Un militare ucraino mentre ricarica un mortaio. La guerra è iniziata il 24 febbraio 2022

Un militare ucraino mentre ricarica un mortaio (Ansa)

Roma, 18 febbraio 2023 - Se il presidente russo, Vladimir Putin, pensava di indebolire l’Ucraina e il blocco occidentale con una guerra di logoramento protatta sul lungo termine, sbagliava di grosso. Il messaggio della Conferenza sulla sicurezza di Monaco, è chiaro: il sostegno a Kiev continuerà fino a quando sarà necessario. Nel documento finale si fa riferimento alla "determinazione a continuare a sostenere l’Ucraina nell’esercizio del suo diritto di difendersi dall’invasione della Russia, anche fornendo assistenza militare e di difesa". Non solo. Un accento importante è stato messo "sugli accordi concertati dei partner nel fornire assistenza energetica per mitigare gli effetti dei brutali attacchi della Russia ai civili e alle infrastrutture critiche". All’importante appuntamento hanno partecipato oltre 100 Paesi, fra cui i rappresentanti del G7, l’Unione Europea e della Nato. Fra questi c’era anche il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in rappresentanza della premier, Giorgia Meloni, indisposta a causa di una influenza. Martedì il capo della diplomazia italiana sarà a New York, "per ribadire all’Onu la posizione italiana a difesa del diritto internazionale".  Non solo non si arretra. La vice presidente Usa, Kamala Harris, ha sottolineato come, dopo quasi un anno di conflitti, l’Ucraina stia ancora resistendo e la Nato sia ancora più forte di prima. Difficile dire se non stia peccando un po’ troppo di ottimismo. Sicuramente però il messaggio per Mosca è chiaro. E anche quello per Pechino. Il Segretario di Stato Usa, Antony Blinken, non le ha mandate a dire: la Russia per gli Usa ha commesso crimini contro l’umanità e ne dovrà rispondere. Poi l’avvertimento: "La Cina non aiuti Putin". A rincarare la dose ci si è messo il Segretario della Nato, Jens Stoltenberg, particolarmente assertivo nella sua dichiarazione e che ha guardato più a est di Mosca. "Dobbiamo mantenere e aumentare il sostegno all’Ucraina – ha spiegato il capo dell’Alleanza atlantica –. Putin non sta pianificando la pace, ma nuove offensive. E non ci sono segnali che lui abbia cambiato le sue ambizioni. Cerca contatti con altri regimi autoritari come Iran e Corea del Nord. Alcuni sono preoccupati che il nostro impegno in Ucraina possa portare a una escalation. Non c’è nessuna opzione priva di rischi. Ma il più grande rischio è che Putin vinca. Questo renderebbe il mondo più vulnerabile". E poi, quasi come una frecciata, ha messo in guardia a non essere troppo dipendenti dai regimi autocratici, perché "quello che è successo in Europa, potrebbe ripetersi in Asia". Il messaggio è tutto per la Cina, che a Monaco ha inviato Wang Yi, presidente della commissione per la politica estera del Partito comunista cinese. Il funzionario ha annunciato una iniziativa targata Pechino per il raggiungimento della pace. "La pace deve avere una chance. Noi saremo dalla parte del dialogo e della pace" ha detto, senza però fornire particolari su come sperano di raggiungerla. Dopo il caso pallone-spia, il summit è l’occasione per il primo incontro tra Blinken e Wang. Uno dice "mai più palloni-spia" e ricbadisce: ci saranno conseguenze se Pechino darà "sostegno materiale a Mosca". L’altro replica che Washington deve "risolvere il danno causato dall’uso indiscriminato della forza". Nel frattempo, però, si continua a fare la guerra e ci si prepara a farla con ancora più intensità. La posizione ucraina è chiara. La Cina può avere un ruolo nella negoziazione di una soluzione diplomatica, ma intanto Kiev ha bisogno di armi per difendersi e, dopo i mezzi di rinforzo a terra, pensa a quelli in cielo. Il ministro degli Esteri, Dmytro Kuleba, ha chiesto chiaramente che vengano forniti caccia da combattimento. "L’Ucraina avrà i caccia. È solo una questione di tempi e procedure. Ci vorrà un po’ più di tempo rispetto ai carri armati, ma alla fine avremo gli aerei da combattimento. Sono sicuro che il Regno Unito avrà una parte in questo". In effetti, il premier inglese, Rishi Sunak, si è detto favorevole a raddoppiare la fornitura di armi a Kiev. Dello stesso avviso la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, che, sui futuri, possibili negoziati, ha puntualizzato: "Sarà l’Ucraina a decidere se e quando". Ribadendo, infine, che gli alleati "devono raddoppiare il sostegno militare a Kiev", necessario per far sì "che falliscano completamente questi piani imperialistici di Putin".

