Martedì 23 Aprile 2024

Giove, l'incredibile foto del James Webb. "Non pensavamo fosse così bello"

Il telescopio spaziale ha catturato aurore, satelliti, anelli e la grande tempesta. Lo stupore degli astronomi

Una foto di Giove scattata dal telescopio James Webb (@Nasa)

Una foto di Giove scattata dal telescopio James Webb (@Nasa)

Los Angelese, 23 agosto 2022 - Un Giove così non si era mai visto. Il telescopio spaziale James Webb ha catturato un'immagine inedita del pianeta più grande del sistema solare: le nuove foto scattate il 27 luglio e diffuse ieri dall'Università di Berkley, in California, mostrano le aurore ai due poli, tempeste giganti, anelli, e due dei satelliti più piccoli, Amaltea e Adrastea, su uno sfondo di galassie: dettagli che gli stessi astronomi definiscono spettacolari. Le foto, scattate con tecnologia a infrarossi, originariamente in bianco e nero, sono state colorate per un effetto realtà.

"Non abbiamo mai visto Giove in questo modo. È tutto abbastanza incredibile", ha detto lo scienziato planetario Imke de Pater, che ha svolto un ruolo chiave nel progetto. "Non ci aspettavamo davvero che fosse così bello, ad essere onesti", ha aggiunto. La Nasa ha spiegato che la foto è stata creata dall`unione di diverse immagini del telescopio: "Le aurore si estendono ad alte quote sia sopra il polo settentrionale sia su quello meridionale di Giove". 

Come leggere la foto

In un articolo pubblicato su Berkleys.news gli scienziati spiegano come leggere le immagini. Le foto del James Webb evidenziano "emissioni aurorali prodotti dall'idrogeno ionizzato sia al polo nord che al polo sud (rosse); foschie d'alta quota (verdi) che vorticano intorno ai poli; e la luce riflessa dalla nuvola principale più profonda (blu)". E ancora: "La Grande Macchia Rossa (una tempesta anticiclonica, che dura da almeno 300 anni), la regione equatoriale e le regioni nuvolose compatte appaiono invece bianche o bianco-rossastre; le regioni con poca copertura nuvolosa appaiono come nastri scuri a nord della regione equatoriale".

Oltre alla Grande Macchia Rossa, sono visibili anche numerosi "sistemi temporaleschi" - che appaiono come piccoli ovali pallidi -, così come minuscoli pennacchi luminosi di particelle di nubi. È anche "chiaramente visibile la transizione tra i flussi zonali organizzati e i modelli caotici di vortici alle latitudini più elevate".