katz ha firmato l'ordine su richiesta del Mossad e dell'Ufficio Nazionale per il Finanziamento del Terrorismo (NAFTP) del ministero della Difesa. Oltre alla Banca Centrale, la designazione include altre due banche iraniane, una società affiliata all'esercito iraniano e tre dei suoi alti funzionari.
Secondo le autorità israeliane, questi organismi svolgerebbero un ruolo centrale nella rete finanziaria utilizzata per trasferire fondi dall'Iran ai suoi delegati regionali, tra cui Hezbollah in Libano, gli Houthi nello Yemen e le milizie sciite in Iraq. "Non esiste immunità per nessuna entità del regime coinvolta nel terrorismo", ha dichiarato Katz. "Colpiremo l'asse del male iraniano ovunque operi".
"La cosa grandiosa è che gli Usa hanno eliminato la capacità nucleare dell'Iran. È stato cruciale. Lo avete fatto in un modo estremamente impressionante". Lo ha detto il segretario generale della Nato, Mark Rutte, in conferenza stampa congiunta con il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, a margine del vertice Nato a L'Aia. "Ma il segnale che invia al resto del mondo e' che questo presidente, quando si tratta di questo, si', e' un uomo di pace, ma se necessario, e' disposto a usare la forza: l'enorme potenza dell'esercito statunitense. Quindi penso che questo segnale al resto del mondo, che va ben oltre l'Iran, sia estremamente importante", ha aggiunto Rutte.
''Continuiamo a seguire con attenzione e con speranza gli sviluppi della situazione in Iran, Israele e Palestina. Le parole del profeta Isaia risuonano più che mai urgenti: 'una nazione non alzerà più la spada contro un'altra nazione, non impareranno più l'arte della guerra'''. Lo sottolinea il Papa a braccio a fine udienza generale. ''Si ascolti questa voce - l'appello accolto dagli applausi dei fedeli in piazza S. Pietro -. Si ascolti questa voce che viene dall'Altissimo, si curino le lacerazioni provocate dalle sanguinose azioni degli ultimi giorni. Si respinga ogni logica di prepotenza e di vendetta e si scelga con determinazione la via del dialogo, della diplomazia e della pace''.
"L'opzione militare" contro l'Iran "al momento" si può considerare conclusa per Israele, "dobbiamo però ricordarci che l'Iran deve tornare al tavolo dei negoziati con gli americani e magari accadrà a Roma, magari non sappiamo dove...". Lo ha detto, ospite di Sky Tg24, l'ambasciatore dello stato ebraico in Italia, Jonathan Peled. "Dobbiamo però assolutamente far sì che l'Iran continui ad agire in accordo con le richieste dell'Aiea (Agenzia internazionale per l'energia atomica), che mostri trasparenza e che provi che non sta effettivamente continuando a costruire un'arma nucleare", ha aggiunto il diplomatico. "C'è quindi ancora molto da fare però per il momento l'opzione militare è stata messa da parte: possiamo tornare alla via diplomatica"
"L'Iran è pronto a risolvere i problemi con gli Stati Uniti, sulla base del quadro internazionale. Non chiediamo altro che i nostri diritti": lo ha detto oggi il presidente iraniano, Masoud Pezeshkian, in una conversazione telefonica con il principe ereditario saudita Muhammad bin Salman.
Il portavoce delle Forze di difesa israeliane (Idf), Effie Defrin, ha affermato che e' ancora "troppo presto" per valutare i danni al programma nucleare iraniano causati dalla guerra lanciata il 13 giugno scorso contro la Repubblica islamica. Lo riferisce il quotidiano "The Times of Israel". Durante una conferenza stampa, Defrin ha detto: "Abbiamo raggiunto tutti gli obiettivi dell'operazione che ci eravamo prefissati, anche meglio di quanto pensassimo. Ma e' ancora troppo presto per stabilirlo, stiamo indagando sui risultati degli attacchi". "La valutazione e' che abbiamo danneggiato in modo significativo il programma nucleare e posso dire che lo abbiamo riportato indietro di anni", ha aggiunto il portavoce delle Idf. Ieri sera, il capo di Stato maggiore delle Idf, Eyal Zamir, ha affermato: "Abbiamo riportato il progetto nucleare iraniano indietro di anni e lo stesso vale per il suo programma missilistico".
