Giornata internazionale della felicità. La Norvegia è prima. L'Italia 48esima

Pubblicato il rapporto 'World Happiness Report 2017'. La Norvegia supera la Danimarca, l'Italia tra Uzbekistan e Russia

Polizia norvegese, foto generica (Ansa)

Polizia norvegese, foto generica (Ansa)

New York, 20 marzo 2017  - I norvegesi sono i più felici, lo dice il rapporto 'World Happiness Report 2017', della Sustainable Development Solutions Network (Sdsn), iniziativa globale lanciata dalle Nazioni Unite nel 2012. La Norvegia è al primo posto nella classifica per qualità della vita e benessere dei cittadini Oslo. Spodestata la Danimarca. 

E l'Italia? E' molto più indietro, si trova al 48esimo posto, tra Uzbekistan e Russia. Sono sei i fattori su cui si basa il rapporto: il prodotto interno lordo pro capite, la speranza di vita, la libertà, la 'generosità', il sostegno sociale e l'assenza di corruzione nel governo o per affari.

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Nella Giornata Internazionale della felicità i paesi del Nord Europa si confermano i più felici, mentre quelli dell'Africa sub-sahariana, insieme con la Siria e Yemen, sono quelli dove si vive peggio, in una classifica che comprende 155 nazioni. Quindi prime dieci posizioni sono occupate da Norvegia, Danimarca, Islanda, Svizzera, Finlandia, Paesi Bassi, Canada, Nuova Zelanda, Australia e Svezia. In fondo alla graduatoria Sud Sudan, Liberia, Guinea, Togo, Ruanda, Tanzania, Burundi e Repubblica Centrafricana. 

L'Europa sembra essere nel mezzo: la Germania è al 16esimo posto, poi il Regno Unito (19esimo) e la Francia (31esima). Il 14esimo posto è degli Stati Uniti.

Jeffrey Sachs, direttore del Sdsn e consigliere speciale del segretario generale Onu spiega: "I paesi felici sono quelli che hanno un sano equilibrio tra prosperità, come convenzionalmente misurata, e il capitale sociale, il che significa un alto grado di fiducia nella società, bassa disuguaglianza e fiducia nel governo,". La speranza del direttore di Sdsn Sachs è che più governi decidano d'ora in avanti di seguire l'esempio degli Emirati Arabi Uniti, che hanno nominato un ministro della Felicità.