
Mark Zuckerberg, ceo di Facebook (Lapresse)
Washington (Usa), 2 aprile 2018 - Mark Zuckerberg sullo scandalo Facebook non vuole indorare la pillola: si avrà bisogno di "qualche anno" per risolvere i problemi emersi con le rivelazioni dell'uso di dati degli utenti, ammette in un'intervista rilasciata al sito Vox. Ma oltre al mea culpa il fondatore di Facebook difende anche il business model della società e respinge le critiche lanciate la scorsa settimana dal ceo di Apple, Tim Cook.
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Secondo Zuckerberg uno dei problemi di Facebook è che sia troppo "idealistico", incentrato sugli aspetti positivi del connettere le persone e che "non spendesse abbastanza tempo per investire o riflettere su alcuni degli usi negativi degli strumenti". "Penso che ora le persone siano adeguatamente focalizzate su alcuni dei rischi e degli svantaggi", ha spiegato. E dunque bisogna fare qualcosa: "Penso che lavoreremo su questo, ma ci vorranno alcuni anni... Vorrei poter risolvere tutti questi problemi in tre o sei mesi, ma penso solo che la realtà sia di doversi prendere un periodo di tempo più lungo".
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Quanto a Cook, che nei giorni scorsi aveva criticato Facebook per lo scandalo dei dati, mettendo in evidenza come i nervi siano tesi nella Silicon Valley, anche per il crollo dei titoli tecnologici a Wall Street, Zuckerber replica con due parole secche: "Molto superficiale". Zuckerberg ha quindi liquidato come "ridicola" l'accusa mossa da Cook secondo cui i guai di Facebook nascono dalla pratica seguita dal gruppo di Menlo Park di fare soldi sui dati personali degli utenti.