Martedì 23 Aprile 2024

Fratelli siriani bullizzati a scuola. Video sui social, Gran Bretagna sotto choc

Il video ha sconvolto il Paese e in poche ore è iniziata la colletta per il ragazzino: raccolti 90mila euro. Incriminato un 16enne

Il bambino siriano aggredito dal compagno di scuola (frame video)

Il bambino siriano aggredito dal compagno di scuola (frame video)

Londra, 29 novembre 2018 - Un 16enne britannico è stato rinviato a giudizio per aver aggredito un giovanissimo rifugiato siriano nel cortile di una scuola in Gran Bretagna. L'aggressione è stata filmata in un video che ha fatto il giro del web, sconvolgendo il Paese. Non solo. Anche la sorella della vittima è stata aggredita nello stesso cortile della scuola. Ma a suscitare lo sdegno dell'intera nazione è stato il video del violento attacco al piccolo siriano. 

Nella clip si vede il giovane 15enne con il braccio ingessato che viene prima strattonato, poi trascinato a terra per il collo. Dopodiché l'aggressore gli grida in faccia "ti annego" e così gli versa di forza una bottiglia d'acqua in gola, una scena che può ricordare la tortura del waterboarding. La vittima si alza a fatica da terra e se ne va senza dire una parola.

Il video ha provocato una forte indignazione in tutta la Gran Bretagna. E in poche ore è iniziata su internet una raccolta fondi per il giovane siriano vittima di bullismo. In 24 ore sono state raccolte oltre 77.500 sterline (87.600 euro). E la cifra sembra essere destinata a crescere ancora molto per lo sdegno che la notizia ha creato. 

L'aggressione è avvenuta il 25 ottobre scorso nel cortile dell'Almondbury Community School, a Huddersfield. E la polizia ha reso noto di aver già indagato su un altro incidente lo scorso 7 ottobre, nel quale lo stesso giovane siriano era stato ferito a un polso. Tre ragazzi erano stati interrogati, ma non era stato preso alcun provvedimento. Adesso invece il 16enne incriminato dovrà comparire davanti a un tribunale dei minori "in tempo utile", ha detto la polizia della contea del West Yorkshire.