Esteri

Roma, 18 febbraio 2023 -&nbsp;Se il presidente russo, Vladimir Putin, pensava di indebolire l’Ucraina e il blocco occidentale con una guerra di logoramento protatta sul lungo termine, sbagliava di grosso. Il messaggio della Conferenza sulla sicurezza di Monaco, è chiaro: il sostegno a Kiev continuerà fino a quando sarà necessario. Nel documento finale si fa riferimento alla "determinazione a continuare a sostenere l’Ucraina nell’esercizio del suo diritto di difendersi dall’invasione della Russia, anche fornendo assistenza militare e di difesa". Non solo. Un accento importante è stato messo "sugli accordi concertati dei partner nel fornire assistenza energetica per mitigare gli effetti dei brutali attacchi della Russia ai civili e alle infrastrutture critiche". All’importante appuntamento hanno partecipato oltre 100 Paesi, fra cui i rappresentanti del G7, l’Unione Europea e della Nato. Fra questi c’era anche il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in rappresentanza della premier, Giorgia Meloni, indisposta a causa di una influenza. Martedì il capo della diplomazia italiana sarà a New York, "per ribadire all’Onu la posizione italiana a difesa del diritto internazionale". 
<img alt="Un militare ucraino mentre ricarica un mortaio (Ansa)" data-img="/polopoly_fs/1.8530895!/httpImage/image.JPG_gen/derivatives/wide_680/image.JPG" data-img-alt="Un militare ucraino mentre ricarica un mortaio (Ansa)" data-img-thumb="/polopoly_fs/1.8530895!/httpImage/image.JPG_gen/derivatives/wide_325/image.JPG" data-polopoly-id="1.8530895" data-shortcode="true" data-type="image" polopoly:contentfilepath="/httpImage/image.JPG_gen/derivatives/wide_325/image.JPG" polopoly:contentid="1.8530895" src="https://cdn.quotidiano.net/polopoly_fs/1.8530895!/httpImage/image.JPG_gen/derivatives/wide_325/image.JPG" title="Un militare ucraino mentre ricarica un mortaio (Ansa)"> 
Non solo non si arretra. La vice presidente Usa, Kamala Harris, ha sottolineato come, dopo quasi un anno di conflitti, l’Ucraina stia ancora resistendo e la Nato sia ancora più forte di prima. Difficile dire se non stia peccando un po’ troppo di ottimismo. Sicuramente però il messaggio per Mosca è chiaro. E anche quello per Pechino. Il Segretario di Stato Usa, Antony Blinken, non le ha mandate a dire: la Russia per gli Usa ha commesso crimini contro l’umanità e ne dovrà rispondere. Poi l’avvertimento: "La Cina non aiuti Putin". 
A rincarare la dose ci si è messo il Segretario della Nato, Jens Stoltenberg, particolarmente assertivo nella sua dichiarazione e che ha guardato più a est di Mosca. "Dobbiamo mantenere e aumentare il sostegno all’Ucraina – ha spiegato il capo dell’Alleanza atlantica –. Putin non sta pianificando la pace, ma nuove offensive. E non ci sono segnali che lui abbia cambiato le sue ambizioni. Cerca contatti con altri regimi autoritari come Iran e Corea del Nord. Alcuni sono preoccupati che il nostro impegno in Ucraina possa portare a una escalation. Non c’è nessuna opzione priva di rischi. Ma il più grande rischio è che Putin vinca. Questo renderebbe il mondo più vulnerabile". E poi, quasi come una frecciata, ha messo in guardia a non essere troppo dipendenti dai regimi autocratici, perché "quello che è successo in Europa, potrebbe ripetersi in Asia". 
Il messaggio è tutto per la Cina, che a Monaco ha inviato Wang Yi, presidente della commissione per la politica estera del Partito comunista cinese. Il funzionario ha annunciato una iniziativa targata Pechino per il raggiungimento della pace. "La pace deve avere una chance. Noi saremo dalla parte del dialogo e della pace" ha detto, senza però fornire particolari su come sperano di raggiungerla. Dopo il caso pallone-spia, il summit è l’occasione per il primo incontro tra Blinken e Wang. Uno dice "mai più palloni-spia" e ricbadisce: ci saranno conseguenze se Pechino darà "sostegno materiale a Mosca". L’altro replica che Washington deve "risolvere il danno causato dall’uso indiscriminato della forza". 
Nel frattempo, però, si continua a fare la guerra e ci si prepara a farla con ancora più intensità. La posizione ucraina è chiara. La Cina può avere un ruolo nella negoziazione di una soluzione diplomatica, ma intanto Kiev ha bisogno di armi per difendersi e, dopo i mezzi di rinforzo a terra, pensa a quelli in cielo. Il ministro degli Esteri, Dmytro Kuleba, ha chiesto chiaramente che vengano forniti caccia da combattimento. "L’Ucraina avrà i caccia. È solo una questione di tempi e procedure. Ci vorrà un po’ più di tempo rispetto ai carri armati, ma alla fine avremo gli aerei da combattimento. Sono sicuro che il Regno Unito avrà una parte in questo". In effetti, il premier inglese, Rishi Sunak, si è detto favorevole a raddoppiare la fornitura di armi a Kiev. Dello stesso avviso la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, che, sui futuri, possibili negoziati, ha puntualizzato: "Sarà l’Ucraina a decidere se e quando". Ribadendo, infine, che gli alleati "devono raddoppiare il sostegno militare a Kiev", necessario per far sì "che falliscano completamente questi piani imperialistici di Putin".