Il Parlamento di Teheran ha approvato il disegno di legge che porta all'interruzione della collaborazione dell'Iran con l'Aiea, l'Agenzia internazionale per l'energia atomica. Lo ha reso noto l'agenzia di stampa iraniana Isna. Con la decisione del Parlamento, gli ispettori dell'Aiea non saranno più ammessi in Iran. Il disegno di legge era già stato ratificato dal Consiglio della sicurezza nazionale.
"Credo che le 14 bombe enormi sganciate sull'impianto nucleare iraniano siano state cruciali per fare tutto il possibile per eliminare la capacita' nucleare degli iraniani". Lo ha dichiarato il segretario generale della Nato, Mark Rutte, al suo arrivo al Summit all'Aia. "La Nato lo ha sempre detto, l'Iran non deve mettere le mani" sul nucleare. "Questa azione decisiva da parte degli Stati Uniti e' stata molto importante", ha aggiunto.
Pressoché in contemporanea con il "discorso della vittoria" pronunciato dal premier israeliano Benjamin Netanyahu, dall'altra parte della barricata il presidente iraniano Massoud Pezeshkian, in un messaggio ai suoi compatrioti, si è a sua volta intestato il trionfo nella guerra lampo tra Iran e Israele. "Oggi, dopo la vostra coraggiosa resistenza, o grande popolo dalla storia gloriosa - ha affermato Pezeshkian - assistiamo a un cessate il fuoco e alla fine di una guerra di dodici giorni imposta al popolo iraniano dalle avventure belliche del regime sionista".
"Durante questo periodo - ha aggiunto il presidente - il mondo ha assistito alla potenza di un grande Iran sostenuto dal suo popolo. Mentre il nemico terrorista intraprendeva questa guerra di aggressione, è stata la volontà e la potenza del popolo iraniano a decretarne la fine". Secondo Pezeshkian, lo Stato ebraico avrebbe subito una "punizione storica" grazie all'azione della "grande e civilizzatrice nazione iraniana"
Intanto dalla Repubblica islamica è trapelata la notizia che l'attacco israeliano nel nord del paese scattato prima dell'entrata in vigore del cessate il fuoco, ha causato 16 morti, secondo un bilancio delle vittime rivisto al rialzo pubblicato dall'agenzia di stampa ISNA. L'attacco ha colpito un'area residenziale ad Astaneh-ye Ashrafiyeh, nella provincia settentrionale di Gilan, al confine con il Mar Caspio, martedì mattina. Il bilancio precedente era di nove vittime.
Il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi ha dichiarato che il suo incontro con il presidente russo Vladimir Putin di lunedì 23 giugno si è svolto positivamente. Il capo della diplomazia di Teheran ha aggiunto che la Russia ha assunto una posizione ferma in merito agli attacchi di Stati Uniti e Israele contro la Repubblica islamica. "L'incontro con Putin è stato fantastico. La Russia ha assunto una posizione ferma contro gli attacchi di Stati Uniti e Israele. Esiste un'ampia cooperazione nucleare tra i due Paesi", ha dichiarato Araghchi, citato dal ministero degli Esteri iraniano.
I Paesi dei Brics hanno fatto appello a "rompere il ciclo di violenza in Medio Oriente" in seguito agli attacchi israeliani e americani contro l'Iran, nazione diventata di recente membro dell'organizzazione che riunisce ormai dieci Paesi. In una dichiarazione congiunta rilasciata dal Brasile, che attualmente presiede il gruppo, i Brics (Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica, Egitto, Etiopia, Indonesia, Iran ed Emirati Arabi Uniti) hanno denunciato gli attacchi agli impianti nucleari e chiesto l'istituzione in Medio Oriente di "una zona libera da armi nucleari e altre armi di distruzione di massa".
