Roma, 4 marzo 2025 – Donald Trump ha sospeso "temporaneamente" tutti gli aiuti militari all’Ucraina. La decisione ha effetto immediato e anche i quasi 4 miliardi di dollari già approvati dal Congresso sarebbero stati sospesi. Gli aiuti – fanno sapere gli Usa – non riprenderanno finché Zelensky non dimostrerà che il suo Paese è impegnato nei negoziati di pace con la Russia. E la risposta da Kiev non si è fatta attendere: il presidente si è detto pronto sia a lavorare “sotto la guida” dell’inquilino della Casa Bianca per la pace sia a firmare “l’accordo sulle terre rare in ogni momento”.
Intanto si muove anche l’Europa con la la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, che lancia Rearm Europe, un piano che "può mobilitare quasi 800 miliardi di euro in spese per la difesa per un'Europa sicura e resiliente". Kiev aveva affermato che con lo stop di Trump l'Ucraina ha un margine di sicurezza di circa sei mesi.
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Stati Uniti e Ucraina firmeranno l'accordo sulle terre rare. Lo hanno riferito alla Reuters quattro fonti a conoscenza del dossier, sottolineando che il presidente americano Donald Trump ha detto ai suoi consiglieri di voler annunciare l'intesa nel suo discorso al Congresso in programma stasera. Le fonti hanno però invitato alla cautela, rimarcando che l'accordo deve ancora essere firmato e che la situazione potrebbe cambiare.
Cremlino ha valutato come "positiva" la dichiarazione del presidente ucraino Volodymyr Zelensky di essere "pronto" ad avviare trattative per la pace sotto la "forte leadership" di Donald Trump. "Pronto è buono, è positivo", ha detto telegraficamente il portavoce, citato dall'agenzia Ria Novosti, rispondendo a una domanda di un giornalista che riferiva le parole di Zelensky.
"Nessuno vuole pace più dell'Ucraina", ha detto il premier britannico Keir Starmer a margine di una telefonata con il presidente Volodymyr Zelensky il cui lo aveva incoraggiato a ricucire i rapporti con Donald Trump.
L'incontro di venerdì alla Casa Bianca "non è andato come avrebbe dovuto. È spiacevole che si sia svolto in questo modo. È tempo di sistemare le cose. Vorremmo che la cooperazione e la comunicazione future fossero costruttive". Lo scrive su X il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, esprimendo sincero apprezzamento per quanto fatto dagli Stati Uniti per aiutare l'Ucraina a mantenere la sua sovranità ed indipendenza. "E ricordiamo il momento in cui le cose sono cambiate quando il presidente Trump ha fornito all'Ucraina i Javelin. Ne siamo grati". Per quanto riguarda l'accordo "su minerali e sicurezza - ha aggiunto Zelensky - l'Ucraina è pronta a firmarlo in qualsiasi momento e in qualsiasi formato conveniente. Consideriamo questo accordo come un passo verso una maggiore sicurezza" e "spero davvero che funzionerà in modo efficace". L'Ucraina è pronta a sedersi al tavolo delle trattative "al più presto", ha proseguito Zelensky, secondo cui "nessuno desidera la pace più degli ucraini. Il mio team e io siamo pronti a lavorare sotto la forte leadership del presidente Trump per ottenere una pace duratura".
Nel suo discorso sullo stato dell'Unione di fronte al Congresso, il presidente Donald Trump dovrebbe presentare i suoi piani per porre fine alla guerra della Russia contro l'Ucraina. Lo riporta Fox News citando funzionari della Casa Bianca. Il discorso, aggiunge l'emittente, intitolato "Rinnovare il sogno americano", sarà composto da quattro sezioni principali: la realizzazione del secondo mandato di Trump in patria e all'estero, cosa ha fatto l'amministrazione Trump per l'economia, una richiesta al Congresso di approvare finanziamenti aggiuntivi per la sicurezza delle frontiere e infine i piani del presidente Usa per stabilire la pace in Ucraina.
Le forze russe stanno tentando ripetutamente di stabilire una testa di ponte lungo il fiume Dnipro, in Ucraina, inviando truppe in missioni ad altissimo costo in termini di vite umane - alcune delle quali "missioni suicide" - per ottenere vantaggi territoriali nei futuri negoziati di pace. Lo ha rivelato Oleksandr Prokudin, governatore ucraino della regione di Kherson, citato dal Guardian. Secondo Prokudin, Mosca sta cercando di attraversare il fiume in quattro punti strategici per legittimare la sua rivendicazione sull'intero oblast di Kherson, una delle quattro regioni ucraine che il Cremlino ha dichiarato unilateralmente di voler annettere. "Ogni giorno provano ad attraversare", ha affermato il governatore, attualmente in visita ufficiale nel Regno Unito. Prokudin ha spiegato che, secondo le informazioni in suo possesso, i soldati russi avrebbero ricevuto l'ordine di conquistare un villaggio sulla sponda occidentale del Dnipro per farlo diventare parte dei negoziati di pace. Tuttavia, ad oggi l'operazione non ha avuto successo. Le perdite tra le truppe russe sono state elevate, con molti soldati uccisi o feriti quasi immediatamente. "I russi sanno perfettamente che si tratta di una missione suicida", ha dichiarato il governatore. I documenti recuperati dai corpi dei soldati russi rivelano che alcuni erano reclute recenti, mentre altri combattevano in Ucraina da oltre due anni.
