Martedì 16 Aprile 2024

Giornalista slovacco ucciso con la fidanzata, sul delitto l'ombra della 'ndrangheta

Juncker: "Condanno questa azione vigliacca. L'assassinio o l'intimidazione dei giornalisti non hanno posto in Europa"

Le immagini del reporter Jan Kuciak e della fidanzata Martina, uccisi in Slovacchia (Ansa)

Le immagini del reporter Jan Kuciak e della fidanzata Martina, uccisi in Slovacchia (Ansa)

Bratislava (Slovacchia), 27 febbraio 2018 - Scoppia la polemica sull'omicidio choc del giornalista investigativo Jan Kuciak, 27 anni, che domenica è stato fatto fuori con un colpo d'arma da fuoco nella sua abitazione, e il killer ha ucciso anche la fidanzata Martina.

Il delitto ha provocato condanne internazionali da Ue e Onu, che hanno chiesta una rapida inchiesta. Il presidente della Commissione europea Jean Claude Juncker si è detto scioccato: "Condanno questa azione vigliacca. L'assassinio o l'intimidazione dei giornalisti non hanno posto in Europa, non hanno posto in alcuna democrazia", è la reazione letta dal portavoce della Commissione Ue. 

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L'ULTIMA INCHIESTA - A due giorni dal delitto emergono particolari inquietanti, che riguardano anche il nostro Paese: pare infatti che Kuciak stesse per pubblicare un'inchiesta sui legami tra la politica e un imprenditore italiano che opera in Slovacchia e che avrebbe legami con la 'ndrangheta. Legami che punterebbero direttamente allo stretto entourage del premier Robert Fico.  Kuciak, 27 anni, lavorava per il portale news aktuality.sk di proprietà del gruppo svizzero-tedesco Axel Springer e Ringier e indagava sui casi di frode che coinvolgono politici del partito di Fico, Smer-sd, e di altri partiti. 

In merito all'espansione della 'ndrangheta nell'est europeo il procuratore capo di Catanzaro, Nicola Gratteri - che evita di addentrarsi nell'omicidio Kuciak -  spiega: "La ndrangheta è presente nell'est europeo da 20 anni, e si sta espandendo per riciclare il proprio denaro. Incominciamo a sentirne la presenza, ad esempio, in Bulgaria, in Romania". Quanto ai suoi agganci con la politica, aggiunge il magistrato, "la ndrangheta fa votare, nei Paesi in cui è presente; ci è capitato di imbatterci in 'ndranghetisti che facevano votare parlamentari tedeschi".

LE ACCUSE DEL COLLEGA - Secondo Tom Nicholson, giornalista di origine britannica che collaborava con Kuciak, quest'ultimo indagava sul "pagamento fraudolento di fondi Ue a cittadini italiani residenti in Slovacchia con presunti legami con la 'ndrangheta calabrese".  "Il crimine organizzato slovacco non ha mai ucciso giornalisti neppure ia bei tempi. Mentre le mafie italiane non hanno mai mostrato questi scrupoli", ha scritto Nicholson sull'edizione europea di Politico.

Maria Troskova, consigliere del premier slovacco Robert Fico (Dire)
Maria Troskova, consigliere del premier slovacco Robert Fico (Dire)

LA BELLA ASSISTENTE DEL PREMIER - Nicholson, secondo il sito del principale quotidiano slovacco Sme, ha raccontato che Kuciak ultimamente si era interessato ai collegamenti fra sospetti esponenti della 'Ndrangheta calabrese e Maria Troskova, attuale assistente del premier Robert Fico. Donna bellissima e considerata una delle persone più vicine al premier Fico, Troskova è nota al grande pubblico slovacco per aver posato in passato senza veli su giornali per adulti. E in passato ha fondato una società commerciale, la Gia Management, insieme a un imprenditore di origine italiana che Sme identifica come Antonino Vadala e su cui ipotizza legami con la 'Ndrangheta calabrese.

Il nome dell'imprenditore - sempre secondo Sme - corrisponderebbe a quello di una persona a un certo punto ricercata dalla polizia italiana, poi il mandato di cattura sarebbe stato revocato. Non vi è comunque alcuna conferma della polizia slovacca che si tratti della stessa persona.  La società Gia Management, riportano i media slovacchi, è passata successivamente nelle mani di un altro imprenditore di origine italiana, Pietro Catroppa, la cui società Prodest risulta essere stata tenuta sotto osservazione dai servizi segreti slovacchi del Sis. Della stessa Prodest è stato socio Viliam Jasan, un politico socialdemocratico ed ex deputato di Smer, stesso partito del primo ministro Fico. 

L'INCHIESTA - Il premier slovacco Robert Fico ha offerto un milione di euro a chi potrà dare informazioni che possano condurre alla cattura dell'assassino del giornalista. La polizia ha trovato i cadaveri di Kuciak e della fidanzata Martina Kusnirova, uccisi a colpi di arma da fuoco, in casa del giornalista a Velka Maca, cittadina a est della capitale Bratislava. Il capo della polizia Tibor Gaspar ha ammesso che il movente del duplice omicidio "è molto probabilmente legato al lavoro d'indagine del giornalista". Gaspar ha detto che è morto in seguito a una ferita al petto, mentre la compagna è stata uccisa con un colpo alla testa. La polizia, secondo il quotidiano Pravda, avrebbe trovato dei proiettili sistemati attorno ai cadaveri, un "avvertimento".

Una delle piste investigative per la morte del giornalista slovacco Jan Kuciak potrebbe portare a Bova Marina, in provincia di Reggio Calabria, da dove, secondo la stampa slovacca, diversi elementi legati alla ndrangheta partirono anni fa alla volta dell'est d'Europa e finirono per avere collegamenti cruciali nella politica e nelle istituzioni di Bratislava.

CONDANNE E POLEMICHE - Ci sono state veglie a lume di candela per la coppia, il cui assassinio ha riacceso le proteste di piazza anticorruzione nel Paese centroeuropeo dopo un'ondata di manifestazioni lo scorso anno. Secondo l'analista politico Grigorij Meseznikov l'omicidio e i suoi possibili collegamenti con l'élite politica slovacca "potrebbero scatenare un terremoto politico".  "E' stata superata una linea rossa. Questa vicenda potrebbe scuotere l'elettorato del partito Smer-Sd. Ma dobbiamo aspettare la reazione della leadership Smer-Sd". 

Il premier slovacco Robert Fico (Ansa)
Il premier slovacco Robert Fico (Ansa)

IL PREMIER FICO - Il populista Fico è noto per le sue critiche ai media, definiti nel 2016 in conferenza stampa "sporche prostitute anti-slovacche". Il premier ha anche usato termini come "tonti, sciocchi" e "viscidi serpenti" per descrivere i giornalisti. "I funzionari del governo stanno minando l'importanza del giornalismo d'inchiesta invece di garantire la sua protezione" ha detto Rasto Kuzel, analista del think tank Memo 98 di Bratislava.