Gas, intesa fra Italia e Congo su forniture. La novità del Gnl

Siglato l'accordo energetico per l'aumento della produzione e dell'export di gas dal paese africano. Un passo per aumentare l'indipendenza dell'Italia dalle forniture di Gazprom

Di Mario e il presidente del Congo Sassou (Ansa)

Di Mario e il presidente del Congo Sassou (Ansa)

Roma, 21 aprile 2022 - Prosegue la missione energia del governo italiano in Africa. Dopo la firma di ieri in Angola della joint-venture per la produzione di materie prime (petrolio, gas naturale e gas naturale liquefatto) e per l'implementazione di strategie per lo sfruttamento di fonti energetiche rinnovabili, oggi in Congo il ministro degli Esteri Luigi Di Maio e quello della Transizione economica Roberto Cingolani, con la presenza dell'ad di Eni Claudio Descalzi, hanno siglato un accordo per l'aumento della produzione e dell'export di gas.

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La strategia dell'Italia per trovare sempre maggiore indipendenza dal gas russo va quindi avanti con una nuova firma su una lettera d'intenti che punta a rafforzare la cooperazione energetica fra Roma e Brazzaville. Fra le novità del giorno anche un accordo fra il ministero degli Idrocarburi congolese ed Eni che dal 2023 vedrà partire in territorio congolese l'estrazione di Gnl, un gas naturale liquefatto. L'obiettivo è ottenere una capacità a regime di oltre 3 milioni di tonnellate/anno (oltre 4,5 miliardi di metri cubi/anno).

L'accordo energetico stipulato in Congo, arrivato grazie anche alle relazioni che Eni ha costruito in circa 70 anni di presenza in Africa, è un passo importante per cercare di rendere indipendente l'Italia dalle forniture di Gazprom, prima ancora che in sede europea si trovi una posizione unica sul pagamento delle forniture. L'anno scorso il gigante russo energetico ha garantito oltre 29 miliardi di metri cubi di metano. Il gas che dal 2023 dovrebbe arrivare dal Congo è di tipo Gnl, un gas naturale liquefatto che dovrà essere trattato da dai terminali di terminali di gassificazione presenti nel nostro Paese. Attualmente sono 3. 

Le parole di Di Maio, Cingolani e Descalzi

"Con questa firma - ha detto Di Maio - si conclude una missione molto importante per il governo italiano in questa regione. L'aggressione russa ha portato l'Italia a diversificare le proprie fonti. Ora l'obiettivo prioritario è ridurre la nostra dipendenza dal gas russo. Con questi accordi puntiamo a mitigare i costi energetici per le famiglie. Al riguardo c'è già un piano di sicurezza energetica".

Cingolani ha invece parlato di "un grande potenziamento della cooperazione a favore della transizione ecologica, anche grazie al grande lavoro fatto da Eni in questi anni: c'è un programma di grandissimi investimenti in Congo". Descalzi invece ha puntato sulla trasformazione del Congo in "un laboratorio di energie future con tecnologia italiana. Per questo è un momento importante per entrambi i paesi e anche per la nostra società".