Covid, dramma Germania: oggi 64mila contagi e 248 morti

L'epidemia di Coronavirus continua a dilagare. Berlino ormai guarda al lockdown. L'incidenza sale senza freni: è a 360 per 100mila abitanti. In Francia i casi continuano ad aumentare, in Gran Bretagna quasi 41mila in 24 ore

Lothar Wieler, presidente del Robert Koch Institute (Ansa)

Lothar Wieler, presidente del Robert Koch Institute (Ansa)

Berlino, 20 novembre 2021 - In Germania è dramma Covid, con l'epidemia che al momento procede sena freni. I nuovi contagi da Coronavirus relativi alle ultime 24 ore sono stati 63.924. Esattamente una settimana fa erano 45.081. Il Paese ormai guarda al lockdown. L'incidenza per 100mila abitanti su sette giorni è di 362,2 casi. Ieri erano stati 340,7, una settimana fa 277,4, il mese scorso 80,4. Il Covid ha provocato nelle ultime 24 ore nel paese la morte di 248 persone contro le 228 di una settimana fa. I dieci distretti regionali maggiormente colpiti sono quasi tutti in Sassonia e Baviera. Nella quasi totalità di questi distretti l'incidenza su sette giorni per 100mila abitanti ha superato i mille casi.

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Anche in Francia i contagi da Coronavirus continuano ad aumentare: sono stati riportati 22.678 nuovi casi nelle ultime 24 ore, con un aumento del 55% rispetto a una settimana fa. Lo hanno reso noto le autorità sanitarie locali, aggiornando a oltre 7,37 milioni il totale dei contagiati. Sono invece 24 i decessi nell'ultima giornata per complicanze riconducibili al Covid-19, mentre sono 1.333 le persone ricoverate in terapia intensiva. Ma la situazione sta peggiorando quasi in tutta Europa. E mentre in Austria è stato annunciato ieri un lockdown generale e l'obbligo vaccinale da febbraio, in Gran Bretagna sono i 40.941 i nuovi casi di Coronavirus confermati nell'ultima giornata. Nel Paese sale inoltre a 143.866 il numero delle persone che sono morte per complicanze riconducibili al Covid, con 150 persone decedute nelle ultime 24 ore. 

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Riguardo l'Europa dell'est, nuovi record in Repubblica ceca (Paese di 10 milioni di abitanti): nelle ultime 24 sono stati registrati 22.936 casi, quasi 500 in più rispetto al giorno precedente. Per la prima volta da aprile i morti hanno superato la soglia dei 100 morti, con 110 decessi. L'incidenza è salita a 929 nuovi contagi su 100mila residenti. Il tasso di vaccinazione è fermo al 60%.

Situazione epidemiologica sempre difficile anche in Slovenia, dove se si registra un lieve calo nei contagi resta pesante la pressione su ospedali e sistema sanitario, con terapie intensive vicine alla saturazione e carenza di personale specialistico. Il bilancio delle ultime 24 ore, stando ai media regionali, è stato di 3.232 nuovi contagi su 8.127 test effettuati, con una tasso di positività al 39,8%. I decessi da ieri sono stati 22. I pazienti ricoverati sono 1.106, 266 dei quali in terapia intensiva. Resta basso al 54% il tasso di vaccinati con le due dosi. Dall'Italia sono stati inviati 30 medici e infermieri militari a sostegno dell'ospedale di Nova Gorica.

Anche nella vicina Croazia, dove oggi a Zagabria si è tenuta una nuova manifestazione di protesta contro le nuove restrizioni e l'obbligo del pass vaccinale in tutte le strutture pubbliche, la situazione resta critica. I nuovi casi di covid da ieri sono stati 5.614, 65 le vittime, con 320 pazienti in terapia intensiva su un totale di 2.542 ricoverati. Il tasso di immunizzati in Croazia non supera il 61%. Un leggero miglioramenti si registra in Serbia, dove nelle 24 ore i contagi sono stati 2.648 (su 14.051 test), con 51 morti. I ricoverati in ospedale sono 6.106, dei quali 228 in terapia intensiva con ausilio del respiratore. Sempre pesante la situazione in Bulgaria e Romania, anche se in entrambi i Paesi, per restando il sistema sanitario sotto pressione, negli ultimi giorni il numero di casi e decessi ha registrato un incremento minore.

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