Francia, Macron senza maggioranza. I nuovi numeri dell'Assemblea Nazionale

I risultati dei ballottaggi delle elezioni legislative. Le Pen esulta: "A noi la commissione Finanze". Cosa succede adesso

Parigi, 20 giugno 2022 - I ballottaggi delle elezioni legislative in Francia puniscono Emmanuel Macron e rivoluzionano l'Assemblée Nationale, ora molto divisa. In testa i partiti dell'alleanza presidenziale Ensemble!, con la maggioranza relativa di 247 deputati. I gruppi che la compongono sono Renaissance (il nuovo nome della macroniana République en Marche) con 166 seggi, i centristi MoDem con 47, il partito dell'ex premier Edouard Philippe, Horizons, con 28, e altri minori con 6. In totale, la coalizione ha perso 100 seggi rispetto al 2017. 

La sinistra risale con 147 seggi alla coalizione Nupes, così suddivisi: 84 a La France Insoumise di Jean-Luc Mélenchon, 29 ai socialisti, 21 ai Verdi e 13 ai comunisti. Si aggiungono 8 'altri di sinistra'. Boom senza precedenti per il Rassemblement Nationale di Marine Le Pen, che diventa con 90 deputati il primo partito, superando anche quello di Mélenchon, oltre ai Républicains neogollisti, che - alleati con i centristi UDI - resistono al quarto posto con 68 seggi.

Cosa succede adesso

Prime ipotesi dei macronisti per uscire dallo scenario di crisi che si apre con i risultati odierni. Potrebbero essere possibili intese con singoli deputati di Les Républicains e dei Socialisti "in seno alla Nupes e al di fuori", ha ipotizzato il nuovo ministro dell'Agricoltura Marc Fesneau (in carica dallo scorso 20 maggio) rieletto ieri nella Loir-et-Cher.  "Paghiamo il prezzo di un sistema democratico arrivato all'ultimo respiro, con molti francesi arrabbiati, con molte astensioni. Ieri sera, escluso il Rn, ci sono state solo persone che hanno perso. Nessuno ha potuto rallegrarsi del risultato. Siamo in una situazione improbabile e inedita. Il peggio per un Paese è che non si riesca a far approvare nulla all'Assemblea nazionale, che ci si trovi in un processo di paralisi", ha aggiunto.

Intanto l'alleanza di sinistra Nupes ha fatto sapere su Twitter che depositerà una mozione di censura contro il governo il prossimo 5 luglio. La mozione di censura, che per passare ha però bisogno di una maggioranza assoluta, è un provvedimento che permette ai deputati di esprimere la propria disapprovazione nei confronti del governo, che potrebbe essere costretto a dimettersi. 

Le Pen: "Non transigeremo su nulla"

"Il presidente potrà ancora fare quello che vuole? Chiaramente no": esulta ancora Marine Le Pen ai microfoni di BFM-TV. "Siamo il primo partito d'opposizione - rivendica la leader di Rassemblement National - Richiediamo quindi la presidenza della Commissione finanze e la vicepresidenza dell'Assemblea nazionale. Non transigeremo in nulla". Le Pen si dedicherà al gruppo parlamentare e non riprenderà la presidenza del partito, affidata al giovane Jordan Bardella.