Giovedì 12 Giugno 2025
REDAZIONE ESTERI

Negoziati per una tregua a Gaza. “Possibile svolta in queste ore”. Oltre 150 morti in un giorno

Hamas al tavolo di Doha, media israeliani: “Accordo per due mesi di cessate il fuoco, 10 ostaggi liberi”. Abu Mazen: “I miliziani rinuncino alla Striscia e consegnino le armi”. Nbc: “Trump vuole trasferire un milione di palestinesi in Libia”

Negoziati per una tregua a Gaza. “Possibile svolta in queste ore”. Oltre 150 morti in un giorno

Roma, 17 maggio 2025 – Nuovi massicci attacchi israeliani su Gaza: secondo fonti palestinesi sono oltre 150 i morti nelle ultime 24 ore. Proprio a causa dei pesanti bombardamenti Hamas ha accettato di sedersi al tavolo delle trattative a Doha, in Qatar, rinunciando alla condizione posta fino ad oggi e cioè: negoziati solo con la fine totale della guerra. Sul tavolo una tregua di due mesi con rilascio di 10 ostaggi israeliani da una parte e di oltre 200 prigionieri palestinesi dall’altra. Media israeliani: “Forse una svolta nelle prossime ore”. Abu Mazen, presidente dell’Anp (Autorità nazionale palestinese) ha chiesto ad Hamas di rinunciare alle armi e rilasciare tutti gli ostaggi per accordarsi su un cessate il fuoco permanente. Intanto i media americani riportano di un presunto piano di Donald Trump per trasferire un milione di palestinesi in Libia. In cambio, la Casa Bianca potrebbe sbloccare miliardi di dollari di fondi congelati dagli Usa da più di un decennio. Hamas ha fatto sapere di non essere a conoscenza del progetto. No della Lega Araba. 

ISRAEL-PALESTINIAN-CONFLICT
Tank israeliani schierati al confine con la Striscia di Gaza, 17 maggio 2025 (Afp via Ansa)

Notizie live

18:24
Ipotesi di tregua: "Possibile svolta nelle prossime 24 ore"

"Una fonte a conoscenza dei dettagli sui colloqui indiretti in corso a Doha tra Israele e Hamas riferisce che il negoziato sta procedendo con slancio, c'è la possibilità di una svolta nelle prossime 24 ore". Lo riporta il notiziario della tv pubblica israeliana Kan. Secondo il piano, dieci ostaggi vivi saranno rilasciati immediatamente, in una sola volta, e avrà inizio un cessate il fuoco immediato di un mese e mezzo o due mesi. Il decimo giorno dell'accordo, Hamas fornirà un elenco con lo stato degli ostaggi sia vivi che morti. Inoltre, si discuterà della liberazione di circa 200-250 detenuti palestinesi. 

18:18
Lega Araba chiede finanziamenti per la ricostruzione di Gaza: alternativa al piano di Trump

Il vertice arabo tenutosi a Bagdad ha chiesto finanziamenti per un piano arabo per ricostruire la Striscia di Gaza, devastata dalla guerra di Israele contro Hamas. Nella dichiarazione conclusiva, il vertice arabo "ha esortato i paesi e le istituzioni finanziarie regionali e internazionali a fornire rapidamente il necessario sostegno finanziario" per un piano arabo presentato per la ricostruzione di Gaza come alternativa alla proposta ampiamente condannata del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che aveva affermato di voler prendere il controllo del territorio.

18:17
"Sul tavolo a Doha una tregua di due mesi"

 

In discussione ai negoziati di Doha una tregua di due mesi durante i quali si svolgeranno trattative per la fine della guerra, ha reso noto un esponente di spicco di Hamas citato dal sito di notizie del Qatar, al-Araby al-Jadeed. Gli Stati Uniti sarebbero coinvolti in modo pesante, nel fare in modo che l'accordo sia rispettato. L'inviato della Casa Bianca Steve Witkoff ha proposto lo scorso marzo una tregua di circa 40 giorni in cambio della liberazione della metà degli ostaggi rimanenti. Israele ha aderito a questa base negoziale mentre Hamas ha insistito fino a oggi per un accordo sulla fine della guerra.

