A soldier takes part in the military exercise Arrow 22 in Niinisalo, Finland on May 4, 2022. - Finland is hosting the military training called Arrow 22 with the participation of divisions of Britain, Latvia, Estonia and the US. (Photo by ALESSANDRO RAMPAZZO / AFP)

Esercitazione militare a Niinisalo, in Finlandia (Ansa)

"C’è un detto finlandese che recita così: ’Un russo è sempre un russo, anche se lo friggi nel burro’. Insomma, il grasso nobile". Nicola Rainò, 68 anni, traduttore per Iperborea e direttore della rivista online rondine.fin, conosce bene i rapporti tra finlandesi e russi. "Rapporti di convenienza" taglia corto Rainò. Notizie guerra Ucraina: torna la minaccia nucleare. "Russi sparano sui civili dai tank" La Russia per i finlandesi: un ‘mostro’ che è sempre rimasto fuori dalla porta o un vicino con il quale, dopo 78 anni, i rapporti sono migliorati? "È una storia lunga, ma dal 1917, anno dell’indipendenza della Finlandia dalla Russia, è stato un tira e molla di mediazione e compromessi. Dopo il secondo conflitto mondiale la strategia vincente della Finlandia è stata quella di trasformare i danni della guerra in affari, dopo aver ripagato (unico Paese) tutti i debiti alla Russia con forniture di ogni tipo (dall’industriale, al tecnologico fino all’alimentare). Poi, per anni, i finlandesi hanno venduto ai vicini di tutto, creando un volano di affari. Ma la scelta di guardare a Occidente e di farsi rifornire di armi, è stata presa da tempo. E a febbraio, per dare un’idea, la Finlandia ha acquistato 64 Jet F35, per 9,4 miliardi di dollari. L’ingresso nella Nato è ormai cosa fatta e il 76% dei finlandesi oggi è favorevole". Russia minaccia: stop gas alla Finlandia. L'altra guerra di Putin Ma non c’è nulla che unisca i due popoli lungo 1.300 chilometri di confine? "I russi portano soldi, i finlandesi sono abilissimi commercianti. I russi hanno un bisogno disperato di oggetti, moda, tecnologia, di mangiare bene, e vengono di qua. Molti vengono anche per le vacanze estive. Il territorio è lo stesso, ma in Finlandia trovano acqua pulita, infrastrutture, centri sanitari, negozi e organizzazione di vita che in Russia non ci sono". E i finlandesi cosa pensano dei russi? "Noi italiani, in tono dispregiativo, chiamiamo i tedeschi ’crucchi’, ma pensiamo comunque che siano un popolo serio. I finlandesi per i russi usano il termine ryssä. Indica il disprezzo". Come hanno reagito all’invasione dell’Ucraina? "Dicono ’lo sapevamo’. Quando gli americani mettevano in guardia l’Occidente contro il rischio di invasione, solo i finlandesi li hanno presi sul serio. Dalla Guerra fredda i finlandesi sono considerati paranoici. Mia moglie finlandese dice: ’Ci armiamo, abbiamo quelli lì al confine, meglio essere pronti’". E sotto i palazzi ci sono bunker. "Nella sola capitale ci sono 300 chilometri di tunnel: sotto spazi commerciali, centri sportivi, strade sotterranee. Uno dei tunnel più grandi può ospitare fino a 6mila persone con brandine, docce, ricambi d’aria. E in tutti i tunnel insieme c’è spazio per 900mila cittadini". I riservisti addestrano la popolazione con fucili e pistole. "C’è un numero di riservisti enorme, 870mila. La Finlandia potrebbe schierarne subito almeno 280mila. Organizzano campi in cui si imparano tecniche di guerriglia, ma anche a costruire cucine da campo, servizi sanitari di emergenza e a difendere i palazzi stessi". L’esercito sarebbe pronto a fronteggiare un’eventuale invasione russa e a respingerla come durante la Seconda guerra mondiale? "I russi si guarderebbero molto bene dal mettere piede in Finlandia. Qualche anno fa un sottomarino di Mosca arrivò fino alle coste della Svezia e Stoccolma protestò con diplomazia. Poi il sottomarino si spostò fino alle coste finlandesi. Helsinki mandò i cacciatorpedinieri che sganciarono bombe di avvertimento. Il sottomarino sparì. La Finlandia non è Donbass". Finlandia, adesione alla Nato "senza indugio". Mosca: "Minaccia per la Russia"

