Mercoledì 24 Aprile 2024

Gilet gialli, inferno a Parigi. Saccheggiata Bulgari, black bloc incendiano palazzo

Sono 1.500 gli ultraviolenti in azione: saccheggiata la gioielleria e diversi altri negozi. Attaccate auto della polizia. Oltre 150 arresti, Castaner sull'edificio incendiato: "Assassini". E il premier Edouard Philippe va in piazza a incoraggiare gli agenti. Banca presa d'assalto a Bordeaux

La protesta dei gilet gialli a Parigi del 16 marzo 2019 (Afp)

La protesta dei gilet gialli a Parigi del 16 marzo 2019 (Afp)

Parigi, 16 marzo 2019 - Parigi a ferro e fuoco. Ostaggio dei gilet gialli, ma soprattutto dei black bloc. La protesta degli attivisti nella capitale e in tutta la Francia, nel 18esimo sabato di manifestazioni contro le politiche del governo Macron, degenera in azioni di autentica guerriglia la. Scontri sin dalla mattina sugli Champs-Elyseés: dopo le ultime settimane di calma e di cortei con numeri ridotti, la situazione si ripropone critica forse come non mai. Nel pomeriggio si registrano già 151 persone arrestate dalla polizia.

Tensione e violenze anche a Bordeaux, dove i manifestanti hanno preso di mira una filiale della banca Societe Generale, vicino alla stazione: la porta principale d'ingresso è stata distrutta e l'interno saccheggiato. Danneggiato anche il Bancomat. Dalle immagini diffuse dalla polizia si vede chiaramente come le persone che si sono scagliate contro l'edificio non indossassero gilet gialli.  Dopo i fatti di oggi, il presidente francese Emmanuel Macron ha deciso di rientrare in anticipo a Parigi dal suo soggiorno in montagna.

PARIGI, PALAZZO A FUOCO - Ore di inferno sugli Champs Elysées, nel cuore della capitale, dove si concentra l'azione dei black bloc. Negozi saccheggiati, devastazioni, auto incendiate e addirittura un palazzo dato alle fiamme. L'immobile, che ospita la filiale di una banca sull'avenue più celebre di Parigi, è stato evacuato dai vigili del fuoco e dalle forze dell'ordine, prima che il rogo venisse domato.

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Undici persone sono rimaste ferite, in modo non grave. Una donna con il bambino, intrappolati al secondo piano, sono stati salvati in extremis dai pompieri. "Chi ha commesso questo atto è un assassino", ha tuonato il ministro dell'Interno francese Christophe Castaner.  Per quanto riguarda i negozi presi di mira, dopo il il Fouquet's, è toccato al Disney Store, che ha riportato danni molto gravi. Saccheggiata la gioielleria Bulgari, vetrine distrutte anche alla Nespresso.

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GLI SCONTRI - Dalle immagini che circolano sui media transalpini, si vedono i manifestanti cercare di attaccare un camion della gendarmeria, mentre altri provano a rompere le barricate. La polizia ha risposto con lacrimogeni e cannoni d'acqua, mentre dai black bloc vengono lanciati ciottoli e pietre. L'obiettivo dei violenti è raggiungere l'Eliseo: un tentativo è stato respinto all'ora di pranzo dagli agenti con lacrimogeni e getti di idrante sull'avenue Franklin Roosevelt.

Sempre in video che circolano sul web si vedono tre automobili con agenti di polizia (che si spostavano per un'emergenza) prese di mira dai manifestanti che, armati anche di cartelli stradali divelti, hanno costretto le auto - che non avevano insegne della polizia all'esterno - a indietreggiare e darsi poi alla fuga. La protesta non è solo concentrata sugli Champs Elysées, ma si estende alle zone limitrofe dove, in alcuni punti, la frangia violenta degli attivisti ha dato alle fiamme diverse barricate. Secondo Castaner gli "utraviolenti" in azione sono 1.500 tra i 10mila manifestanti presenti nella capitale francese. Per arginarli sono stati dispiegati 5.000 agenti. 

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E IL PREMIER VA DAGLI AGENTI IN PIAZZA - Oggi in piazza una scena inedita. Per la prima volta, nel pieno degli scontri, il primo ministro francese Edouard Philippe è sceso in strada a incoraggiare e stringere la mano agli agenti impegnati a Parigi. E' successo davanti al Grand Palais, a pochi metri dalla zona degli scontri.

"Ultimatum a Macron"

Quello di oggi era stato annunciato come un appuntamento cruciale dagli attivisti che lo considerano come un "ultimatum a Macron". Secondo il ministero dell'Interno, la settimana scorsa sono scesi in strada 28.600 persone in Francia, ossia dieci volte meno dei 282.000 del primo giorno di protesta. Oggi, secondo stime diffuse nel pomeriggio, la partecipazione sarebbe scesa a circa 15mila persone in tutto il Paese. "Hanno risposto all'appello alla violenza di alcuni leader dei gilet gialli - ha commentato oggi Castaner a proposito dei manifestanti più estremi -. Hanno deciso, come canto del cigno, di venire ad attaccare Parigi ma noi li abbiamo anticipati e rispondiamo colpo su colpo".

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M5S - Nel pomeriggio giunge la ferma condanna del Movimento 5 Stelle, che in passato aveva espresso apprezzamenti per alcune battaglie politiche dei gilet gialli. "Condanniamo nel modo più assoluto gli scontri con la polizia, la violenza e i saccheggi nelle strade di Parigi - afferma la delegazioni M5s al Parlamento europeo in merito alle manifestazioni di Parigi -. In Italia, così come in tutta Europa, il cambiamento richiesto a gran voce dalla maggioranza dei cittadini non può che passare attraverso gli strumenti e i canali pacifici della democrazia, aggiunge. E conclude: "La nostra solidarietà va ai feriti e a tutti i cittadini vittime di queste azioni indifendibili". La condanna arriva dopo che nella giornata si erano levate diverse critiche da parte dell'opposizione nei confronti dei pentastellati, accusati di non aver tempestivamente palesato la propria solidarietà alle autorità francesi.  

CHALENÇON - Dito puntato contro i violenti anche da parte di Christophe Chalençon, uno dei leader della protesta, che recentemente aveva incontrato Di Maio e Di Battista: "Quelli che distruggono non sono i gilet gialli -dice Chalençon -. Forse qualcuno ci sarà ma ci sono anche altri, con il cappuccio nero, commettono violenze. Non bisogna fare confusione".