18:16
Meloni: "Italia amica di Israele ma non indifferente al dramma di Gaza"

"Italia e Germania sono amiche di Israele. Proprio perché siamo amici di Israele non possiamo restare indifferenti a quello che accade a Gaza, dove la situazione è sempre più drammatica. Ribadisco che in questo quadro non ci possano essere ambiguità nel chiarire che Hamas deve rilasciare tutti gli ostaggi e non c'è un futuro per la presenza di Hamas nella Striscia o comunque nello Stato palestinese". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni, al termine dell'incontro con il cancelliere tedesco Friedrich Merz a Palazzo Chigi. 

18:15
Media: ipotesi di accordo per tregua con rilascio di 10 ostaggi vivi

Un'ipotesi di accordo in fase di discussione a Doha porterebbe al rilascio di 10 prigionieri ancora in vita in cambio di un cessate il fuoco a Gaza della durata di un mese e mezzo o due, lo rende noto l'emittente pubblica israeliana Kan. Secondo Kan, nell'ambito di un simile accordo, Israele rilascerebbe circa 200-250 prigionieri palestinesi, aggiungendo che il numero specifico resta un punto di contesa nei colloqui. Hamas dovrebbe anche consegnare un elenco dettagliato della situazione di tutti gli ostaggi ancora vivi e morti al decimo giorno del cessate il fuoco.

15:48
Madre di ostaggio a Netanyahu: "Se saboti ancora l'accordo sarà guerra totale contro il governo"

"Netanyahu, hai un solo mandato: raggiungere un accordo globale per il ritorno di tutti gli ostaggi e porre fine a questa maledetta guerra. Se scopriamo che hai sabotato ancora una volta l'accordo, scateneremo una guerra totale contro il governo". Lo ha dichiarato in conferenza stampa Einav Tsengauker, madre del rapito Matan. "Mio amato figlio, so che sei solo, sia tu che io sappiamo che il primo ministro sta facendo di tutto affinché tu non torni vivo. Sappi che la mamma sta lottando per te", ha detto rivolgendosi direttamente al figlio. (ANSA).

14:47
Fonti palestinesi: 153 morti in 24 ore negli attacchi israeliani

 

Nelle ultime 24 ore sono state uccise in attacchi israeliani nella Striscia di Gaza almeno 153 persone, denunciano fonti palestinesi. Il numero di vittime dall'inizio della guerra è di oltre 53.200 morti. Israele ha lanciato una nuova offensiva contro la Striscia. L'operazione ha come obiettivo quello di eliminare Hamas e garantire il rilascio degli ostaggi rimasti in mano all'organizzazione.

14:46
Hamas: partecipiamo a nuovi colloqui a Doha, senza condizioni

 

Un alto funzionario di Hamas, Taher al-Nono, ha confermato che l'organizzazione partecipa a un "nuovo ciclo di colloqui" sul cessate il fuoco in corso a Doha, in Qatar. Lo riferisce la Reuters sul proprio sito. Secondo al-Nono, le parti stanno discutendo "di tutte le questioni, senza condizioni preliminari". Finora Hamas aveva rifiutato di riprendere i negoziati prima della fine totale della guerra a Gaza, ha cambiato posizione dopo i pesanti bombardamenti nella Striscia di Gaza nelle ultime 24 ore. 

14:44
Idf: "Distrutto tunnel di due km nel nord della Striscia: uccisi uomini armati"

L'Idf ha riferito di aver distrutto un'infrastruttura sotterranea strategica lunga circa due chilometri nel nord della Striscia di Gaza. Durante l'operazione sono stati uccisi decine di uomini armati. Le truppe hanno inoltre individuato pozzi di accesso, ordigni, lanciatori e altre armi di Hamas, tra cui razzi, granate e lanciagranate. 

