Martedì 23 Aprile 2024

Funerali Bush tra lacrime e ironia. Trump-Hilary, gelo in prima fila

Tra il tycoon e i Clinton nemmeno uno sguardo Mentre con gli Obama c’è la stretta di mano. Il figlio George: tieni mamma per mano. Le battute dell’amico Simpson

Le risate dei presidenti al funerale di Bush (Ansa)

Le risate dei presidenti al funerale di Bush (Ansa)

New York, 6 dicembre 2018 - Le lacrime del figlio presidente (George W. Bush) che tocca la bara del "miglior padre possibile" (il papà Bush) si sono mischiate, nella solennità della cattedrale di Washington, alle risate liberatorie degli altri inquilini della Casa Bianca deliziati dai racconti di vita fatti dagli amici del "guerriero gentile".

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È stato soprattutto l’ex senatore repubblicano Alan Simpson, amico di Bush senior, a ricordare aneddoti di vita insieme e a regalare qualche momento di umorismo all’interno della funzione funebre. "L’umorismo è il solvente universale contro gli elementi abrasivi della vita", ha detto. Nella politica Usa, Simpson è diventato famoso per la sua ironia e diceva sempre: l’umorismo può essere usato per affrontare tragedie e avversari. "Bush? Amava le belle battute, ma non riusciva mai a ricordarsi la fine di una barzelletta. Mai. Terribile". Migliaia di persone nelle strade a Washington, centinaia di migliaia incollati davanti alle tv e singolarmente uniti in un giorno di lutto nazionale dove l’America si è fermata. Donald Trump con Obama e Carter si sono stretti la mano. Con Bill Clinton, invece, sulla stessa prima fila nemmeno uno sguardo. Sully, l’ultimo amico Labrador, si è seduta con una pettorina Usa. E un Paese da tempo attraversato da esasperate divisioni per una giornata intera si è ritrovato unito attorno a una delle figure più amate della storia Usa, in quello che qualcuno ha definito "il suo ultimo miracolo". Il presidente Donald Trump mai prima d’ora si era unito all’esclusivo club degli ex presidenti, quello dove sono adesso sono rimasti in quattro: Barack Obama, George W. Bush, Bill Clinton e Jimmy Carter. E, democratici o repubblicani, si sono commossi insieme alle parole di George W. Bush. Questi, ricordando il padre, non è riuscito a trattenere il pianto: "È stato il miglior papà possibile, mi ha insegnato come essere un presidente. Nel nostro dolore, sorridiamo consapevoli che ora sta riabbracciando Robin e tenendo di nuovo la mano di mamma», ha detto tra le lacrime, riferendosi alla madre, l’ex first lady Barbara Bush scomparsa otto mesi fa, e alla sorella morta da piccolina a causa di una leucemia.

E proprio accanto a loro che nelle prossime ore Bush padre verrà sepolto a Houston, in Texas, nell’area in cui sorge la George Bush Presidential Library and Museum. "È stato un grande uomo, ci mancherà", ha twittato Trump prima della cerimonia. Ma nella cattedrale in prima fila all’arrivo del tycoon i volti erano tesi: tiepida la stretta di mano con il predecessore Barack Obama e l’ex first lady Michelle. Gelo assoluto coi Clinton, seduti poco più in là: tra loro e il presidente non si sono nemmeno incrociati gli sguardi, e abbastanza eloquente è apparsa l’espressione Hillary volutamente fissa nel vuoto.