Attacco chimico a Khan Sheikhun (Afp)
Roma, 5 aprile 2017 - Non solo il gas Sarin. Negli occhi di tutti ci sono ancora le drammatiche immagini della strage di bambini a Idlib, in Siria. Il principale indiziato di quello che pare essere stato a tutti gli effetti un attacco chimico, è proprio l'arma di distruzione di massa prodotta per la prima volta dai nazisti nel 1938. Ma, Sarin a parte, sono diversi i gas che possono avere effetti letali. Il Vx, a esempio, non lascia scampo: provoca danni irreparabili alle funzioni respiratorie fino al soffocamento della vittima. Dal canto suo il cloro determina lacerazioni, ustioni e vista sfocata. Nei casi più gravi possono insorgere delle difficoltà respiratorie tali da comportare anche un edema polmonare con il rischio concreto di decesso. Il clanuro idrogenato, invece, danneggia il sistema nervoso centrale, con esiti anche fatali
Nel frattempo, se confermato, il raid su a Khan Sheikhun sarebbe il più grave attacco chimico nella guerra civile siriana da quello che, il 21 agosto 2013, provocò 1.400 morti a Ghuta, a est di Damasco, una zona controllata dagli insorti. Fu quell’eccidio a portare gli Usa sull’orlo di una guerra con il regime di Assad.
FOCUS SARIN - Fu prodotto per la prima volta da due scienzati nazisti nel 1938. Tentavano di sviluppare sostanze di azione biocida, ne venne fuori questo micidiale gas nervino della famiglia degli organofosfati, classificato come arma chimica di distruzione di massa.
Sintomi ed effetti. E' inodore e uccide in maniera rapidissima: una dose di 200 milligrammi può portare alla morte in un paio di minuti. Come gli altri agenti nervini, il gas sarin colpisce il sistema nervoso degli organismi viventi. I primi sintomi dell'esposizione sono difficoltà respiratoria e contrazione delle pupille. Segue una perdita progressiva del controllo delle funzioni corporee, spesso si verifica vomito e perdita di urina e feci. A rendere celebre il gas Sarin fu soprattutto Saddam Hussein che lo utilizzò nel 1988 per uccidere migliaia di curdi nella città irachena di Halabja. Il 20 marzo 1995, il sarin fu utilizzato per l'attacco terroristico alla metropolitana di Tokyo da parte della setta religiosa Aum Shinrikyo.