14:42
Lega araba: no a qualsiasi forma di sfollamento forzato dei palestinesi

 

Nel comunicato finale del vertice della Lega araba tenuto in Iraq, i paesi arabi hanno ribadito il loro "fermo rifiuto di qualsiasi forma di sfollamento e migrazione forzata del popolo palestinese", sollecitando "i paesi, le istituzioni finanziarie internazionali e regionali, a garantire il sostegno finanziario necessario" al piano arabo di ricostruzione della Striscia di Gaza.

Negoziati per una tregua a Gaza. “Possibile svolta in queste ore”. Oltre 150 morti in un giorno
12:09
Per Israele, Hamas ha 48 ore per decidere: "O l'accordo o l'offensiva"

 

Fonti israeliane hanno dichiarato oggi che Hamas si è riunito per la prima volta per discutere di un accordo, "perché pensa che ciò possa fermare l'offensiva dell'Idf a Gaza", come riferisce Ynet. Le fonti hanno sottolineato che i negoziati non fermeranno l'operazione: "Non hanno molto tempo, hanno meno di 48 ore per prendere decisioni: o l'accordo o l'offensiva". 

11:45
Abu Mazen: "Hamas deve rinunciare a Gaza, consegni le armi"

"Hamas deve rinunciare al controllo di Gaza, tutte le fazioni della Striscia devono consegnare le armi all'Autorità nazionale palestinese", ha detto il presidente Abu Mazen nel suo discorso al vertice arabo di Baghdad chiedendo anche il rilascio di tutti gli ostaggi e un cessate il fuoco permanente. Abu Mazen ha sottolineato la necessità di "consentire allo Stato di Palestina di assumersi le proprie responsabilità civili a Gaza", dichiarando la disponibilità dell'Anp a tenere elezioni il prossimo anno: "Stiamo procedendo con il processo di riforma delle istituzion

11:23
Katz: Hamas ha annunciato ripresa dei negoziati a Doha 

Il ministro della Difesa israeliano, Israel Katz, ha dichiarato in una nota del suo ufficio che la delegazione di Hamas a Doha ha annunciato la ripresa dei negoziati sull'accordo per la liberazione degli ostaggi. La dichiarazione riferisce che, con l'avvio dell'operazione 'Carri di Gedeone' condotta dall'Idf nella Striscia di Gaza, la delegazione di Hamas ha annunciato un ritorno ai negoziati, "in contrasto con la posizione recalcitrante assunta fino a quel momento".

10:45
Sanchez: "Intensificare la pressione su Israele per fermare il massacro a Gaza"

Il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez ha chiesto di esercitare maggiore pressione su Israele per fermare il massacro a Gaza. I leader mondiali dovrebbero "intensificare la pressione su Israele per fermare il massacro a Gaza, in particolare attraverso i canali che previsti dal diritto internazionale", ha detto nel suo intervento al summit della Lega Araba a Baghdad. Il "numero inaccettabile" di vittime della guerra tra Israele e Hamas viola il "principio di umanita'", ha aggiunto.

10:00
Tajani: "Popolazione stremata, è ora di arrivare a un cessate il fuoco"

"Noi non condividiamo le ultime scelte del governo israeliano, l'abbiamo detto in tutti i modi possibili, pur sapendo bene che tutto è iniziato per colpa di Hamas, noi ci impegniamo per un cessate il fuoco per poi arrivare alla fine" alla soluzione di "due popoli-due stati, che è la soluzione ideale". Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in un punto stampa a Noto in occasione della Convention 'Forza Italia, Forza di Territorio'.

