Mercoledì 18 Giugno 2025
REDAZIONE ESTERI

Veto Usa su risoluzione Onu per tregua a Gaza. Bocciata anche se tutti gli altri favorevoli. Starmer: Gb valuta sanzioni a Israele

Gli Usa pongono il veto alla risoluzione sul cessate il fuoco a Gaza. Il premier britannico: “Agiremo in accordo con gli alleati”. L’americana Ghf ferma la consegna delle scorte dopo la strage: critiche della stampa araba. Drone su una scuola: 18 morti, anche donne e bambini. Tajani: “Adam al-Najjar partirà per l’Italia l’11 giugno”

Veto Usa su risoluzione Onu per tregua a Gaza. Bocciata anche se tutti gli altri favorevoli. Starmer: Gb valuta sanzioni a Israele

Roma, 4 giugno 2025 – In serata gli Usa hanno posto il veto alla risoluzione del consiglio di sicurezza dell’Onu. Anche se gli altri 14 membri hanno votato a favore la risoluzione che chiedeva il cessate il fuoco a Gaza è stata bocciata perché gli Usa sono un membro permanente con diritto di veto. L’ong americana Gaza Humanitarian Foundation (Ghf) ha sospeso per oggi la distribuzione degli aiuti nella Striscia dopo che ieri almeno 27 palestinesi sono stati uccisi dal fuoco israeliano mentre erano in fila per il cibo a Rafah. Secondo le forze armate di Tel Aviv, i militari avrebbero sparato  dopo aver identificato dei "sospetti" nei pressi di un sito di distribuzione di aiuti. Intanto un drone dell’Idf ha colpito una scuola che ospitava tende di sfollati a Khan Younis:  il bilancio è di almeno 18 morti, tra loro anche bambini e donne. Stasera alle 22 il Consiglio di sicurezza dell’Onu voterà sulla risoluzione per il cessate il fuoco. Sarà un nulla di fatto: scontato il veto degli Stati Uniti. Il premier britannico Starmer ha detto pubblicamente che il Regno Unito insieme “agli alleati” valuta sanzioni contro Israele. 

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Gaza, 4 giugno 2025 . Palestinesi portano il corpo di una vittima dell'ultimo bombardamento israeliano (Afp via Ansa)

Notizie in diretta  

20:38
Tutti a favore, ma gli Usa pongono il veto all'Onu

Gli Stati Uniti hanno votato contro la risoluzione Onu che chiedeva l'immediato cessate il fuoco a Gaza. Quattordici, invece, i voti a favore. Zero gli astenuti. A causa del veto degli Usa, uno dei cinque membri permanenti con potere di veto, la risoluzione è stata bocciata. 

20:18
Gli Usa bocciano risoluzione Onu su Gaza

L'ambasciatrice americana all'Onu Dorothy Shea ha annunciato, come previsto, che gli Stati Uniti porranno il veto su una risoluzione su un cessate il fuoco a Gaza al Consiglio di sicurezza. "Questa risoluzione è inaccettabile per diversi motivi», ha dichiarato la numero uno della missione Usa agli Stati Uniti sottolineando che «per poter andare avanti Hamas e altri terroristi non devono avere un futuro a Gaza".

16:51
La Germania continuerà a fornire armi a Israele

Il ministro degli Esteri tedesco Johann Wadephul ha promesso ulteriori aiuti in armi a Israele. "La Germania continuerà a sostenere lo Stato di Israele, anche con l'invio di armi", ha dichiarato Wadephul rispondendo ad un'interrogazione parlamentare al Bundestag alla vigilia della visita dell'omologo israeliano, Gideon Saar.

14:29
Londra chiede "inchiesta immediata e indipendente" su strage degli aiuti a Rafah

Il governo britannico guidato da Keir Starmer ha chiesto "un'inchiesta immediata e indipendente" su una serie di incidenti mortali avvenuti questa settimana nei siti di distribuzione di aiuti a Gaza. Le morti di palestinesi alla ricerca di cibo sono "profondamente inquietanti", ha commentato il sottosegretario per il Medio Oriente, Hamish Falconer, definendo "disumane" le nuove misure israeliane per la distribuzione degli aiuti.

