Sabato 20 Aprile 2024

Il saluto dei sudditi a Elisabetta. Plaid, thermos e selfie: "Siamo qui per la regina"

Migliaia di persone assiepate sui marciapiedi lungo il percorso del corteo funebre. La capitale trasformata in una gigantesca isola pedonale per onorare la sovrana

Tappeto di fiori per la regina Elisabetta II a Green Park

Tappeto di fiori per la regina Elisabetta II a Green Park

"È stato bello essere qui e salutarla per l’ultima volta". Londra ieri si è stretta attorno alla sua regina. La capitale si è trasformata in una gigantesca isola pedonale per consentire a tutti di vedere Elisabetta II. Nonostante la giornata di festa nazionale per onorare la regina, moltissimi negozi e attività di vario tipo restano aperti: perché va bene omaggiare Sua Maestà, ma dopo dieci giorni di lutto e con una Londra stracolma, a molti deve essere parso davvero un peccato rinunciare a riempire i tavoli o vendere un paio di giacche in più.

Le grandi strade che ogni giorno vedono sfrecciare decine di migliaia di automobili e biciclette elettriche sono deserte. I marciapiedi lungo il percorso principale della sfilata, invece, traboccano. C’è chi ha passato la notte accampato alla meno peggio per prendere il posto migliore. Per resistere al freddo pungente in tanti hanno usato la bandiera inglese, portata da casa per essere sventolata al passaggio della regina. "Non pensavo sarebbe stata così dura, faccio davvero fatica a riprendere calore. Per fortuna – esclama John, un ragazzone alto due metri - è spuntato un po’ di sole a scaldarci".

C’è anche chi arriva all’ultimo minuto, facendosi largo, ma senza usare i gomiti, e chi arriva troppo tardi. Mano a mano che le persone riempiono gli spazi predisposti dal servizio di sicurezza, gli ingressi vengono discretamente chiusi. "Ehi, potevate dircelo! Mia moglie è andata a prendere un caffè", esclama spazientito un signore dal forte accento scozzese. Dopo una decina di minuti, la security lo chiama e la coppia si riunisce. Fuori dalla cancellata si assiepano migliaia di persone. Non vedranno passare i cannoni, le guardie a cavallo e il feretro. Per ore potranno solo fissare la schiena di chi è arrivato solo qualche minuto prima di loro. "Non mi importa, sono qua per la regina. Anche se non riuscirò a vederla – sottolinea Rachel, ballerina venuta da Stratford – le sarò comunque vicina".

Sui tetti, i poliziotti coi binocoli controllano che tutto fili liscio. E se c’è chi piange o è visibilmente commosso, sono tantissime le famiglie e i gruppi di amici che approfittano dell’occasione per apparecchiare un insolito picnic ai bordi delle strade. "Volevamo essere qui per far capire ai nostri piccoli l’importanza di questo momento. Abbiamo deciso davvero all’ultimo di venire, ma spero se lo ricorderanno – spiegano Clara e Jim Brookes, arrivati ad Hyde Park da East London assieme ai loro tre figli – per tutta la vita".

Chi ha un thermos di caffè offre una tazza ai vicini. Diversi bambini non reggono all’attesa e si addormentano nei passeggini, mentre i più fortunati a cui funziona la connessione Internet condividono con chi gli capita attorno lo schermo dello smartphone per capire a che punto della sfilata si trovi il feretro della regina. "Sta arrivando, tra pochi minuti è qui. Guarda quel cameraman, si sta muovendo", azzarda Ana, arrivata dal Messico proprio per non perdersi questo momento. Accanto a lei inglesi, canadesi, ghanesi e italiani. C’è il mondo. E quando finalmente il feretro passa i cellulari si alzano al cielo. E una ola tecnologica saluta per l’ultima volta la regina.