Roma, 6 gennaio 2023 - È guerriglia nello Stato di Sinaloa, in Messico, dopo l'arresto del figlio de El Chapo, Ovidio Guzmán-López, con scontri in cui sono stati uccisi almeno 7 agenti, auto date alle fiamme e l'invasione dell'aeroporto internazionale di Culiacan. Con il governo che ha mobilitato i tank per le strade prese d'assalto dai membri armati del cartello narco. Le immagini mostrano auto ridotte a palle di fuoco ed enormi pennacchi di fumo nero nel cielo. Le autorità hanno riferito che durante l'operazione per l'arresto di Guzmán-López sono morte 29 persone. "Dieci soldati hanno purtroppo perso la vita nell'adempimento del loro dovere", ha detto ai giornalisti il segretario alla Difesa. Luis Cresencio Sandoval, aggiungendo che ci sono stati anche "19 vittime" tra i "criminali". Membri della gang di Guzman, noto come "Il topo", hanno organizzato posti di blocco, dato fuoco ad automobili e assalito l'aeroporto di Culiacan, dove hanno aperto il fuoco contro due aerei, uno dei quali in fase di decollo diretto a Città del Messico. Video pubblicati sui social mostrano i passeggeri dell'aereo che cercando riparo sotto i sedili. Le scuole nell'intero stato rimarranno chiuse anche oggi. Guzman-Lopez era stato catturato a Culiacán e trasferito a Città del Messico. Più di cento voli sono stati cancellati in tre aeroporto di Sinaloa. El Chapo, Joaquin Guzman, sta scontando una condanna all'ergastolo negli Stati Uniti dopo essere stato dichiarato colpevole, nel 2019, di traffico di droga e riciclaggio di denaro. Gli Stati Uniti avevano introdotto un premio di 5 milioni di dollari per informazioni utili all'arresto del figlio e l'operazione durata sei mesi per il suo arresto ha avuto il sostegno degli Usa, come ha reso noto il ministero della Difesa messicano. La prossima settimana il presidente americano Joe Biden sarà in Messico per partecipare al vertice Nord americano. Arriverà domenica, un giorno prima di quanto previsto, come ha annunciato il ministro degli Esteri messicano, Marcelo Ebrard. Guzman e il fratello Joaquim coordinano 11 laboratori di metanfetamine nello stato di Sinaloa, dove vengono prodotte 1.300- 2.200 chili di questa sostanza ogni mese, secondo informazioni diffuse dal dipartimento di Stato Usa. Guzman avrebbe anche ordinato l'assassinio di informatori, di un trafficante di droga e di una famosa cantante messicana che si era rifiutata di esibirsi al suo matrimonio.