"Nel frattempo - ha proseguito il vicepremier - stiamo lavorando, stiamo insistendo molto perché ci possa essere un ingresso degli aiuti umanitari italiani, il nostro progetto 'Food for Gaza' è sempre stato molto apprezzato da tutti, l'abbiamo realizzato con il sostegno dell'autorità nazionale palestinese, con il sostegno del governo di Israele, continuerò a insistere anche oggi nei colloqui con il Ministro degli Esteri israeliani affinché possano entrare gli aiuti umanitari italiani al sostegno della popolazione civile". E ancora. "Continuerò a dire che è ora di arrivare a un cessate il fuoco perché la popolazione civile è stremata, non può più resistere a continui attacchi. Fermo restando che Hamas ha una grande responsabilità in tutto ciò che sta accadendo", ha sottolineato Tajani.

08:46
Media: apertura per i negoziati sulla tregua. Negoziatori israeliani ancora a Doha

"C'è un'apertura per le negoziazioni e la possibilità di interromperli in qualsiasi momento se ci fossero elementi che potrebbero far saltare l'accordo". Lo riferisce una importante fonte della sicurezza israeliana a Channel 12. Intanto il team negoziale israeliano è ancora a Doha.

08:40
Continuano i raid, attacchi anche vicino all'ospedale. Tra i feriti una donna incinta

Secondo i media palestinesi e la protezione civile di Gaza sono una decina finora le vittime dell'offensiva israeliana nella Striscia. Due persone sono rimaste uccise in attacchi di droni israeliani nei pressi dell'Università islamica nella zona di Ma'an, a est di Khan Younis. Altre vittime ad Al-Fakhari, a est di Khan Younis, Al-Qarara e Khuza'a, a nord della città. Cinque persone sono rimaste ferite, tra cui una bambina e una donna incinta vicino alle Torri Taiba a ovest della città. Altri sono rimasti feriti in attacchi aerei effettuati da elicotteri vicino all'Ospedale dei Martiri di Al-Aqsa nella città di Deir al-Balah, nella Striscia di Gaza centrale. 

08:00
Ospedale Gaza: da mezzanotte 58 morti, altri sotto le macerie. "La situazione qui è catastrofica"

Secondo il direttore dell'ospedale indonesiano nel nord di Gaza, Marwan Al-Sultan, "da mezzanotte la struttura ha ricevuto 58 morti, mentre altre vittime sono sotto le macerie". "La situazione all'interno dell'ospedale è catastrofica", ha dichiarato, citato da Reuters sul suo sito web.

07:36
Gelo tra Usa e Israele? Media: "Trump ha licenziato Netanyahu"

Le ultime mosse dell'amministrazione americana e la mancata tappa del presidente in Israele durante il suo tour nel Golfo stanno sollevando sempre più dubbi sul sostegno di Donald Trump a Benjamin Netanyahu. Il leader Usa nega e lo ha fatto di nuovo a Fox News la notte scorsa, ma la stampa israeliana da giorni racconta della crescente e malcelata insoddisfazione per le aperture di Trump all'Iran e alla Siria, e i negoziati diretti con Hamas per la liberazione dell'ostaggio americano Edan Alexander. Il raffreddamento dei rapporti tra Bibi e quello che aveva definito "il migliore amico che Israele abbia mai avuto alla Casa Bianca" sarebbe dimostrato plasticamente dall'agenda e dai messaggi del presidente Usa nel Golfo. E dal fatto che non abbia trovato nemmeno qualche ora per fare visita al suo alleato, dopo avere invece reso omaggio alle monarchie arabe.

Tanto profondo sarebbe il solco che impietosamente Haaretz ha titolato oggi: "Il messaggio di Trump a Netanyahu è forte e chiaro: sei licenziato!". Secondo il quotidiano israeliano, "questa e' stata la settimana piu' dolorosa" per Bibi e ogni foto o dichiarazione di Trump "è stata fuoco che bruciava la carne di Netanyahu". È vero che già nel precedente mandato Trump aveva stretto rapporti solidi con alcuni paesi arabi, ma si era arrivati agli Accordi di Abramo. Stavolta, secondo Haaretz, "Trump ha capito prima di essere rieletto che gli interessi dello Stato di Israele non coincidono necessariamente con quelli del suo primo ministro".

