Giovedì 25 Aprile 2024

Fusione nucleare, annuncio storico dagli Usa: "Svolta per l'energia pulita"

La segretaria americana all'Energia Jennifer Granholm conferma la notizia anticipata nei giorni scorsi. Ma per l'uso commerciale ci vorranno ancora decenni

Washington, 13 dicembre 2022 - È ufficiale: come ampiamente anticipato nei giorni scorsi, oggi la segretaria americana all'Energia, Jennifer Granholm, ha annunciato la svolta sulla fusione nucleare. Per la prima volta nella storia, i ricercatori in un laboratorio della California sono riusciti a produrre una reazione che genera più energia di quella necessaria per innescarla. Cosa che, rende noto il Dipartimento, è destinata a "cambiare per sempre il futuro dell'energia pulita e la difesa nazionale americana".

"L'accensione ci consente di replicare per la prima volta determinate condizioni che si trovano soltanto nelle stelle e nel sole. Questa pietra miliare ci avvicina di un passo significativo alla possibilità di un'energia di fusione a zero emissioni di carbonio che alimenti la nostra società", ha spiegato Granholm.

Fusione nucleare: cos'è e come funziona

L'annuncio di Jennifer Granholm, 13 dicembre 2022 (Afp)
L'annuncio di Jennifer Granholm, 13 dicembre 2022 (Afp)

"Un trionfo della scienza"

Da decenni ci sono laboratori nel mondo che cercano di ottenere questo risultato, che potrebbe rappresentare una svolta epocale sul piano energetico con una fonte praticamente priva di scorie e di emissioni. Gli scienziati presso la National Ignition Facility del Lawrence Livermore National Laboratory in California hanno fatto la storia il 5 dicembre, in una struttura dalle dimensioni di uno stadio e dotata di 192 laser. La direttrice del laboratorio, Kim Budil, ha definito i tentativi degli scienziati di realizzare l'accensione della fusione in laboratorio "una delle sfide scientifiche più significative mai affrontate dall'umanità" e ha applaudito il lavoro dei ricercatori. "Raggiungerlo è un trionfo della scienza, dell'ingegneria e, soprattutto, delle persone", ha affermato Budil in una nota, "Varcare questa soglia è la visione che ha guidato 60 anni di dedizione alla ricerca. È per risolvere questi problemi che i laboratori nazionali statunitensi sono stati creati".

"Almeno 30 anni finché diventi realtà"

Ma ci vorrà almeno una trentina d'anni affinché la fusione nucleare passi dall'essere una tecnologia sperimentale a una realtà, con reattori in grado di alimentare le nostre città a emissioni zero. Tante le sfide tecnologiche che devono ancora essere superate, sia per la fusione a contenimento inerziale con i laser (quella che ha portato al risultato ottenuto al Lawrence Livermore National Laboratory negli Usa) sia per la fusione a confinamento magnetico (la tecnica del reattore Iter in costruzione nel sud della Francia). Lo spiega l'esperto di fusione nucleare Stefano Atzeni, dell'Università La Sapienza di Roma. "Fare previsioni è davvero difficile, perché siamo appena alla soglia della dimostrazione che fisicamente lo schema inerziale funziona, mentre per quello magnetico la prova l'avremo da Iter fra una quindicina di anni", afferma Atzeni. Nel caso del confinamento inerziale serviranno laser più efficienti che possano fare non uno sparo al giorno ma tre o quattro al secondo, con energie di 100-150 megajoule ciascuno contro i 2,5 dell'attuale. Nel caso del confinamento magnetico "bisognerà sviluppare magneti superconduttori sempre più affidabili nel lungo periodo e lavorare sull'estrema complessità del tokamak, la 'caldaia nucleare' a forma di ciambella", aggiunge l'esperto.