Mercoledì 24 Aprile 2024

Cambridge Analytica, Zuckerberg convocato dal Senato Usa. Musk lascia Facebook

Il fondatore del social network dovrà testimoniare sulla società che ha violato milioni di profili di Facebook per fini elettorali. In polemica Musk cancella le pagine delle sue società da Fb. Londra, perquisizione di sede Cambridge Analytica

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Washington, 23 marzo 2018 - E' ufficiale il fondatore e amministratore delegato di Facebook, Mark Zuckerberg, dovrà apparire, per testimoniare, davanti alla commissione Commercio del Senato americano. Dovrà dare spiegazioni sullo scandalo di Cambridge Analytica, la società che ha violato milioni di profili di Facebook per fini elettorali. Alla Cnn Zuckerberg ha già riferito di essere disponibile.

"Su base bipartisan, riteniamo necessaria la testimonianza del signor Zuckerberg per capire meglio come la società stia pensando di riguadagnare la fiducia persa, mettere al sicuro i dati degli utenti e smetterla con risposte blande ad una gamma di problemi", scrive il presidente della commissione, il repubblicano John Thune, lettera firmata anche dal vice presidente, il democratico Bill Nelson. 

ZUCKERBERG AMMETTE: NON TUTTI GLI ABUSI DI DATI VERRANNO SCOPERTI  - Facebook ha ammesso che i dati dei suoi utenti non possono essere totalmente al sicuro. E' stato proprio il fondatore e Ceo dell'azienda. Il 34enne ha spiegato al Wall Street Journal che l'indagine lanciata dal gruppo dopo lo scandalo associato ai presunti abusi di Cambridge Analytica aiuterà a identificare e scoraggiare chi agisce contro le sue regole, ma non sarà in grado di portare a capire dove sono finiti tutti i dati usati senza il consenso di oltre 50 milioni di persone. 

GIUDICI LONDRA: OK A PERQUISIZIONE CAMBRIDGE ANALYTICA - Il giudice Leonard ha autorizzato l'authority britannica per la protezione dei dati personali a controllare documenti e computer Nella sede londinese di Cambridge Analytica (CA). CA, che come FB nega ogni irregolarità, s'era detta pronta in udienza a consegnare volontariamente il materiale. Nella sede di Cambridge Analytica sono già arrivati 18 agenti dell'authority britannica per la protezione della privacy per la perquisizione autorizzata dall'Alta corte britannica. La perquisizione ha l'obiettivo di cercare eventuali prove accedendo anche ai server.

MUSK VIA DA FACEBOOK - Elon Musk, in seguito allo scandalo Cambridge Analytica, ha fatto rimuovere le pagine delle sue due aziende, Space X e Tesla, da Facebook. Tutto è partito da un utente che ha chiesto  a Elon Musk se avrebbe partecipato alla protesta contro il social network, hashtag #deletefacebook, lanciato dopo le rivelazioni sulla società britannica che avrebbe utilizzato i dati di cinquanta milioni di utenti Facebook per aiutare Donald Trump nella sua campagna elettorale.  L'imprenditore all'inizio aveva risposto con un primo laconico "Cos'è Facebook?". Ma quando un altro utente che ha pubblicato gli screenshot della pagina dedicata a Space X e di una che porta proprio il nome di Musk, anche se non ufficiale. L'imprenditore ha risposto: "E' la prima volta che le vedo. Quella a sinistra sembra ufficiale, fra poco sarà sparita".

BOLTON PRIMO CLIENTE DI CAMBRIDGE ANALYTICA - Il nuovo consigliere per la sicurezza nazionale Usa, John Bolton, è stato tra i primi clienti e beneficiare dei dati Facebook utilizzati da Cambridge Analytica a scopi elettorali. Secondo quanto rivela il New York Times il suo comitato politico, The John Bolton superpac, ingaggiò la Cambridge Analytica nell'agosto 2014, mesi dopo che la società era nata. Nei due anni successivi pagò circa 1,2 mln di dollari. L'ingaggio era per sviluppare il 'micro-targeting' comportamentale con messaggi psicografici. 

BREXIT, CAMBRIDGE ANALYTICA LAVORO' PER LEAVE.EU - Anche una delle piattaforme che animarono la campagna pro Brexit all'epoca del referendum britannico del 2016, Leave.Eu, si era affidata alla Cambridge Analytica. Lo ha rivelato Brittany Kaiser,  un'ex dirigente della società di consulenza politica, al Guardian. La sua testimonianza smentisce quanto detto ai deputati di una commissione parlamentare del Regno dall'a.d. Alexander Nix, attualmente sospeso in seguito allo scandalo. Kaiser ha raccontato di 6 o 7 incontri con rappresentanti di Leave per un progetto d'analisi su dati raccolti dall'Ukip, il partito euroscettico di Nigel Farage che di quella piattaforma fu il principale promotore assieme al finanziatore Arron Banks. 

PROCURA ROMA INDAGA SU DATAGATE - La Procura a Roma ha aperto un fascicolo, al momento senza indagati né ipotesi di reato, dopo l'esposto presentato dal Codacons in relazione al caso 'Datagate'. Il documento del Codacons chiede indagini su eventuali casi nostrani dello scandalo Cambridge Analytica. Ieri il garante della Privacy aveva annunciato l'intenzione di aprire un'istruttoria a seguito dell'esposto dell'associazione dei consumatori sul possibile coinvolgimento di utenti italiani. L'obiettivo, in Europa come in Italia, è accertare eventuali violazioni di dati personali di cittadini dell'Unione europea funzionali a condizionare illecitamente l'esito delle diverse consultazioni elettorali o referendarie svoltesi negli ultimi anni. 

EGITTO, IL CAIRO COPIA FACEBOOK: ECCO EGYPY FACE - Come se non bastassero i problemi provocati dallo scandalo Cambridge Analytica, Faecbook ora dovrà vedersela con oil concorrente lanciato dal governo egiziano: Egypt Face. Diciamo subito che l'originalità non è il forte del nuovo social network, infatti appare in tutto e per tutto uguale a Facebook, ma in chiave egiziana. Si va dalla stessa interfaccia grafica, stesse modalità d'impiego e lo stesso obiettivo di creare un social in grado di mettere in contatto una rete di utenti la più ampia possibile. Nel mondo arabo, e non solo, l'Egitto presenta una popolazione tra le più entusiaste del web. Facebook ha conquistato 35 milioni di egiziani, secondo il portale Internet World Stats. Al momento il gemello di Facebook conterebbe più di 500 iscritti.