Mercoledì 24 Aprile 2024

Floyd, la rabbia di Michael Jordan: "Mi schiero con chi denuncia il razzismo"

La leggenda dell'Nba si unisce al coro delle proteste e invita a "mai voltare le spalle alla brutalità insensata"

L'ex campione dell'Nba Michael Jordan (Ansa)

L'ex campione dell'Nba Michael Jordan (Ansa)

Roma, 1 giugno 2020 - Nell'America in fiamme per la morte di George Floyd, il 46enne afroamericano ucciso a Minneapolis da un poliziotti che l'ha soffocato con un ginocchio sul collo, oggi rompe il silenzio anche Michael Jordan, la popolarissima ex star dei Bulls. Che si schiera con chi protesta, come già hanno fatto fin da subito altri campioni dell'Nba e non solo.

Su Twitter, Jordan scrive: "Mi sento molto rattristato, ma anche decisamente arrabbiato. Vedo e provo il dolore, l'indignazione e la frustrazione di tutti. Sono dalla parte di coloro che stanno protestando contro il razzismo insensato che c'è nel nostro Paese nei confronti della gente di colore. Ma ora ne abbiamo abbastanza. Io non ho le risposte, ma le nostre voci unite hanno una forza che nessuno può dividere".  L'invito è a pacificare gli animi: "Dobbiamo ascoltarci l'un l'altro, mostrare compassione ed empatia e mai voltare le spalle alla brutalità insensata - scrive Jordan - Abbiamo bisogno di dare messaggi di pace contro le ingiustizie. Le nostre voci, tutte insieme, devono mettere pressione ai nostri leader affinché cambino le leggi oppure dobbiamo usare il nostro voto per creare il cambiamento".

"Ognuno di noi - conclude Jordan - deve essere parte della soluzione e dobbiamo lavorare insieme per garantire giustizia per tutti. I miei pensieri sono rivolti alla famiglia di George Floyd e a tutti quelli le cui vite sono state brutalmente e insensatamente colpite da atti di razzismo e ingiustizia".