L'Iran celebrerà sabato i funerali di Stato per gli alti comandanti militari e gli scienziati nucleari uccisi durante la guerra di 12 giorni con Israele, secondo quanto riportato dai media ufficiali. "La cerimonia funebre di Stato per comandanti e scienziati martirizzati nell'aggressione del regime sionista si terrà sabato a Teheran", ha riferito l'agenzia di stampa ufficiale Irna, il giorno dopo che le parti in conflitto hanno concordato un cessate il fuoco. Irna ha dichiarato che Hossein Salami, il capo delle Guardie Rivoluzionarie ucciso da Israele il primo giorno di guerra, il 13 giugno, sarà sepolto domani.
I recenti attacchi aerei da parte degli Stati Uniti e di Israele non porteranno l'Iran ad abbandonare la sua tecnologia nucleare. Lo ha detto il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi in un'intervista al sito web londinese New Arab. Lo riporta Iran International. "Abbiamo fatto enormi sforzi per realizzare questa tecnologia, e i nostri scienziati hanno fatto enormi sacrifici, perdendo anche la vita per questo obiettivo", ha sottolineato Araghchi. "Il nostro popolo ha subito sanzioni per questo, ed è stata imposta una guerra alla nostra nazione su questo tema. Nessuno in Iran abbandonerà questa tecnologia", ha concluso.
Mentre discuteva dell'Iran con i giornalisti a bordo dell'Air Force One, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha affermato che Putin lo ha chiamato per chiedergli se aveva bisogno di aiuto su Teheran.
L'Iran ha dichiarato di aver giustiziato tre uomini accusati di spionaggio per conto di Israele. La condanna a morte arriva il giorno dopo l'entrata in vigore di una tregua tra i due paesi. "Idris Ali, Azad Shojai e Rasoul Ahmad Rasoul, che hanno tentato di importare attrezzature nel paese per compiere omicidi, sono stati arrestati e processati per cooperazione a favore del regime sionista", ha detto la magistratura. "La sentenza è stata eseguita questa mattina e i tre sono stati impiccati".
Le esecuzioni sono avvenute a Urmia, una città nord-occidentale vicino al confine con la Turchia, ha sottolineato la magistratura, condividendo le foto dei tre uomini in uniforme carceraria blu. Teheran annuncia regolarmente l'arresto e l'esecuzione di agenti sospettati di lavorare per i servizi segreti stranieri, tra cui il suo acerrimo nemico Israele. L'Iran - secondo i gruppi per i diritti umani, tra cui Amnesty International - è il secondo Paese al mondo dopo la Cina, per numero di condanne a morte.Le autorità della Repubblica islamica hanno anche arrestato 700 persone accusate di avere avuto legami con Israele durante i 12 giorni di conflitto, secondo l'agenzia di stampa statale Nour News.

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha respinto le notizie dei media statunitensi secondo cui gli attacchi degli Stati Uniti contro l'Iran hanno solo ritardato il programma nucleare di Teheran di pochi mesi."I SITI NUCLEARI IN IRAN SONO COMPLETAMENTE DISTRUTTI!", ha postato il presidente su Truth, aggiungendo che "la Cnn, insieme al fallimentare New York Times, si sono uniti nel tentativo di sminuire uno degli attacchi militari di maggior successo della storia".
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e il presidente turco Recep Tayyip Erdogan si sono incontrati a margine del vertice della Nato. Lo riferisce Reuters. L'ufficio di Erdogan ha detto che il presidente turco ha accolto con favore il cessate il fuoco tra Israele e Iran e ha sottolineato l'importanza dei contatti per porre fine alla guerra a Gaza, che ha descritto come una "tragedia umanitaria". È stato anche notato che Erdogan ha detto al suo omologo americano che le due parti dovrebbero promuovere la cooperazione commerciale tra le industrie militari dei due paesi, il che li aiuterebbe a raggiungere il loro obiettivo di 100 miliardi di dollari in accordi commerciali congiunti.