Washington, 20 giugno 2025 – Mahmoud Khalil deve essere rimesso in liberà. Un giudice federale ha infatti ordinato all'amministrazione di Donald Trump di rilasciare lo studente e attivista palestinese della Columbia University. Lo riporta il New York Times.
Khalil, unico manifestante filo-palestinese a essere ancora in carcere, si trova attualmente in isolamento in un centro federale di Jena in Louisiana. Sebbene sia in prigione da tre mesi, ma non è stato ancora incriminato di alcun reato. Finora l'amministrazione Trump ha motivato la sua detenzione invocando una legge che consente l'espulsione di persone che si oppongono pubblicamente agli obiettivi di politica estera del Paese. Il segretario di Stato, Marco Rubio, ha in precedenza accusato Khalil di promuovere narrative di carattere antisemita.

Las corsa settimana un altro giudice federale, Michael Farbiatz, aveva già stabilito che la detenzione non è giustificata in base alla legge, aggiungendo che Khalil deve essere rilasciato. La scarcerazione, però, non è mai avvenuta.
La nuova sentenza rappresenta un’altra vittoria per il giovane dottorando che ha avuto un ruolo di primo piano nelle proteste pro-Gaza nel campus lo scorso anno. L’attivista, la cui moglie e il cui figlio neonato sono cittadini statunitensi, rischia la deportazione nonostante sia in possesso della ‘green card’, il documento che permette a uno straniero di vivere e lavorare legalmente negli Stati Uniti in modo permanente.