Lunedì 12 Maggio 2025
REDAZIONE ESTERI

La foto che ha vinto il World Press Photo 2025 racconta la storia di migliaia di altri bambini di Gaza

La fotografa palestinese Samar Abu Elouf ha immortalato Mahmoud Ajjour, un bambino di nove anni che ha perso entrambe le braccia in un attacco israeliano mentre fuggiva con la sua famiglia dalla Striscia

Mahmoud Ajjour, Aged Nine © Samar Abu Elouf

Mahmoud Ajjour, Aged Nine © Samar Abu Elouf

Nel 2025, il World Press Photo ha premiato come Foto dell’Anno un'immagine che va oltre la semplice documentazione: è un grido silenzioso contro l'orrore della guerra. La fotografa palestinese Samar Abu Elouf ha immortalato Mahmoud Ajjour, un bambino di nove anni che ha perso entrambe le braccia in un attacco israeliano mentre fuggiva con la sua famiglia da Gaza nel marzo 2024. Lo scatto, realizzato per il New York Times, cattura non solo la mutilazione fisica, ma anche quella emotiva, diventando simbolo di una generazione segnata dalla violenza.

Mahmoud ora vive a Doha, in Qatar, dove cerca di adattarsi alla sua nuova realtà, imparando a usare i piedi per le attività quotidiane e sognando un futuro con protesi. La giuria del concorso ha elogiato la fotografia per la sua capacità di raccontare una storia profonda e universale, sottolineando l'importanza di testimonianze visive che documentano l'impatto umano dei conflitti.

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Questa immagine arriva a distanza di un anno dalla vittoria di una fotografia altrettanto potente, quella che nel 2024 ha visto trionfare la foto di Mohammed Salem conosciuta come la “Pietà di Gaza”, sempre scattata in Palestina. Quella fotografia, che mostrava una donna che abbraccia il corpo senza vita di sua nipote, di cinque anni, avvolta in un sudario, aveva già messo in luce il tragico destino dei civili palestinesi, specialmente dei più piccoli, in una guerra che sembra non finire mai.

La foto di Mohammed Salem conosciuta come la “Pietà di Gaza”
La foto di Mohammed Salem conosciuta come la “Pietà di Gaza”

Il dramma di Mahmoud non è un caso isolato. Secondo le Nazioni Unite, tra ottobre 2023 e settembre 2024, oltre 16.700 bambini sono stati uccisi a Gaza, con migliaia di altri feriti o dispersi sotto le macerie. Save the Children riporta che almeno 3.100 di questi erano sotto i cinque anni, e 710 avevano meno di un anno. Questi numeri evidenziano come i bambini siano le vittime più vulnerabili e spesso dimenticate dei conflitti armati.

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La fotografia di Samar Abu Elouf non è solo un'opera d'arte, ma un atto di denuncia che costringe lo spettatore a confrontarsi con le conseguenze della guerra sui più innocenti. In un mondo dove le immagini scorrono rapidamente sui nostri schermi, questa foto ci obbliga a fermarci, a riflettere e, si spera, ad agire. Il World Press Photo 2025 non ha solo premiato una fotografia, ma ha acceso i riflettori su una crisi umanitaria che non può essere ignorata. Attraverso lo sguardo di Mahmoud, siamo chiamati a riconoscere l’umanità condivisa e la necessità urgente di proteggere i più vulnerabili.