Londra, 3 giugno 2022 - La Regina Elisabetta non ha partecipato oggi nella cattedrale di St Paul, a Londra, alla messa di ringraziamento per il suo Giubileo di platino. Nel pomeriggio si apprende che la sovrana darà forfait anche al Derby ippico di domani, uno degli eventi a cui Sua Maestà tiene particolarmente. Seguirà la corsa di cavalli in televisione. La sua partecipazione al Derby era lasciata in sospeso nei programmi ufficiali, a differenza di quella in chiesa che è stata cancellata ieri all'ultimo minuto. Si tratta del secondo giorno consecutivo di festeggiamenti che non vede presente la regina.
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Sommario
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La messa a St. Paul
La sovrana ha accusato "un certo malessere" dopo la parata di ieri, questa per lo meno la motivazione ufficiale addotta da Buckingham Palace. "Tenendo conto del viaggio e dell'attività richiesta per partecipare alla messa nazionale di ringraziamento nella cattedrale di St Paul, Sua Maestà con grande riluttanza ha concluso che non parteciperà'', recita la nota di palazzo. I tabloid inglesi parlano di problemi di mobilità.
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Assente a St Paul anche il principe Andrea, positivo al Covid dopo che ieri era stato nell'ombra durante la Trooping The Colour, mentre ci sono Harry e Meghan, al loro primo impegno ufficiale reale del Duca e della Duchessa di Sussex da quando hanno rinunciato ai loro incarichi reali. Presenti altri membri della famiglia reale: oltre a Carlo, che ha fatto ufficialmente le veci della madre, in chiesa anche la duchessa di Cornovaglia Camilla e William e Kate. Non è stato l'arcivescovo di Canterbury a pronunciare il sermone nella cattedrale, anche lui colpito dal coronavirus. Al suo posto ha parlato l'arcivescovo di York. Fischi per il premier britannico Boris Johnson al suo arrivo a St. Paul. Il primo ministro ha partecipato alla celebrezione insieme alla moglie Carrie.
Il malessere di Elisabetta
Torna l'appresnione e si riaffacciano gli interrogativi sulla salute di Elisabetta. Nonché sulla sua tenuta fisica. I titoli trionfalistici dei giornali d'oltremanica, che non mancano di esaltare il furor di popolo, nascondono tra le righe la preoccupazione per la sovrana. La rinuncia in extremis alla messa di St Paul viene annunciata da Buckingham con il termine "discomfort", vale a dire malessere, non malore. Frutto di stanchezza, probabilmente, aggravata dai problemi di mobilità che da tempo affliggono la monarca. Un affatticamento che non le ha comunque impedito di farsi vedere anche ieri sera, nel parco del castello di Windsor. Quello che si chiedono i commentatori del Regno è se la regina sarà ancora in grado di assolvere a pieno i suoi doveri. E anche se lo vorrà. Secondo Jonny Dymond, royal correspondent della Bbc, il Giubileo appare del resto sempre più come un momento di "celebrazione e ringraziamento per un'era che si avvia alla conclusione". I segnali non mancano: su tutti la delega negli ultimi mesi all'eterno erede al trono Carlo della rappresentanza della monarchia in tutte le più importanti cerimonie "militari, religiose e istituzionali". Per Dymond siamo di fronte a una co-reggenza di fatto: "una transizione che nel più britannico dei modi - non dichiarato, non scritto e non espresso - è già cominciata".
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Trooping The Colour
Un oceano di folla ha bagnato, sotto il sole, la parata Trooping The Colour di ieri. La 96enne Elisabetta II si è affacciata sul balcone di Buckingham poco dopo le 13, accompagnata dal duca di Kent. Un'ovazione ha salutato la sovrana, sorridente e apparsa in forma, sempre sorretta dal bastone come nelle ultime uscite pubbliche. A rubare la scena alla bisnonna solo il principino Louis, terzogenito di William e Kate. Le sue smorfie e le mani sulle orecchie per attutire il rumore delle 'Red Arrow', equivalente delle Frecce Tricolori oltremanica, che disegnavano il numero 70 nel cielo.
Siparietto a parte, è stata impressionante la dimostrazione di affetto dei britannici per la loro regina. Che ieri, nel castello di Windsor, ha simbolicamente acceso i falò che danno il via ai festeggiamenti. Uno spettacolo luminoso globale in suo onore organizzato contemporaneamente in 3.000 diverse località del Regno Unito e delle nazioni del Commonwealth. Per omaggiare i 70 anni di regno il Paese si ferma per quattro giorni.
Meghan e Harry
Meghan Markle e il Principe Harry sono presenti oggi nella cattedrale di St. Paul: si tratta della loro prima apparizione ufficiale dopo due anni. Finora i duchi di Sussex non hanno certo cercato i riflettori. Ieri, nel primo giorno di festeggiamenti i tabloid britannici li hanno immortalati mentre scherzavano con alcuni parenti nell'area riservata ai membri 'minori' della famiglia reale. Apparivano sereni e sorridenti. La stampa locale rimarca però come quella di non mostrare i Sussex con i 'senior' sia stata una scelta precisa. E, a quanto filtra da fonti di palazzo, maturata da sua Maestà in persona. L'unico scatto filtrato ieri ritrare la coppia mentre parla con il duca di Kent, poco prima che Edoardo uscisse sul balcone a fianco della regina. Anche questa, probabilmente, una foto non casuale. Perché non diffondere un'immagine di Meghan che parla con Kate, ad esempio? L'incontro c'è stato, il Daily Mail riferisce di un pranzo a porte chiuse ieri con Elisabetta, Carlo (che oggi sostituisce la regina a St Paul), Camilla i duchi di Cambridge e tutti gli altri 'big' della famiglia.
La regina ha avuto così l'occasione di rivedere il piccolo Archie e di conoscere finalmente dal vivo la nipotina Lilibet, chiamata così proprio in suo onore. Chi ha visto la serie Netflix 'The Crown' ricorderà di certo che 'Lilibet' era il soprannome di Elisabetta fin da bambina. Il ricongiungimento non cambierà però la linea della coppia (e di Buckingham), orientata a tenere il basso profilo per tutto il fine settimana. Anche per questo motivo i Sussex - che in questi giorni dimorano al Frogmore Cottage - hanno preferito tenere lontane dalla scena le telecamere di Netflix che li avevano invece seguiti in Olanda, poche settimane fa, per gli Invictus Game.
