Andrey Medvedev 

Roma, 25 febbraio 2023 - Non sono finiti i guai per Andrey Medvedev, l'ex comandante della Wagner fuggito in Norvegia per chiedere asilo. L'ex mercenario, già arrestato una volta dall'immigrazione norvegese, e sentito più volte dai servizi segreti, è finito di nuovo in manette per rissa, resistenza all'arresto e aggressione ai danni un agente di polizia.  Wagner, le tv russe oscurano Prigozhin. Lo 'chef di Putin' messo a tacere dopo le critiche Non c'è quindi pace per l'ex comandante dello spietato gruppo mercenario russo, scappato in Norvegia per sfuggire alle brutalità della guerra. Medvedev ha raccontato storie choc dal fronte, dove ha visto giustiziare giovani reclute che si rifiutavano di combattere, e amici che avevano disobbedito agli ordini.  Ex Wagner: "In trincea non c'è pietà. Uccidono le reclute che rifiutano di combattere" L'ex combattente ha attraversato il confine con la Norvegia il 13 gennaio, chiedendo asilo e promettendo in cambio di raccontare tutto sulle attività del gruppo Wagner, sul suo capo Yevgeny Prigozhin e sui crimini di guerra commessi in Ucraina. Ma la vita sulla linea di contatto ha evidentemente lasciato delle cicatrici, non solo fisiche, e forse l'ex combattente si ritrova a fare i conti con i suoi fantasmi. Così, riporta il Guardian, quando nelle prime ore di mercoledì la polizia è accorsa per una rissa fuori da un bar di Oslo, ha trovato il 26enne ubriaco e poco disposto a farsi arrestare. Poi una volta arrivato al commissariato ha aggredito gli agenti. Il processo è stato fissato per il 25 aprile.  "I Wagner come drogati a Bakhmut. Combatterli è come essere in un film di zombie" Ex combattenti Wagner: "Avanzate come nella prima guerra mondiale". Racconti choc  Il cimitero dei Wagner continua a crescere: "Aumentato di sette volte in due mesi"

Esteri

Roma, 25 febbraio 2023 - Non sono finiti i guai per Andrey Medvedev, l'ex comandante della Wagner fuggito in Norvegia per chiedere asilo. L'ex mercenario, già arrestato una volta dall'immigrazione norvegese, e sentito più volte dai servizi segreti, è finito di nuovo in manette per rissa, resistenza all'arresto e aggressione ai danni un agente di polizia.&nbsp; 
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Non c'è quindi pace per l'ex comandante dello spietato gruppo mercenario russo, scappato in Norvegia per sfuggire alle brutalità della guerra. Medvedev ha raccontato storie choc dal fronte, dove ha visto giustiziare giovani reclute che si rifiutavano di combattere, e amici che avevano disobbedito agli ordini.&nbsp; 
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L'ex combattente ha attraversato il confine con la Norvegia il 13 gennaio, chiedendo asilo e&nbsp;promettendo in cambio di raccontare tutto sulle attività del gruppo Wagner, sul suo capo Yevgeny Prigozhin e&nbsp;sui crimini di guerra commessi in Ucraina. 
Ma la vita sulla linea di contatto ha evidentemente lasciato delle cicatrici, non solo fisiche, e forse l'ex combattente si ritrova a fare i conti con i suoi fantasmi. Così, riporta il Guardian, quando nelle prime ore di mercoledì la polizia è accorsa per una rissa fuori da un bar di Oslo, ha trovato il 26enne ubriaco e poco disposto a farsi arrestare. Poi una volta arrivato al commissariato ha aggredito gli agenti. Il processo è stato fissato per il 25 aprile. 
&nbsp;<a href="javascript:actionEventData({$action:&quot;view&quot;, $target:&quot;work&quot;, $contentId:&quot;1.8496172&quot;})" rel="nofollow">"I Wagner come drogati a Bakhmut. Combatterli è come essere in un film di zombie"</a> 
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Norvegia, l'ex comandante dei Wagner arrestato per rissa fuori da un pub

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L'ex mercenario, fuggito a Oslo per sottrarsi alle brutalità della guerra in Ucraina, ha anche aggredito gli agenti intervenuti. Era già stato arrestato dall'immigrazione poco dopo l'arrivo nel Paese

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