Gorbaciov, i funerali di Stato si faranno. Putin: "Politico e statista influente"

Mattarella: "Gli europei sono in debito con lui". Draghi: "Suo desiderio di pace quanto mai attuale". Biden: "Leader raro e lungimirante, rese il mondo più sicuro"

Roma, 31 agosto 2022 - Per Mikhail Gorbaciov, morto ieri a 91 annii funerali di Stato si faranno e verranno celebrati a Mosca sabato. Lo ha riferito oggi pomeriggio l'agenzia Tass superando le voci diffuse nella mattina secondo cui secondo non ci sarebbero state cerimonie ufficiali per l'ex presidente dell'Urss. Intanto il presidente russo Vladimir Putin ha ricordato l'ultimo leader sovietico nel suo telegramma di condoglianze alla famiglia come "un politico e uno statista che ha avuto una influenza importante sulla Storia del mondo".

Putin ha aggiunto che Gorbaciov ha compreso la necessità delle riforme e ha cercato di offrire le proprie soluzioni a questioni urgenti. Anche se "molti mettono in discussione il ruolo di Mikhail Gorbaciov", secondo il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov "non ci sono dubbi che fosse un uomo unico e straordinario". 

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Mattarella: "Gli europei sono in debito con lui"

"Con la morte di Mikhail Sergeevič Gorbaciov scompare una figura che ha profondamente segnato la storia europea e gli equilibri mondiali nell'ultimo scorcio del ventesimo secolo". Lo dichiara il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, aggiungendo che "il debito nei suoi confronti è grande, soprattutto da parte degli europei". 

"Statista insigne, sin dal momento della sua elezione alla guida dell'U.R.S.S. Gorbaciov ha suscitato in patria e all'estero importantissime aspettative di cambiamento - sottolinea il capo dello Stato -. Ha perseguito con tenacia l'obiettivo di migliorare le condizioni di vita dei suoi concittadini e di dischiudere alla comunità internazionale prospettive di pace e di collaborazione che sarebbero state inimmaginabili senza il suo fondamentale contributo, come poi riconosciuto con l'assegnazione del Premio Nobel per la pace". «

"In lui - aggiunge Mattarella - convivevano sincero attaccamento alle proprie radici e capacità di ascoltare e comprendere le ragioni degli altri, con il coraggio della consapevolezza che la preservazione della pace rappresentasse il valore più alto e la chiave di volta per la costruzione di un mondo migliore per tutti. Il debito nei suoi confronti è grande, soprattutto da parte degli europei".

Draghi: "Suo desiderio di pace quanto mai attuale"

Anche il premier Draghi ha reso omaggio a Gorbaciov, che "ha segnato la storia recente della Russia, dell'Europa, del mondo. Dopo una vita nel Partito Comunista, ha posto fine con coraggio e determinazione all'esperienza dell'Unione Sovietica e cercato di costruire una nuova stagione di trasparenza, diritti, libertà. Il suo desiderio di pace, la sua opposizione a una visione imperialista della Russia gli sono valsi il Premio Nobel. Sono messaggi quanto mai attuali davanti alla tragedia dell'invasione dell'Ucraina", sono state le parole di Draghi.

Biden: "Leader raro e lungimirante, rese il mondo più sicuro"

Un "leader raro" con una "lungimiranza straordinaria", lo definisce Joe Biden. "Quando salì al potere, la Guerra Fredda durava da quasi 40 anni e il comunismo da ancora più tempo, con conseguenze devastanti" e "pochi funzionari sovietici di alto livello avevano il coraggio di ammettere che le cose dovevano cambiare", si legge in una dichiarazione diffusa dalla Casa Bianca. "Ha lavorato con il presidente Reagan per ridurre gli arsenali nucleari dei nostri due Paesi" e, "dopo decenni di brutale repressione politica, ha sposato riforme democratiche". "Ha creduto nella glasnost e nella perestroika non come semplici slogan, ma come la strada per la popolazione dell'Unione Sovietica dopo tanti anni di isolamento e privazioni", prosegue, parlando di "un leader raro, con l'immaginazione di vedere che un futuro diverso era possibile e il coraggio di rischiare la sua intera carriera per realizzarlo". "Il risultato è stato un mondo più sicuro e una maggiore libertà per milioni di persone". Biden ricorda poi un incontro con Gorbaciov alla Casa Bianca nel 2009. "E' stato facile capire perché tanti in tutto il mondo lo stimassero così tanto", conclude la dichiarazione con le condoglianze "alla sua famiglia, ai suoi amici e a tutte le persone che nel mondo hanno beneficiato della sua fiducia in un mondo migliore".