Roma, 12 settembre 2024 – La Russia ha inserito nell'elenco delle persone ricercate l'inviata della Rai Stefania Battistini, accusata di essere entrata illegalmente sul territorio nazionale al seguito delle truppe d'invasione ucraine nella regione di Kursk. Lo ha reso noto il Ministero degli Interni di Mosca. Assieme alla giornalista italiana risultano ricercati con la stessa accusa altri sei reporter occidentali e ucraini, inseriti nella lista dei ricercati del ministero dell'Interno russo a seguito dalle indagini avviate dall'Fsb con l'accusa di "attraversamento illegale del confine russo". Oltre a Stefania Battistini, nell'elenco, secondo quanto si apprende, c'è anche l'operatore della Rai Simone Traini, e poi Nick Walsh della Cnn, Nicholas Simon Connolly della Deutsche Welle, Natalya Nagornaya, corrispondente dell'emittente tv ucraina 1+1, ed altre due giornaliste ucraine, Diana Butsko e Olesya Borovik.
Lo scorso 17 agosto i servizi d'intelligence interni (Fsb) avevano reso noto di aver aperto un procedimento penale contro Battistini e Traini del Tg1 con l'accusa di "aver attraversato illegalmente il confine" con la Russia ed effettuato riprese video a Sudzha, nella regione russa di Kursk, teatro a inizio agosto di un'incursione delle forze ucraine.
“Battistini Stefania, nata il 16 aprile 1977, ricercata in base a un articolo del Codice penale della Federazione Russa”, si legge nel database. L'articolo in questione non è specificato, ma la Tass ricorda che per l'ingresso illegale in Russia è prevista una pena fino a 5 anni di reclusione.
Immediata la reazione del ministro degli Esteri Antonio Tajani che, come scrive su X, ha “fatto convocare alla Farnesina l'ambasciatore della Federazione russa in Italia per manifestare la nostra sorpresa a causa della singolare decisione di Mosca di inserire la giornalista Battistini nella lista dei ricercati diramata dal ministero dell'Interno russo".