12:28
Starmer: "Regno Unito valuta sanzioni contro Israele con gli alleati"

Il premier britannico n Starmer ha dichiarato che il Regno Unito sta valutando sanzioni contro Israele per la guerra a Gaza in accordo con gli alleati. Starmer rispondendo durante il Question Time ai Comuni alla domanda di una deputata laburista, che ha parlato di "una macchia nera per l'umanità" riferendosi alla nuova escalation israeliana nella Striscia, ha definito le azioni dello Stato ebraico "spaventose, controproducenti e intollerabili". Il primo ministro ha poi ribadito la ferma opposizione di Londra "all'espansione delle operazioni militari e alla violenza dei coloni, nonché al blocco degli aiuti umanitari". 

Incalzato dalla domanda della deputata Claire Hanna, esponente del Partito socialdemocratico e laburista nordirlandese (Sdlp), storicamente alleato del Labour sulla scena politica nazionale britannica, Starmer ha ricordato che il suo governo ha già "sospeso i negoziati su un trattato di libero scambio" post Brexit con Israele in risposta alla nuova escalation decisa dal governo Netanyahu nella Striscia di Gaza. E che "ha sanzionato" di recente alcuni coloni "estremisti sostenitori della violenza" nei territori palestinesi occupati della Cisgiordania. Ora - ha proseguito - stiamo "valutando ulteriori azioni in accordo con nostri alleati, sanzioni incluse". "Voglio essere assolutamente chiaro - ha poi concluso rivolgendosi all'assemblea della Camera dei Comuni a Westminster - sulla necessità di tornare a un cessate il fuoco. Occorre che gli ostaggi (israeliani) detenuti da lungo tempo siano rilasciati e c'è disperata necessità che più aiuti entrino a Gaza rapidamente e in grande quantità, di fronte a una situazione spaventosa, intollerabile e controproducente". (ANSA).

12:21
Tajani: "Adam al Najjar potrà lasciare Gaza l'11 giugno"

Si sta "lavorando per portare Adam al-Najjar, l'undicenne sopravvissuto al bombardamento che ha sterminato la sua famiglia a Gaza, figlio della dottoressa Alaa, "credo l'undici" giugno "potrà lasciare Gaza, Adam con la mamma, la zie e quattro cugini e verrà qui per essere curato in uno dei migliori ospedali pediatrici italiani. Quindi continuiamo l'azione umanitaria, continuiamo con Food for Gaza con tutte le difficoltà che ci sono". Lo dice il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, parlando con i giornalisti a Napoli. "Per quanto riguarda Gaza, noi continuiamo ad aiutare la popolazione civile, siamo uno dei paesi che ha fatto di più. Abbiamo accolto già in Italia 700 palestinesi, li abbiamo fatti uscire dalla Striscia di Gaza e non sono pochi. Abbiamo 130 bambini che sono ricoverati negli ospedali migliori - sottolinea - ospedali pediatrici italiani".

11:10
Attivisti no war in marcia da Tel Aviv al confine di Gaza

Alcune decine di manifestanti contro la guerra hanno intrapreso una marcia di tre giorni da Tel Aviv al confine di Gaza, chiedendo un accordo sulla presa degli ostaggi e la fine dei combattimenti nella Striscia. Lo scrive il Times of Israel spiegando che la marcia è l'ultima di una lunga serie organizzate dagli attivisti israeliani negli ultimi anni. In diverse occasioni, le famiglie degli ostaggi e i manifestanti antigovernativi hanno compiuto il viaggio da Tel Aviv a Gerusalemme, solitamente culminando in una manifestazione di massa nei pressi della Knesset e di altri edifici governativi. Nonostante i numeri esigui, gli organizzatori prevedono che la marcia raggiungerà decine di migliaia di partecipanti nei prossimi giorni, soprattutto con la presenza di manifestanti nei pressi del confine. Si prevede che diversi parenti degli ostaggi si uniranno al corteo.

11:08
A Gaza 95 morti in 24 ore

Almeno 95 persone sono state uccise e 440 ferite a Gaza nelle ultime 24 ore, per un totale di 54.607 vittime e 125.341 feriti dall'avvio della guerra il 7 ottobre. E' il bilancio fornito dal ministero della Salute nella Striscia, gestito da Hamas.

