Gilet gialli ancora in piazza. Un'altra vittima al confine col Belgio

L'incidente in località Erquelinnes, a un rallentamento provocato dai manifestanti. Anche una protesta a seno nudo di donne vestite da Marianna

Le Femen vestite da Marianna protestano con i Gilet gialli (Ansa)

Le Femen vestite da Marianna protestano con i Gilet gialli (Ansa)

Parigi, 15 dicembre 2018  -  Si avviata alla conclusione la nuova giornata di manifestazione dei gilet gialli a Parigi, la quinta della serie, ma la più tranquilla per il momento. La polizia parigina ha effettuato 'solo' 168 i fermi nell'ambito delle proteste. La prefettura dà notizia anche di cinque feriti lievi che hanno avuto bisogno di assistenza medica. Un morto invece si registra al confine con il Belgio. Confermato che i numeri della partecipazione nella capitale sono stati molto ridotti rispetto al fine settimana scorso, ma tensioni e scontri si sono verificati di nuovo sugli Champs-Élysées, dove la polizia ha disperso i dimostranti con lacrimogeni e cannoni ad acqua. Alla protesta si sono unite un gruppo di donne, in un primo momento si era pensato alle Femen, a seno nudo e vestite da Marianna.

Ora le strade sono state riaperte al traffico, le stazioni della metropolitana che erano state chiuse per precauzione sono ora di nuovo accessibili. Qualche scontro si registra ancora a Tolosa, mentre a Bordeaux la situazione è ora sotto controllo.

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C'E' UN ALTRO MORTO - Intanto tra le file dei gilet gialli si conta l'ottava vittima in un incidente a margine dei blocchi stradali. È accaduto, secondo la prefettura della regione Nord, alla frontiera con il Belgio, in località Erquelinnes. Lo scontro è avvenuto a un rallentamento provocato da gilet gialli che bloccavano la strada.

MINUTO DI SILENZIO - In place de l'Opera alle 13 in punto i Gilet gialli hanno osservato un minuto di silenzio. Non è chiaro se sia stato deciso in memoria delle vittime delle proteste del movimento oppure in ricordo delle vittime di Strasburgo. 

ASSETTO ANTI-SOMMOSSA - Imponenti le misure di sicurezza. Protetti gli ingressi dell'Eliseo, del palazzo del governo, dei palazzi del Parlamento e dei ministeri a cominciare da quello dell'Interno. La settimana scorsa erano state 343 le persone fermate nel quadro di controlli preventivi. Ma a differenza della scorsa settimana, il Louvre, la Tour Eiffel e gli altri musei parigini sono rimasti aperti. Sono stati impiegati meno uomini rispetto a sabato scorso "ma più determinati", aveva spiegato ieri il sottosegretario all'Interno Laurent Nunez, promettendo "lo stesso grado di risposta di sabato scorso". Rispetto a una settimana fa, gli uomini impiegati sono 69.000 contro gli 89.000 dell'8 dicembre.

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E dunque sono stati inutili gli appelli di Macron e altri esponenti del governo, che hanno più volte chiesto di annullare le proteste in segno di responsabilità nazionale e solidarietà con le vittime della strage al mercatino di Natale di Strasburgo. 

Il presidente francese, che ha annunciato tra l'altro sgravi fiscali per straordinari e pensioni e l'aumento del salario minimo, ieri ha rivolto un nuovo appello alla calma e ha esortato il Paese a tornare "alla normalità".

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