Domenica 23 Marzo 2025
ROBERTO GIARDINA
Esteri

Germania, quel confine mai sparito. Nell’Est stipendi inferiori e una sola squadra in serie A

I due volti del Paese: l’ex DDR ha votato per l’Afd, arrivata anche al 35%. C’è il timore di perdere la propria identità. E di essere trattati da ‘fratelli minori’

Germania, quel confine mai sparito. Nell’Est stipendi inferiori e una sola squadra in serie A

Berlino, 25 febbraio 2025 – L´Oriente è blu, il colore dell´Afd, il partito dell´estrema destra. Per giungere nell´altra Germania, bastano trenta minuti in auto dal centro di Berlino, si passa il Ponte delle Spie e al di là del lago, il Wannsee, si entra nel Brandeburgo e il panorama politico cambia completamente. Qui l’Afd ha raggiunto il 35 per cento ed è al primo posto. In Sassonia, dove a Dresda ai tempi della scomparsa DDR, Putin comandava la centrale del Kgb, gli estremisti hanno raggiunto il 38 per cento. Nel Mecklenburg, a nord, sono primi con il 32, ma in Turingia sono al 40. Nel Land si trova Weimar, la città di Goethe e di Schiller, tra le prime a essere conquistate quasi un secolo fa da Hitler. E all´est la Linke, il partito dell’estrema sinistra, ha raggiunto il 15%, così come risultati migliori che nel resto del Paese li ha avuti il neonato partito di Sahra Wagenknecht che ha raggiunto a livello nazionale il 4,9% (lo sbarramento è il 5%). Quasi il 70 per cento degli Ossis, come vengono chiamati con ironia gli abitanti della ex DDR, votano dunque contro la probabile coalizione con cui Friedrich Merz governerà a Berlino per i prossimi quattro anni.

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Il muro è scomparso, ne rimangono pochi metri, ma la storia non si cancella con le ruspe. Dopo 35 anni gli Ossis sono dunque tutti nostalgici neonazisti, o postcomunisti? Dalle analisi del voto, domenica un milione e mezzo di ex elettori socialdemocratici hanno scelto l´Afd. Tutti nazisti a loro insaputa? I nostalgici di Hitler o di Stalin sarebbero non più del 20%, gli altri votano per protesta. L´Afd è al primo posto tra gli elettori fino ai 45 anni: quando cadde il muro non erano nati o andavano alle elementari.

Non è una questione di soldi, all´Est si guadagna in media il 10 per cento in meno rispetto all´Ovest, differenza non enorme, e le pensioni sono quasi uguali. Gli Ossis temono però di perdere la loro Heimat, la piccola patria, la loro identità, trattati come fratelli minori da Berlino. In paesi di mille abitanti sono arrivati fino 800 profughi, senza che gli abitanti fossero nemmeno avvertiti. In realtà, gli stranieri sono in percentuale meno che all´Ovest. Ma conta quel che si sente, più che le cifre.

Angela Merkel, Cancelliera per 16 anni, è cresciuta al di là del muro, ma è nata ad Amburgo, e oggi le rimproverano che al potere ha dimenticato i luoghi della sua giovinezza. A Templin, 80 km a nord della capitale, dove Frau Angela andava a scuola, l´Afd è al primo posto con il 33%.

Per quel che conta, per alcuni molto, una sola squadra dell´est, il Leipzig (Lipsia) gioca nella Bundesliga, la serie A, due contando Union Berlin, squadra di quello che era il settore orientale. Ma gli artisti e scrittori più vitali vengono dall´Est. Gerhard Richter, nato a Dresda, è il pittore contemporaneo più importante della Germania, forse d´Europa. Volker Braun, 85 anni, sempre di Dresda, è giudicato una delle voci più interessanti per capire la Germania della doppia anima. Der Turm, la Torre, di Uwe Tellkamp, romanzo su una famiglia vissuta nella DDR, (pubblicato in Italia dalla Nave di Teseo) è uno dei romanzi più venduti degli ultimi anni.

Chemnitz, in Sassonia, quest´anno capitale della cultura, fino al 1990 si chiamava Karl-Marx Stadt. E non ha abbattuto la statua del filosofo, un testone alto sette metri, e pesante 40 tonnellate. Non è un simbolo politico, dicono gli abitanti, ma del nostro passato.