Clima, lo studio: gli eventi estremi sono colpa dell'uomo almeno in 7 casi su 10

Ondate di calore, inondazioni, siccità. La ricerca di Climate Brief su 504 episodi: il 71% sono favoriti o aggravati dai cambiamenti climatici causati dall’uomo

Trovare l’impronta del cambiamento climatico sugli eventi estremi che siamo sperimentando quotidianamente: sulle ondate di calore, gli urgani, le siccità, le alluvioni, la modifica della piovosità, lo scioglimento dei ghiacci, lo sbiancamento dei coralli, l’acidificazione dei mari, gli incendi, la distruzione di biodiversità. Sinora gli scienziati erano stati prudenti nello stabilire una correlazione automatica, e di solito si rifugiavano nella prudente affermazione: "Questo evento estremo è  coerente con le previsioni climatiche". Come dire, è probabile che sia causa del cambiamentio climatico, ma non possiamo dirlo con certezza. Da qualche anno, le certezze sono diventate molto più numerse, e gli scienziati hanno realizzato centinaia di studi su singoli eventi estremi. I ricercatori di Climate Brief  ne hanno raccolti, analizzati e catalogati oltre cinquecento, 504 per esattezza, compilando una mappa mondiale interattiva. E qual che ne è emerso è chiarissimo. 

Inondazioni, siccità, ondate di calore: quanto c'entra il cambiamento climatico?
Inondazioni, siccità, ondate di calore: quanto c'entra il cambiamento climatico?

L’analisi di Carbon Brief - che potete trovare QUI - rivela che "il 71% dei 504 eventi meteorologici estremi e delle tendenze incluse nella mappa, tra loro il 93% delle ondate di calore, il 68% delle siccità e il 56% delle inondazioni o delle piogge intense, sono stati resi più probabili o più gravi dai cambiamenti climatici causati dall’uomo". Un dato altissimo perchè solo il 9% degli eventi o delle tendenze è stato reso meno probabile o meno grave dai cambiamenti climatici". Da notare che nella prima edizione di questa analisi di Carbon Brief nel 2017, 'solo' il 68% degli eventi era risultato avere un impatto umano (con il 63% reso più grave o probabile e il 6% meno). L ’analisi settore per settore lo conferma ulteriormente. "Dei 152 eventi di calore estremo che sono stati valutati dagli scienziati – i osserva –  il 93% ha riscontrato che il cambiamento climatico ha reso l’evento o la tendenza più probabile o più grave. Per i 126 eventi di pioggia o inondazione studiati, il 56% ha riscontrato che l’attività umana ha reso l’evento più probabile o più grave. Per gli 81 eventi di siccità studiati, la percentuale è del 68%". Questo ha provocato danni economici e vittime. Molte vittime.

"Il primo studio su larga scala – scrive il Guardian in un documentato rapporto sul tema – ha prodotto risultati netti: più di un terzo dei decessi legati al caldo nell’estate dal 1991 al 2018 si è verificato a causa del riscaldamento globale provocato dall’uomo. "L’aumento della mortalità è evidente in tutti i continenti", osserva  la dott.ssa Ana Maria Vicedo-Cabrera, dell’Università di Berna, in Svizzera, che ha guidato lo studio. "Il messaggio chiave è che il cambiamento climatico sta già influenzando la nostra salute". Nelle città più colpite, centinaia di persone all’anno in media stanno già morendo a causa del caldo supplementare, tra cui San Paolo (239 morti), Atene (189), Madrid (177), Tokyo (156), Bangkok (146) e New York (141). Lo studio ha riguardato 732 località in 43 nazioni; la mancanza di dati ha limitato una copertura più ampia. È difficile estrapolare questi risultati a una cifra globale, ma una stima approssimativa fornita dagli scienziati è di oltre 100.000 morti all’anno. Nell’arco di decenni, ciò implica un tributo di milioni di vite". Una consapevolezza che va acquisita per poter fare le scelte poltiche necessarie. Perché il  cambiamento climatico non è una minaccia lontana: è qui e ora.