
Il premier giapponese Shinzo Abe (Ansa)
Tokyo, 28 agosto 2020 - Il premier giapponese Shinzo Abe conferma l'intenzione di dimettersi a causa del deteriorarsi delle sue condizioni di salute, per via della colite ulcerosa di cui soffre da tempo. "Il mio attuale stato di salute, a seguito dei recenti controlli, non mi consente di concentrarmi sulle questioni più importanti che riguardano il governo, ed è il motivo per cui intendo farmi da parte", ha detto il premier nel corso di una conferenza stampa trasmessa in diretta dalle reti nipponiche.
"A giugno di quest'anno - ha spiegato Abe - mi è stato detto che c'erano segnali di recidiva della mia condizione cronica chiamata colite ulcerosa e ho fatto del mio meglio al lavoro, mentre assumevo farmaci. Ma a partire dalla metà del mese scorso, le mie condizioni fisiche sono cambiate e io mi sentivo molto provato. La ricorrenza della malattia è stata confermata all'inizio di questo mese".
Lo scorso 24 agosto Abe era diventato il premier giapponese più longevo di sempre, superando il record di Eisaku Sato - un suo prozio - pari a 2.798 giorni senza interruzioni. Il primato di Abe era frutto dell'unione del primo breve mandato, tra il 2006 e il 2007, e il successivo periodo al governo, a partire dal 2012 ad oggi. L'ultima vittoria elettorale del partito conservatore alle elezioni politiche del 2017 avrebbe consentito ad Abe di governare fino al settembre 2021.
I possibili successori
Intanto già partito il totonomine dei media nipponici sul possible successore del capo dell'esecutivo. A guidare la lista ancora un a volta il 63enne Shigeru Ishiba, già ministro della Difesa e precedente sfidante di Abe alla guida del partito liberal-democratico. Tra i favoriti anche l'attuale ministro della Difesa Taro Kono, che ha ricoperto anche il ruolo di ministro degli Esteri nel precedente consiglio dei ministri di Abe. Nella lista anche l'attuale capo della commissione di vigilanza del partito conservatore, Fumio Kishida, il 71enne capo di Gabinetto Yoshihide Suga - uno dei più fedeli alleati di Abe - e il ministro delle Finanze Taro Aso, che ha già servito come capo del governo per un breve periodo alla fine del 2008.