E il messaggio del nuovo tour è che "c'è un nuovo preferito per l'America nella regione. I sauditi (letteralmente) hanno pagato un sacco di soldi per questo status. Noi abbiamo sprecato il nostro". Dal canto suo, Trump ha rinnovato il suo sostegno al premier israeliano. "Bibi e' un uomo arrabbiato e si suppone che lo sia a causa del 7 ottobre", ha detto durante un'intervista a Fox News, "è stato gravemente ferito ed e' stato aiutato perchè penso che abbia combattuto duramente e coraggiosamente".

07:33
Iran: "Trump incoerente, parla di pace e minaccia"

"Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump rilascia dichiarazioni contraddittorie, inviando contemporaneamente messaggi di pace, di uccisioni e di insicurezza... A cosa dovremmo credere? Nessuno crede alle sue dichiarazioni". Lo ha detto oggi il presidente iraniano, Masoud Pezeshkian, come riporta l'Irna. "Da un lato, parla di pace e di calma, mentre dall'altro minaccia con gli strumenti più avanzati di uccisioni di massa", ha aggiunto Pezeshkian: "Noi non cerchiamo la guerra, siamo alla ricerca del dialogo e continueremo i negoziati (sul nucleare, ndr), ma non abbiamo paura delle minacce e non faremo un passo indietro rispetto ai nostri diritti legali".

07:32
Continua la nuova offensiva militare israeliana: 13 morti dall'alba

Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno ucciso almeno 13 persone negli attacchi lanciati dall'alba di oggi in diverse aree della Striscia di Gaza. Lo ha riferito l'emittente panaraba di proprieta' qatariota, "Al Jazeera", secondo cui nelle ultime ore le Idf hanno colpito Beit Lahia, Abu al Ajeen e al Jafrawi (a sud-est di Deir al Balah), oltre a Bruqin e Rafah. Nella serata di ieri, le Idf hanno annunciato formalmente l'inizio dell'operazione denominata "Carri di Gideon". Secondo quanto riportato dal quotidiano Israel Hayom, l'obiettivo e' ampliare la campagna militare nel territorio palestinese per conseguire tutti gli obiettivi della guerra: il rilascio degli ostaggi e la sconfitta totale del movimento islamista Hamas. 

06:49
Avanzano i blindati, esplosioni a Khan Younis

 

Veicoli militari blindati delle Idf stanno avanzando verso il sudest di Deir el-Balah, nel centro della Striscia di Gaza, protetti da un pesante fuoco di copertura. Lo afferma al-Jazeera citando fonti locali. Il fuoco dell'artiglieria israeliana sta prendendo di mira le zone di Abu Holi, Abu al-Ajin e al-Jafarawi a est di Deir el-Balah, mentre sono state segnalate esplosioni nella zona di al-Qarara di Khan Younis, nel sud, aggiungono le fonti.

06:13
Veicoli blindati israeliani avanzano sotto un pesante fuoco di copertura

I media palestinesi riferiscono che veicoli militari blindati israeliani stanno avanzando a sud-est di Deir el-Balah, nella Striscia di Gaza centrale, sotto la protezione di un pesante fuoco di copertura: lo riporta Al Jazeera. Il fuoco di artiglieria dell'Esercito israeliano (Idf) sta prendendo di mira le zone di Abu Holi, Abu al-Ajin e al-Jafarawi a est di Deir el-Balah. Forti esplosioni sono state udite inoltre nella zona al-Qarara di Khan Younis, a sud della Striscia

06:00
"Intenso'" attacco a est di Rafah con elicotteri Idf

Elicotteri dell'Idf hanno condotto un ''intenso'' attacco a est di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. Lo riferisce al-Jazeera citando fonti locali, aggiungendo che al momento non si hanno notizie di vittime.