09:26
Stop aiuti, critiche della stampa araba a Ghf

La sospensione per un giorno delle operazioni della Gaza Humanitarian Foundation viene duramente criticata dai palestinesi e dalla stampa araba, che denunciano "ripetuti fallimenti nel fornire aiuti significativi" e nell'istituire "un contesto sicuro per chi li richiede". La Ghf, sostenuta da Israele e Stati Uniti, sembra "sottrarsi alle sue responsabilità", sentenzia Al Jazeera, sottolineando che per quanto riguarda la sicurezza, Gaza non gode di assoluta sicurezza da 20 mesi, mentre per la logistica, le strade sono distrutte e danneggiate, c'è carenza di carburante. "Tutti questi fattori possono rallentare il flusso di aiuti, ma la sospensione totale delle operazioni umanitarie evidenzia l'incompetenza dell'organizzazione nella pianificazione di emergenza. Molte organizzazioni umanitarie piu' piccole, comprese quelle locali, sono riuscite a continuare a operare nonostante le difficoltà sul campo", ha scritto Al Jazeera.

09:23
Croce Rossa internazionale: "Gaza peggio dell'inferno, palestinesi privati della dignità"

"Gaza è diventata peggio dell'inferno sulla Terra": a parlare è il presidente del Comitato Internazionale della Croce Rossa (Icrc/Cicr), Mirjana Spoljaric, in un'intervista alla Bbc dalla sede centrale a Ginevra. Spoljaric ha dichiarato che "l'umanità sta fallendo" e che "gli Stati non stanno facendo abbastanza per porre fine alla guerra, porre fine alle sofferenze dei palestinesi e liberare gli ostaggi israeliani". Il presidente della Croce Rossa internazionale ha affermato che "ciò che sta accadendo a Gaza supera qualsiasi accettabile standard legale, morale e umano", denunciando il fatto che "i palestinesi sono stati privati della dignità umana" e che "il diritto internazionale umanitario viene svuotato".

08:01
Attacco su una scuola di Khan Younis, anche donne e bambini tra le vittime

La protezione civile della Striscia di Gaza ha annunciato oggi la morte di 12 persone, tra le quali donne e bambini, in un attacco israeliano a ovest di Khan Younis. "Almeno 12 persone, fra le quali diverse donne e bambini, sono state uccise nel corso di un attacco di un drone israeliano stamani, su una tenda per gli sfollati nei pressi della scuola Al-Innawi": lo ha dichiarato alla France Presse il portavoce della protezione civile, Mahmoud Bassal. Altre 4 persone sono state uccise in attacchi sul altri settori di Gaza, ha aggiunto Bassal. Contattate dalla France Presse, le forze armate israeliane non hanno risposto per il momento. 

07:44
Onu, stasera il voto per la risoluzione sul cessate il fuoco a Gaza

È in programma per le 22 di questa sera (ora italiana) la votazione del Consiglio di sicurezza dell'Onu di una risoluzione che chiede un cessate il fuoco, il rilascio degli ostaggi e un accesso umanitario illimitato a Gaza. La mozione appare però destinata a tradursi in un nulla di fatto per il veto, che appare scontato, che vi apporranno gli Stati Uniti. Inutili, a quanto si apprende, i tentativi di diversi componenti del Consiglio di trattare con i rappresentanti di Washington affinché non affossino il documento che punta l'indice sulla "catastrofica" situazione nell'enclave assediata, chiedendo al contempo l'immediata cessazione delle operazioni militari israeliane e la liberazione degli ostaggi da parte di Hamas. Si tratta della prima votazione sull'argomento da parte dell'organismo composto da 15 membri da novembre, quando sempre gli States, alleato chiave di Israele, bloccarono un testo che chiedeva la fine dei combattimenti. 

07:43
Ghf sospende la distribuzione di aiuti

La Gaza Humanitarian Foundation (Ghf) ha annunciato che i suoi siti di distribuzione degli aiuti oggi non saranno operativi per permettere di svolgere le attività logistiche necessarie per accogliere un maggior numero di persone. Lo riporta il Times of Israel. In questo modo, l'esercito israeliano (Idf) avrà anche il tempo di preparare percorsi di accesso più sicuri ai siti, prima della ripresa delle operazioni giovedì. Intanto, un portavoce dell'Idf ha avvertito i palestinesi che il passaggio sulle strade che portano ai siti di distribuzione sarà vietato nel frattempo, poiché queste vie sono considerate zone di combattimento. 

07:38
Attacco a una scuola di Khan Younis, 18 morti tra gli sfollati

E' di almeno 18 morti l'ultimo bilancio delle vittime dell'attacco messo a segno oggi da un drone israeliano contro una scuola a Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza. Lo ha riferito ad Al Jazeera una fonte medica dell'ospedale Nasser. L'agenzia di stampa palestinese Wafa ha riferito di donne e bambini tra le vittime dell'attacco che ha preso di mira una tenda di sfollati all'interno della scuola.