
"Così fermiamo Hamas". Ira a Bruxelles. Trump: annullare il processo a Bibi. .
di Aldo BaquisTEL AVIVUn’altra giornata di disordini e di violenze a Gaza, nel contesto della problematica distribuzione degli aiuti umanitari. Nel sud è gestita, in situazioni spesso caotiche, da un ente umanitario (Ghf) organizzato da Usa ed Israele. Nel nord invece miliziani di Hamas requisiscono i camion di aiuti. Secondo l’agenzia di stampa palestinese Wafa, in 24 ore a Gaza si sono avuti 100 morti, 18 dei quali in un bombardamento a Deir el-Ballah. Nel vicino ospedale Nasser si sono affrontati, armi alla mano, miliziani di Hamas e beduini fiancheggiatori del Ghf. Scene drammatiche anche in Cisgiordania dove una "spedizione punitiva" organizzata da decine di coloni è degenerata in scontri in cui tre palestinesi sono stati uccisi dall’esercito.
Israele intanto è rimasto sbigottito per la richiesta di Trump di scavalcare in tronco la magistratura israeliana e di mettere fine all’"Horror Show": ossia al processo di Netanyahu che dovrebbe riprendere lunedì. Da settimane la pubblica accusa attendeva quell’appuntamento per cominciare a torchiare il premier sulla natura dei suoi rapporti con alcuni magnati, legati anche alle comunicazioni e alla gestione dell’informazione. Ieri Netanyahu ha giocato d’anticipo e ha chiesto ai tre giudici di annullare le udienze delle prossime due settimane per consentirgli di "dedicarsi a Gaza e alla liberazione degli ostaggi".
Nuove pressioni su Israele (fra cui la richiesta spagnola di sospensione dell’accordo di associazione con l’Ue) sono giunte ieri dal Consiglio europeo mentre dall’altra parte dell’Oceano Donald Trump continua a spendersi in favore di "Bibi Netanyahu, forse il più grande combattente nella storia di Israele" fino al punto di invocare la cessazione immediata del processo in corso nei suoi confronti a Tel Aviv per corruzione, frode ed abuso di ufficio. "Questa giustizia fittizia è inaccettabile" si è indignato il tycoon sul suo social "Truth". "Gli Stati Uniti hanno salvato Israele, ora salvano anche Bibi Netanyahu". Il premier progetta di recarsi nei prossimi giorni negli Usa: "Con l’Iran – ha affermato – abbiamo conseguito una grande vittoria che apre l’opportunità di un’estensione radicale degli accordi di pace regionali. Non c’è nemmeno un giorno da perdere".
Ben altri toni sono giunti invece dal Consiglio europeo che, dopo aver espresso compiacimento per il cessate il fuoco fra Israele e Iran, ha ribadito che "una soluzione duratura della questione nucleare iraniana può essere raggiunta solo attraverso negoziati". Sulla situazione di Gaza, a Bruxelles si sono uditi interventi appassionati, il più acceso dei quali è giunto dal premier spagnolo Pedro Sanchez, secondo cui nella Striscia si è creata una "situazione catastrofica di genocidio". "Israele sta violando l’articolo 2 dell’accordo di associazione con l’Ue, quello sui diritti umani. Pertanto occorre la sospensione immediata di quell’accordo".
Nelle sue conclusioni il Consiglio europeo ha invocato "un cessate il fuoco immediato a Gaza, la revoca del suo blocco e il rilascio degli ostaggi". Ha anche deplorato "la terribile situazione umanitaria a Gaza, il numero inaccettabile di vittime e i livelli di fame". All’alto commissario Kaja Kallas, secondo fonti europee, è stato chiesto di proporre "possibili misure" verso Israele in seguito alle denunce di violazioni dei diritti umani.