Martedì 13 Maggio 2025
REDAZIONE ESTERI

Wafa: la giornalista Fatima Hassouneh e la sua famiglia uccisi a Gaza. “Israele ha bombardato la sua casa”

Sono morte dieci persone, anche donne e bambini, riferisce l’agenzia di stampa palestinese

L'annuncio della morte di Fatima Hassouneh

L'annuncio della morte di Fatima Hassouneh

Roma, 16 aprile 2025 – La strage continua. Una giornalista palestinese e dieci membri della sua famiglia sono stati uccisi in un attacco aereo israeliano che ha preso di mira la loro casa a Gaza City. Lo riferisce l'agenzia di stampa palestinese Wafa. Fonti locali hanno raccontato che i caccia israeliani hanno bombardato la casa della giornalista Fatima Hassouneh nel quartiere di Al-Tuffah, a est di Gaza City, uccidendola insieme a dieci membri della sua famiglia, tra cui donne e bambini. Dal 7 ottobre 2023 uccisi almeno 170 operatori dell’informazione, secondo l’International Federation of Journalists.

I dati del Centro per la Protezione dei Giornalisti Palestinesi (Pjpc) sono ancora più pesanti. L'uccisione di Hasouna "porta a 212 il numero di giornalisti uccisi a Gaza dal 7 ottobre, una cifra senza precedenti nella storia moderna dei conflitti", ha dichiarato il Pjpc. "I giornalisti sono civili. Attaccarli è un crimine di guerra", ha sottolineato il Pjpc che ha chiesto un'indagine indipendente e "protezione immediata" per i reporter.

Intanto fonti dell’Idf affermano che la vasta offensiva dell'esercito israeliano nella Striscia di Gaza non è ancora iniziata, ma dalla ripresa delle operazioni il 18 marzo scorso 350 membri di gruppi terroristici, tra cui 40 alti funzionari politici di Hamas e comandanti militari di medio livello sono stati uccisi e oltre 1.200 obiettivi sono stati colpiti. L'esercito israeliano spiega che sta continuando ad aumentare la pressione su Hamas affinché il gruppo islamista accetti un accordo sugli ostaggi.

L'avvio di un'offensiva su larga scala verrà deciso dai vertici politici e avrebbe come scopo quello di sconfiggere Hamas sul campo di battaglia, ma causerebbe probabilmente il completo collasso dei negoziati per il cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi, secondo l'esercito. Le Idf affermato che questi attacchi, insieme al blocco degli aiuti umanitari in entrata nella Striscia, hanno portato a una maggiore pressione da parte dei civili palestinesi contro Hamas, che si è manifestata sotto forma di proteste nelle strade di Gaza. L'esercito sostiene che a Gaza non c'è carestia e che per ora c'è cibo a sufficienza per la popolazione.