L'Ue: altre armi all'Ucraina. E Pechino annuncia una proposta per la pace

Audrey Hale durante l'assalto alla scuola

Audrey Hale, chi era la killer della scuola di Nashville. Ecco il video della sparatoria

Kim Jong Un visita l'istituto di armi nucleari di Pyongyang (Ansa)

Corea del Nord, l'escalation di Kim: "Nuovo test del drone sottomarino nucleare"

Un fermo immagine dell'attacco russo alla centrale nucleare di Zaporizhzhia (Ansa)

Cosa accadrebbe in caso di attacco nucleare? Le stime: in 4 ore 90 milioni di morti

Potrebbe interessarti anche

Tel Aviv, scontri dei manifestanti con le forze di polizia

Israele, il saggista Eschenazi: "Netanyahu è fuori controllo e ora il popolo si ribella"

Cani randagi di Chernobyl: ecco cosa svela l'ultimo studio

Cani radioattivi di Chernobyl: ecco cosa svela l'ultimo studio sui randagi

Carri armati Leopard 2 (Ansa)

Guerra in Ucraina, news in diretta: arrivati i primi carri armati tedeschi e inglesi

L'Ue: altre armi all'Ucraina. E Pechino annuncia una proposta per la pace - Esteri - quotidiano.net

Tutte le notizie, foto e video di oggi su cronaca, politica, sport, economia, tecnologia e motori in tempo reale.

L'Ue: altre armi all'Ucraina. E Pechino annuncia una proposta per la pace

Oltre 100 Paesi alla Conferenza di Monaco: avanti con il sostegno militare. La svolta della Cina che prepara un’iniziativa. Ma gli Usa non si fidano: "Guai ad aiutare Mosca"

Iscriviti alla newsletter.

Il modo più facile per rimanere sempre aggiornati

Dalla stessa sezione