
Le avvisaglie c’erano già tutte lunedì sera sui social di Gaza. Il disarmo di Hamas non solo non è previsto...
Le avvisaglie c’erano già tutte lunedì sera sui social di Gaza. Il disarmo di Hamas non solo non è previsto dall’organizzazione islamista, ma neppure dai suoi sostenitori nella Striscia, che hanno ingaggiato furibondi scontri via X con gli oppositori, accusandoli di tradimento. Hamas ha affidato alla Bbc la risposta all’ultima bozza di accordo sulla tregua e il rilascio degli ostaggi inoltrata da Gerusalemme attraverso l’Egitto: proposta respinta perché il piano israeliano non prevede la fine della guerra e il ritiro dell’Idf e chiede esplicitamente il disarmo di Hamas. L’alto funzionario del gruppo che ha parlato con la rete britannica ha dichiarato che Israele "vuole solo perdere tempo". Il piano sottoscritto dal premier Benjamin Netanyahu (nella foto) prevedeva un cessate il fuoco di 45 giorni, la sospensione delle operazioni militari, il passaggio di aiuti umanitari, il rilascio di dieci ostaggi vivi e 16 ostaggi deceduti in cambio della scarcerazione di 66 ergastolani palestinesi e 611 detenuti arrestati a Gaza. Nel documento approvato da Israele, Hamas avrebbe dovuto rilasciare il primo giorno di tregua l’ostaggio israelo-americano Idan Alexander (21 anni) come gesto di buona volontà verso gli Stati Uniti. Invece il portavoce delle brigate Ezzedine al Qassam, Abu Obeida, sul suo canale Telegram ha gelato le attese affermando che dopo un raid aereo è stato "perso il contatto" con il gruppo che lo tiene in ostaggio.