Mercoledì 24 Aprile 2024

Gilet gialli all’assalto. Parigi chiude per paura

Nuovo sabato di proteste. Saracinesche giù al Louvre e alla Tour Eiffel. Sospese sei partite in Ligue 1

I gilet gialli mettono a ferro e fuoco Parigi (Ansa)

I gilet gialli mettono a ferro e fuoco Parigi (Ansa)

Parigi, 8 dicembre 2018 - «Prego per domani. Prego affinché Parigi venga risparmiata», confessa un intimo del presidente Emmanuel Macron. Ieri, vigilia di un sabato che si annuncia spettrale, ad altissimo rischio, la capitale si è preparata all’assalto dei Gilet gialli. Polizia, gendarmeria, servizi segreti, militari, pompieri, medici del pronto soccorso hanno passato in rassegna le misure predisposte per evitare il peggio. Centinaia di falegnami hanno protetto le vetrine e gli ingressi di negozi e banche con enormi pannelli di legno: Chanel e le altre boutique del lusso, già colpite sabato scorso, non apriranno i battenti. Per evitare che siano usati per erigere barricate, sono stati smontati 2mila elementi di arredo urbano: griglie, transenne, materiale da cantiere. Ordine del sindaco Anne Hidalgo: «Manifestare è un diritto e va rispettato, ma la violenza è contraria ai valori della Repubblica», ha detto.   In questo sabato di feste prenatalizie Parigi assomiglierà a una città deserta: chiuse le scuole, la Tour Eiffel, il Louvre, l’Opera Bastille, il Grand Palais, perfino la cripta di Notre-Dame. Chiusi i teatri, molti cinema, moltissime stazioni della metropolitana. Chiusi i grandi magazzini del Printemps, le Galeries Lafayette, il Bon Marché, il Bazar de l’Hotel de Ville. Chiuso anche lo stadio: 6 partite della Ligue 1 previste per il weekend sono state rinviate. Siamo al quarto atto della mobilitazione dei Gilets Jaunes: diversi esponenti della maggioranza hanno denunciato minacce e intimidazioni, mentre sui social – che sono il grande tam tam dei manifestanti – corrono parole d’ordine che evocano attacchi alle istituzioni. Le forze antisommossa sono in stato di massimo allarme: 89mila uomini delle forze dell’ordine in tutta la Francia, 8mila nella sola Parigi. Un dispositivo eccezionale dispiegato per evitare le scene di guerriglia urbana già vissute l’1 dicembre.    A Parigi si ricorrerà anche ai Vbrg, i veicoli blindati della gendarmeria che si erano visti in azione l’ultima volta ai tempi del Sessantotto. «Il clima mi sembra ancora peggiore di quello che ho vissuto io cinquant’anni fa. Allora nessuno profferiva minacce di morte nei confronti di poliziotti ed esponenti del potere», commenta Daniel Cohn-Bendit, uno dei leader del Maggio francese. Il grande timore è che ai gilet gialli si uniscano estremisti della destra e della sinistra oltre a liceali, studenti universitari, giovani delle banlieue e provocatori di ogni genere.

«Nelle ultime settimane si è lasciato crescere un mostro: tutto lascia credere che gli elementi più radicali entreranno in azione. Ma 10mila persone non sono il popolo, non sono la Francia, sono apostoli della violenza e dell’odio alimentato da estremisti che sognano di mettere in ginocchio la Repubblica», ha detto il ministro Castaner ricordando la presenza di militanti stranieri alle manifestazioni del Primo maggio scorso, quando 1.200 black bloc confluirono a Parigi. Un appello alla calma è stato rinnovato da Castaner, dal portavoce del governo Benjamin Griveaux, dalla sindaca Anne Hidalgo: «Siamo con voi, parigini, non lasciate violentare la vostra città». Anche Benjamin Cauchy, rappresentante dei ‘gilet gialli liberi’ (ala moderata del movimento) ha invitato a non fare follie e a non partecipare alle manifestazioni: ieri sera è stato ricevuto con altri del suo gruppo dal primo ministro Edouard Philippe.