Grano, l'Ue conferma: c'è l'ipotesi scorta militare alle navi nel Mar Nero per l'export

Il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba: "La Russia deve togliere il blocco, rischiamo una crisi alimentare pluriennale"

Un campo di grano (foto Ansa)

Un campo di grano (foto Ansa)

Roma, 25 maggio 2022 - Alla fine, quella che sembrava solo un'indiscrezione, è diventata un'ipotesi a tutti gli effetti sul tavolo: si sta valutando la scorta militare alle navi per l'export del grano ucraino, bloccato dalla guerra. "Sono in corso discussioni su diversi fronti su come aumentare la capacità dell'Ucraina di esportare il grano. E lo stiamo già facendo, via terra attraverso i corridoi con Polonia e Romania e quindi dai loro porti", ha dichiarato il vice presidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis, in un intervento a una tavola rotonda al Forum economico di Davos. "Stiamo valutando altre opzioni per arrivare ad altri porti. Ma ovviamente non basta per recuperare nel breve termine le vie di mare", "per questo sono in corso colloqui per creare dei corridoi sicuri, possibilmente anche con l'assistenza militare, per garantire la sicurezza delle navi che attraversano il Mar Nero. Chiaramente sarebbe il modo più veloce per sbloccare l'export di grano", ha detto Dombrovskis.

La crisi del grano del resto spaventa sempre di più. "Questo è solo l'inizio e se permettiamo a Putin di continuare questa follia militare, la crisi diventerà sempre più profonda", ha detto il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, al World Economic Forum. "Se la Russia non toglie il blocco, il grano ucraino marcirà. Se questo problema non viene risolto, gli agricoltori ucraini non semineranno e l'intero ciclo agricolo in Ucraina verrà interrotto. Ciò significherà una crisi alimentare pluriennale".