05:50
Piano Trump, trasferimento di 1 milione di palestinesi in Libia

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump sta lavorando a un piano per trasferire in modo permanente un milione di palestinesi dalla Striscia di Gaza alla Libia. Lo riporta l'emittente Nbc citando in esclusiva cinque fonti ben informate a condizione di anonimato. L'Amministrazione Usa ha discusso del piano con la leadership libica, hanno affermato tre fonti sottolineando come il processo sia in fase di valutazione. In cambio del reinsediamento dei palestinesi, l'Amministrazione Usa potrebbe rilasciare alla Libia miliardi di dollari di fondi che gli Stati Uniti hanno congelato più di un decennio fa, hanno affermato tre fonti. Al momento, prosegue l'Nbc, non è stato raggiunto alcun accordo definitivo e Israele è stato informato, hanno precisato le fonti. Ma Basem Naim, alto funzionario di Hamas, ha affermato che il gruppo non era a conoscenza di colloqui sul trasferimento dei palestinesi in Libia.
 

Negoziati per una tregua a Gaza. “Possibile svolta in queste ore”. Oltre 150 morti in un giorno
05:48
Altri 3 morti e diversi feriti a Khan Younis

Tre persone sarebbero morte a seguito di un attacco delle forze di difesa israeliane (Idf) nel quartiere di Hamas a Khan Younis, nella Striscia di Gaza. Lo riferisce il quotidiano "Israel Hayom", aggiungendo che sono stati registrati anche diversi feriti. L'attacco è avvenuto mentre prosegue il fuoco di artiglieria israeliano in diverse zone dell'enclave. Esplosioni sono state segnalate a Nord-Est di Khan Younis; nel campo profughi di Jabalya, a Est di Beit Lahia; a Est della citta' di Deir al Balah; e nel quartiere di Tufah, a Gaza City.

05:42
Almeno 115 i palestinesi uccisi a Gaza in 24 ore 

Almeno 115 palestinesi sono stati uccisi dall'alba di ieri in seguito agli attacchi dell'Esercito israeliano (Idf) nella Striscia di Gaza: lo riporta Al Jazeera all'indomani dell'avvio - la notte scorsa - della nuova offensiva con raid su vasta scala sul territorio. Secondo l'emittente tv, almeno 370 palestinesi sono stati uccisi negli attacchi israeliani da domenica scorsa. 

PALESTINIAN-ISRAEL-CONFLICT
Palestinesi in fuga dalle città bombardati
05:20
Lega Araba oggi a Baghdad per discutere della crisi in Medio Oriente

La Lega Araba si riunirà oggi a Baghdad per discutere di Gaza e di altre crisi regionali, in un vertice che tuttavia registrerà l'assenza di alcuni leader. Il primo ad arrivare nella capitale irachena è stato il presidente palestinese Abu Mazen, e proprio la Striscia di Gaza e la guerra che va avanti dal 7 ottobre dominerà l'agenda. Il ministro degli Esteri iracheno Fuad Hussein ha detto che il vertice di Baghdad sosterrà le decisioni prese nella riunione del Cairo a marzo per sostenere la ricostruzione di Gaza come alternativa alla proposta ampiamente condannata di Trump.

05:10
Trump: "Iran non avrà l'arma nucleare, a qualsiasi costo"

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, durante un'intervista a Fox News, ha affermato ancora una volta che il programma nucleare iraniano sarà affrontato in modo "violento o non violento, anche se preferisco la non violenza". E ancora. "Non voglio che sia una cosa violenta, ma non avranno un'arma nucleare", ha sottolineato Trump, che ha poi chiesto: Perché "quando si hanno quantità illimitate di petrolio e gas, come l'Iran, si ha bisogno del nucleare civile". 
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