Le informazioni provenienti dai posti di blocco di frontiera e dal centro di aiuti degli Stati Uniti a Jasionka confermano che gli aiuti degli Stati Uniti all'Ucraina sono stati sospesi. Lo dice il primo ministro polacco Donald Tusk aprendo una riunione del governo polacco, seconqo quanto riporta l'emittente RMF24 rilanciata dai media ucraini. "I resoconti che arrivano dal confine, dal nostro centro di Jasionka, confermano le dichiarazioni della parte americana. Questo naturalmente mette l'Europa, l'Ucraina e la Polonia in una situazione piu' difficile, ma dobbiamo far fronte a questa situazione", ha aggiunto Tusk.
L'Ucraina è ''pronta a firmare in qualsiasi momento l'accordo sulle terre rare con gli Stati Uniti''. Lo ha dichiarato il primo ministro ucraino Denys Shmyhal nel corso di una conferenza stampa a Kiev dopo l'annuncio del presidente americano Donald Trump di sospendere gli aiuti militari all'Ucraina.
La decisione di Donald Trump di sospendere gli aiuti militari all'Ucraina allontana la pace. A dirsene convinto è stato il ministro francese incaricato per gli affari europei, Benjamin Haddad, intervenendo su France 2. "Una decisione in favore della sospensione delle armi all'Ucraina, rafforza la pace o la allontana?", si è chiesto. La allontana perché non farebbe che rafforzare la mano dell'aggressore sul terreno, la Russia". "Non bisogna mai dimenticarlo: in questa guerra c'è un aggressore, che è la Russia. L'Ucraina si difende coraggiosamente da tre anni", ha aggiunto. Commentando poi quanto avvenuto nello Studio ovale, Haddad ha fatto presente che "se si vuole porre fine a questa guerra con l'obiettivo di ottenere una pace duratura con solide garanzie di sicurezza, allora bisogna mettere la pressione sull'aggressore che è la Russia e non sull'Ucraina, come appare da alcune settimane".
Il ministero degli Esteri polacco ha affermato che la decisione dell'amministrazione Trump di sospendere gli aiuti militari all'Ucraina è stata presa senza consultare gli alleati e che da questo passo si crea "una situazione molto grave". Il portavoce del ministero, Pawel Wronski, ha affermato che "questa è una decisione molto importante e la situazione e' molto grave". "Queste parole", ha ammesso, "possono sembrare banale, ma hanno un grande significato politico: la decisione e' stata presa senza alcuna informazione o consultazione, ne' con gli alleati della Nato, ne' con il gruppo Ramstein, che e' coinvolto nel sostegno all'Ucraina nella sua lotta".
"Noi in Europa siamo molto riconoscenti per il sostegno degli Stati Uniti e per il ruolo che hanno svolto nella sicurezza europea per decenni. Come presidente della Commissione, uno dei miei obiettivi principali è quello di avere relazioni solide con gli Stati Uniti, sia a livello bilaterale che attraverso il G7. Ma il contesto in cui operiamo sta cambiando drasticamente e drammaticamente. Le fondamenta su cui è stato costruito l'intero ordine politico ed economico europeo del dopoguerra sono state scosse fino al midollo. E quando l'ordine europeo è scosso, la storia ci insegna che l'intero sistema internazionale può essere destabilizzato". Lo afferma la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nella lettera indirizzata ai capi di Stato o di governo in vista del Consiglio europeo di giovedì.

L'Ucraina ha un margine di sicurezza di circa sei mesi dopo lo stop di Donald Trump agli aiuti militari ucraini e sono in corso lavori per trovare alternative per l'approvvigionamento di armi di importanza critica. E' quanto afferma il deputato ucraino Fedor Venislavsky dopo la riunione a porte chiuse del Comitato per la sicurezza nazionale, la difesa e l'intelligence della Verkhovna Rada, il Parlamento ucraino. Lo riporta Rbc Ukraina.
La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha annunciato - nell'ambito del piano ReArm Europe - l'"istituzione di uno strumento Ue ai sensi dell'articolo 122 del Tfue per fornire agli Stati membri prestiti garantiti dal bilancio Ue". "Con un massimo di 150 miliardi di euro, questo strumento sosterrebbe fortemente gli sforzi dell'Ue per ottenere un rapido e significativo aumento degli investimenti nelle capacità di difesa dell'Europa, ora e nel corso di questo decennio". L'art. 122 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea prevede che "Fatta salva ogni altra procedura prevista dai trattati, il Consiglio, su proposta della Commissione, può decidere, in uno spirito di solidarietà tra Stati membri, le misure adeguate alla situazione economica, in particolare qualora sorgano gravi difficoltà nell'approvvigionamento di determinati prodotti, in particolare nel settore dell'energia". Si tratta di una procedura d'urgenza - utilizzata ad esempio in passato per istituire lo Sure per salvare i posti di lavoro durante il Covid-19 e per rispondere alla crisi energetica - che consente una rapida approvazione da parte degli Stati membri a maggioranza qualificata senza passare dal Parlamento europeo.
