Giovedì 18 Aprile 2024

Grano Ucraina, Ue pensa a scorta navale. Putin: pronti ad aiutare l'uscita delle navi

Il leader del Cremlino si è sentito con Macron e Scholz. A Bruxelles lunedì il vertice europeo: si valuteranno i rischi di un'operazione navale nel Mar Nero. Mosca nega il blocco dei porti, e accusa Usa e Ue di farsi pagare le armi con il grano. Ministro commercio estero ucraino: "Produzione come nel 2021".

Roma, 28 maggio 2022 - Il grano ucraino c'è, ma il blocco dei porti da parte della Russia continua ad impedirne l'export. La Ue quindi sta valutando una rischiosa missione navale per scortare le navi (già ipotizzata nei giorni scorsi da Londra). Mosca da parte sua smentisce di aver chiuso i porti ucraini nel Mar Nero, e rilancia accusando gli Stati Uniti e l'Ue di creare ad arte le notizie sul blocco, mentre la crisi alimentare sarebbe colpa dell'Occidente che si fa pagare da Kiev le armi in grano. Ma Lyudmilla Denisova, commissaria parlamentare ucraina per i diritti umani, che già in passato ha denunciato furti di tonnellate di grano da parte dei russi, ora accusa Mosca anche di aver sottratto tonnellate di metallo e ghisa da Mariupol.

Un trattore al lavoro in un campo a Kharkiv, in primo piano i resti di un missile (Ansa)
Un trattore al lavoro in un campo a Kharkiv, in primo piano i resti di un missile (Ansa)

Putin, Macron e Scholz

Il presidente russo Vladimir Putin ha discusso della situazione in Ucraina con il presidente francese Emmanuel Macron e con il cancelliere tedesco Olaf Scholz. Lo fa sapere il Cremlino, precisando che il leader russo ha spiegato che la Russia è pronta a facilitare soluzioni per l’esportazione senza ostacoli del grano, incluso quello ucraino, dai porti sul Mar Nero.

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Kiev: il grano c'è

Il ministro ucraino del commercio estero, Taras Kachka, a Le Monde ha assicurato che l'80% della terra arabile dell'Ucraina è stata seminata regolarmente, e anche se mancano il concime, il combustibile per i trattori, ed è servita una bonifica dei campi da armi e residui bellici, la produzione di grano nel 2022 sarà "paragonabile a quella del 2021". Per Kachka non ci sono problemi, se non le truppe russe: "Siamo in grado di esportare in tutto il mondo un volume di grano comparabile a quello dell'anno scorso ma il problema è che non può uscire dal Paese". 

Navi Ue per scortare il grano

Già lunedì a Bruxelles, al vertice europeo, verrà affrontato il crescente rischio di carestia nei Paesi dipendenti dalle esportazioni agricole ucraine, scrive El Pais, e l'eventualità di un'operazione navale per sbloccare la situazione, che comporterebbe un "rischio estremo" di uno scontro con la Marina russa. Ma l'attuale crisi alimentare mondiale può diventare un "crimine contro l'umanità". Quindi l'Unione europea è pronta a mobilitare tutte le risorse possibili per risolvere il blocco del grano accumulato nei silos e nei porti ucraini. El Pais ha potuto vedere le conclusioni della bozza del vertice, dove si "condanna severamente la distruzione e l'appropriazione illegale della produzione agricola ucraina da parte della Russia". E si chiede a Mosca di "porre fine al limite massimo consentito di esportazione di generi alimentari, soprattutto nella regione di Odessa". Intanto c'è stata una nuova telefonata fra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il primo ministro britannico Boris Johnson. "Abbiamo parlato di rafforzare il sostegno alla difesa per l'Ucraina, intensificare il lavoro sulle garanzie di sicurezza, fornire carburante all'Ucraina. Dobbiamo lavorare insieme per evitare una crisi alimentare e sbloccare i porti", ha reso noto Zelensky su twitter.  

Mosca: colpa di Usa e Ue

La crisi alimentare è colpa dell'Occidente, e le notizie sul blocco dei porti ucraini sono del tutto infondate secono la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, dichiarazioni diffuse oggi dalla Tass. "Gli Stati Uniti e l'Ue stanno pensando di esportare 20 milioni di tonnellate di grano dall'Ucraina entro 2,5 mesi. In realtà, il grano viene trasportato nei magazzini in Europa. Vengono organizzate linee ferroviarie, stradali e fluviali per la consegna verso destinazioni in Germania, Polonia, Lituania, Romania e Bulgaria". La Zakharova continua: "La dichiarazione del presidente degli Stati Uniti Joe Biden del 10 maggio sulla necessità di cercare opportunità per esportare 20 milioni di tonnellate di grano dall'Ucraina ha coinciso con la firma della legge ucraina Lend-Lease. Si scopre che Kiev pagherà le armi con il grano. In Infatti, gli stessi americani provocano in Ucraina la crisi alimentare, privandola delle riserve di grano". Secondo l'ambasciatore russo negli Stati Uniti, Anatoly Antonov, ripreso sempre dalla Tass: "La crisi alimentare è stata ulteriormente esacerbata dall'introduzione da parte di Washington e dei suoi satelliti di sanzioni illegittime contro la Russia. Nonostante i riferimenti dei funzionari statunitensi a esenzioni alle restrizioni, che presumibilmente prevedono la possibilità per il nostro Paese di commerciare prodotti agricoli, gli esportatori nazionali spesso non hanno la possibilità di effettuare spedizioni". Antonov ha denunciato la "massima ipocrisia" Usa e ha definito come infondati i tentativi degli Stati Uniti di incolpare la Russia per la crisi alimentare. "La Russia è impegnata a rispettare i suoi obblighi di esportazione ed è pronta a negoziati per risolvere questo gravissimo problema, anche attraverso le Nazioni Unite".