Giornata della Memoria, Mattarella: "I campi di sterminio furono l'inferno"

Il Papa: "Dissipare radici di odio e violenza". Il messaggio di Meloni: "La Shoah fu abisso dell'umanità". Mattarella: "Frutto di istinti brutali". Zelensky: "Determinati a salvare chi l'odio cerca di distruggere"

Roma, 27 gennaio 2023 - Il presidente della Repubblica Mattarella ha celebrato al Quirinale la giornata della Memoria, usando parole durissime per ricordare cosa furono Auschwitz e i campi di sterminio. "Il sistema di Auschwitz e dei campi a esso collegati fu l'estrema, ma diretta e ineluttabile, conseguenza di pulsioni antistoriche e antiscientifiche, istinti brutali, pregiudizi, dottrine perniciose e gretti interessi, e persino conformismi di moda. Tossine letali - razzismo, nazionalismo aggressivo e guerrafondaio, autoritarismo, culto del capo, divinizzazione dello Stato - che circolarono, fin dai primi anni del secolo scorso, dalle università ai salotti, persino tra artisti e docenti , avvelenando i popoli, offuscando le menti, rendendo aridi cuori e sentimenti", sono state le parole di Mattarella.

"I racconti dei pochi sopravvissuti dai campi di sterminio, ma anche la imponente documentazione raccolta negli archivi del Reich, descrivono quei luoghi come l'inferno, il regno della crudeltà, dell'arbitrio, della morte", ha continuato Mattarella. "Bambini, anziani, uomini e donne inabili al lavoro finivano direttamente dal treno alle camere a gas, sperimentate dai tecnici nazisti, prima per la spietata e criminale campagna di eliminazione dei disabili e poi con i prigionieri di guerra" ha ricordato il Capo dello Stato. "Agli altri, gli scampati, gli aguzzini riservavano un'esistenza lugubre, durissima, precaria, fatta di massacranti lavori forzati, di freddo, di fame, di umiliazioni, di punizioni corporali, di terrore. Al minimo segno di cedimento fisico, attraverso la terribile pratica delle selezioni, venivano spediti anch'essi alle camere a gas. I più sfortunati perirono, tra immani sofferenze, come cavie degli esperimenti dei medici nazisti. Altri - ha proseguito - morirono di freddo o furono uccisi brutalmente durante il trasferimento in altri campi, le cosiddette "marce della morte". Milioni di donne e di uomini, furono spogliati e depredati di tutto, della dignita' e della vita, ridotti e trattati come oggetti senza valore. Rincuora pensare che adesso, oltre ai tanti in visita, ogni anno, migliaia di ragazzi diano vita a una "marcia dei viventi" da Auschwitz a Birkenau, per vicinanza ai sopravvissuti e per ricordo di quanti vi trovarono la morte". 

Anche la premier Meloni ha inviato un messaggio al Paese. "La Shoah rappresenta l'abisso dell'umanità. Un male che ha toccato in profondità anche la nostra Nazione con l'infamia delle leggi razziali del 1938. È nostro dovere fare in modo che la memoria di quei fatti e di ciò che è successo non si riduca ad un mero esercizio di stile".

"Il 27 gennaio di 78 anni fa, con l'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, il mondo ha visto con i suoi occhi l'orrore della Shoah, il deliberato piano nazista di persecuzione e sterminio del popolo ebraico. Oggi l'Italia - sono ancora le parole della premier - rende omaggio alle vittime, si stringe ai loro cari, onora il coraggio di tutti i giusti che hanno rischiato o perso la loro vita per salvarne altre e si inchina ai sopravvissuti per l'instancabile servizio di testimonianza che portano avanti. "È esattamente questa - conclude Giorgia Meloni - la sfida che tutti noi - Istituzioni, società civile, agenzie educative, organi di informazione e mass media - abbiamo davanti: coltivare ogni giorno il nostro impegno per la memoria, accrescerne la consapevolezza nelle giovani generazioni e intensificare lo sforzo per combattere l'antisemitismo in ogni forma nella quale si manifesta". 

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Papa Francesco ha inviato un tweet. Queste le sue parole: "Il ricordo dello sterminio di milioni di persone ebree e di altre fedi non può essere né dimenticato né negato. Non può esserci fraternità senza aver prima dissipato le radici di odio e di violenza che hanno alimentato l'orrore dell'Olocausto. #HolocaustRemembranceDay".

Dall'Ucraina è arrivato via Telegram il monito del presidente Zelensky. "Oggi, come sempre - scrive - l'Ucraina onora la memoria di milioni di vittime del'Olocausto. Sappiamo e ricordiamo che l'indifferenza uccide insieme all'odio. L'indifferenza e l'odio sono sempre in grado di creare insieme solo il male". "E' per questo - conclude il presidente, nato in una famiglia di origine ebraica, con tre parenti vittime della Shoah - che è così importante che tutti coloro che hanno a cuore la vita mostrino determinazione quando si tratta di salvare coloro che l'odio cerca di distruggere".