"Proporremo di attivare le clausole nazionali di salvaguardia" del Patto di stabilità a sostegno della difesa. "Se gli stati membri aumentassero la loro spesa per la difesa dell'1,5% del PIL in media, ciò potrebbe creare uno spazio fiscale di circa 650 miliardi di euro in un periodo di quattro anni". E poi l'Ue "fornirà 150 miliardi di euro di prestiti agli stati membri per investimenti nella difesa" per un totale di 800 miliardi. Lo ha detto la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen in una dichiarazione alla stampa.
"Proporremo ulteriori possibilità e incentivi per gli Stati membri che decideranno se vorranno utilizzare i programmi della politica di coesione per aumentare la spesa per la difesa". Lo ha dichiarato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, presentando alla stampa il suo piano RearmEurope per potenziare la difesa europea.
Il governo ungherese concorda la decisione dell'amministrazione Donald Trump di sospendere gli aiuti militari all'Ucraina mentre in Ue è in discussione un nuovo pacchetto di aiuti da 20 miliardi al quale, come scrive Politico, Budapest si oppone. Un portavoce del governo di Viktor Orbán, come riporta il Guardian, ha affermato che "il presidente degli Stati Uniti e il governo ungherese condividono la stessa posizione: invece di continuare le spedizioni di armi e la guerra, sono necessari un cessate il fuoco e colloqui di pace il prima possibile".
Questa notte la Russia ha attaccato l'Ucraina con 99 droni, 65 dei quali sono stati abbattuti e 32 non hanno raggiunto i loro obiettivi, ha annunciato l'Aeronautica militare ucraina. Secondo la nota, le zone prese di mira dal raid sono state le regioni di Odessa, Sumy e Donetsk. Quattro persone sono rimaste ferite a Odessa, hanno riferito le autorita'. Una struttura medica pediatrica è stata colpita a Sumy, ma nessuno è rimasto ferito, secondo l'amministrazione militare regionale. Ieri, un impianto energetico e' stato danneggiato nella regione di Odessa, ha riferito la Dtek, la più grande compagnia energetica privata in Ucraina.
Le forze armate ucraine potranno continuare a combattere al ritmo attuale "per diverse settimane, forse fino all'estate", ha riferito la Cnn, citando funzionari occidentali, dopo la decisione degli Stati Uniti di sospendere le forniture militari a Kiev. Come sottolinea l'emittente televisiva americana, il precedente presidente degli Stati Uniti Joe Biden aveva aumentato le forniture di armi all'Ucraina negli ultimi mesi del suo mandato, dotando il Paese di ingenti scorte di armi moderne. Fonti della Cnn hanno affermato che la decisione di Trump di sospendere le vendite di armi all'Ucraina e' stata una risposta diretta al "cattivo comportamento" del presidente Volodymyr Zelensky, che il 28 febbraio ha avuto una discussione accesa con il leader Usa nello Studio Ovale davanti alle telecamere. Trump ha deciso di sospendere le forniture di armi all'Ucraina e la decisione riguarda probabilmente i pacchetti di aiuti militari approvati dall'amministrazione Biden e non ancora consegnati.
Il vicepresidente degli Stati Uniti JD Vance si è detto fiducioso che il leader ucraino Volodymyr Zelensky "alla fine" accettera' di discutere la pace con la Russia, dopo lo scontro nello Studio Ovale della scorsa settimana con Donald Trump. In un'intervista a 'Fox News', Vance ha detto che il presidente ucraino "ha mostrato una chiara riluttanza a impegnarsi nel processo di pace" voluto da Trump, "ma credo - ha aggiunto - che alla fine ci arrivera'. Deve farlo".
Donald Trump ha sospeso "temporaneamente" tutti gli aiuti militari statunitensi all'Ucraina. Secondo un alto funzionario della Casa Bianca che ha annunciato la decisione del presidente nella tarda serata di ieri, gli aiuti non riprenderanno finché il presidente ucraino Volodymyr Zelensky non dimostrerà che l'Ucraina è impegnata nei negoziati di pace con la Russia. "Il presidente ha chiarito che la sua attenzione è rivolta alla pace. Abbiamo bisogno che anche i nostri partner si impegnino a raggiungere questo obiettivo", ha affermato il funzionario statunitense. "Ci stiamo fermando per rivedere il nostro aiuto e garantire che contribuisca a trovare una soluzione". La decisione avrebbe effetto immediato e sospenderebbe le consegne di armi e munizioni all'Ucraina, comprese quelle già ordinate. Anche quasi 4 miliardi di dollari di aiuti militari già approvati dal Congresso sarebbero sospesi dopo questa decisione.