Esteri

"C’è un detto finlandese che recita così: ’Un russo è sempre un russo, anche se lo friggi nel burro’. Insomma, il grasso nobile". Nicola Rainò, 68 anni, traduttore per Iperborea e direttore della rivista online rondine.fin, conosce bene i rapporti tra finlandesi e russi. "Rapporti di convenienza" taglia corto Rainò. 
<a href="https://www.quotidiano.net/esteri/notizie-guerra-ucraina-oggi-1.7664875" polopoly:contentid="1.7664875" title="Notizie guerra Ucraina, il Pentagono chiama Mosca: &quot;Cessate il fuoco&quot;">Notizie guerra Ucraina: torna la minaccia nucleare. "Russi sparano sui civili dai tank"</a> 
La Russia per i finlandesi: un ‘mostro’ che è sempre rimasto fuori dalla porta o un vicino con il quale, dopo 78 anni, i rapporti sono migliorati? 
"È una storia lunga, ma dal 1917, anno dell’indipendenza della Finlandia dalla Russia, è stato un tira e molla di mediazione e compromessi. Dopo il secondo conflitto mondiale la strategia vincente della Finlandia è stata quella di trasformare i danni della guerra in affari, dopo aver ripagato (unico Paese) tutti i debiti alla Russia con forniture di ogni tipo (dall’industriale, al tecnologico fino all’alimentare). Poi, per anni, i finlandesi hanno venduto ai vicini di tutto, creando un volano di affari. Ma la scelta di guardare a Occidente e di farsi rifornire di armi, è stata presa da tempo. E a febbraio, per dare un’idea, la Finlandia ha acquistato 64 Jet F35, per 9,4 miliardi di dollari. <a href="https://www.quotidiano.net/esteri/finlandia-nato-1.7662764" target="_blank">L’ingresso nella Nato </a>è ormai cosa fatta e il 76% dei finlandesi oggi è favorevole". 
<a data-img="/polopoly_fs/1.7618147!/httpImage/image.jpg_gen/derivatives/wide_680/image.jpg" data-img-alt="Gas, un operaio in un impianto (Ansa)" data-img-thumb="/polopoly_fs/1.7618147!/httpImage/image.jpg_gen/derivatives/wide_325/image.jpg" data-polopoly-id="1.7663611" data-shortcode="true" data-type="article" href="https://www.quotidiano.net/economia/gas-russia-finlandia-1.7663611" title="Russia minaccia: stop gas alla Finlandia. L&amp;#39;altra guerra di Putin">Russia minaccia: stop gas alla Finlandia. L'altra guerra di Putin</a> 
Ma non c’è nulla che unisca i due popoli lungo 1.300 chilometri di confine? 
"I russi portano soldi, i finlandesi sono abilissimi commercianti. I russi hanno un bisogno disperato di oggetti, moda, tecnologia, di mangiare bene, e vengono di qua. Molti vengono anche per le vacanze estive. Il territorio è lo stesso, ma in Finlandia trovano acqua pulita, infrastrutture, centri sanitari, negozi e organizzazione di vita che in Russia non ci sono". 
E i finlandesi cosa pensano dei russi? 
"Noi italiani, in tono dispregiativo, chiamiamo i tedeschi ’crucchi’, ma pensiamo comunque che siano un popolo serio. I finlandesi per i russi usano il termine ryssä. Indica il disprezzo". 
Come hanno reagito all’invasione dell’Ucraina? 
"Dicono ’lo sapevamo’. Quando gli americani mettevano in guardia l’Occidente contro il rischio di invasione, solo i finlandesi li hanno presi sul serio. Dalla Guerra fredda i finlandesi sono considerati paranoici. Mia moglie finlandese dice: ’Ci armiamo, abbiamo quelli lì al confine, meglio essere pronti’". 
E sotto i palazzi ci sono bunker. 
"Nella sola capitale ci sono 300 chilometri di tunnel: sotto spazi commerciali, centri sportivi, strade sotterranee. Uno dei tunnel più grandi può ospitare fino a 6mila persone con brandine, docce, ricambi d’aria. E in tutti i tunnel insieme c’è spazio per 900mila cittadini". 
I riservisti addestrano la popolazione con fucili e pistole. 
"C’è un numero di riservisti enorme, 870mila. La Finlandia potrebbe schierarne subito almeno 280mila. Organizzano campi in cui si imparano tecniche di guerriglia, ma anche a costruire cucine da campo, servizi sanitari di emergenza e a difendere i palazzi stessi". 
L’esercito sarebbe pronto a fronteggiare un’eventuale invasione russa e a respingerla come durante la Seconda guerra mondiale? 
"I russi si guarderebbero molto bene dal mettere piede in Finlandia. Qualche anno fa un sottomarino di Mosca arrivò fino alle coste della Svezia e Stoccolma protestò con diplomazia. Poi il sottomarino si spostò fino alle coste finlandesi. Helsinki mandò i cacciatorpedinieri che sganciarono bombe di avvertimento. Il sottomarino sparì. La Finlandia non è Donbass". 
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