Giornalisti italiani colpiti a Kherson "dai russi" mentre si trovavano in macchina. Video

Claudio Locatelli e Niccolò Celesti hanno denunciato l'attacco. "E' stato intenzionale: il tiro proveniva dall'altra sponda del Dnipro, dove si trova l'esercito di Mosca. Sparare sulla stampa non ha scuse"

Kherson (Ucraina), 20 dicembre 2022 - I giornalisti italiani Claudio Locatelli e Niccolò Celesti sono stato colpiti nell'esplosione della macchina su cui si trovavano a Kherson, in Ucraina. Il mezzo su cui viaggiavano è stato il bersaglio di un "attacco intenzionale" da parte dei russi. Locatelli e Celesti sono riusciti a mettersi in salvo. Locatelli è rimasto ferito lievemente da una scheggia nella zona dell'orecchio sinistro.

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Il giornalista Locatelli ferito (frame dal video Facebook di Claudio Locatelli)
Il giornalista Locatelli ferito (frame dal video Facebook di Claudio Locatelli)

Il video dell'attacco dei russi alla macchina è stato ripreso in un video e poi postato sulla pagina Facebook di Locatelli che si trovava accanto al collega Celesti che era alla guida. Un colpo "ha danneggiato l'auto, siamo rimasti bloccati sotto tiro prima di riuscire a metterci in salvo, ho perso sangue ma la ferita è lieve - spiega nel video il reporter Locatelli -. Avessi aperto la porta sarei senza una gamba o peggio. La macchina è ben segnalata, non c'era nessun altro, l'attacco ai nostri danni visto luogo e dinamica è stato intenzionale". Secondo il giornalista "il tiro proveniva dalla sponda oltre il Dnipro, lì dove si trova l'esercito russo. Sparare sulla stampa non ha scuse. Stiamo bene per fortuna. Stiamo bene per fortuna, continueremo a verificare e riportare questo conflitto proprio in risposta a chi vuole farci tacere, a chi tenta di calunniare a chi prova ad oscurare il nostro impegno su campo".