Qatargate, Kaili rimossa da vicepresidente Europarlamento. Giorgi parla con inquirenti

Oltre i due terzi dell'Eurocamera (625 voti) si è espressa a favore della destituzione della deputata greca. Sequestrato oltre un milione e mezzo di euro nelle perquisizioni a lei e Panzeri. Ma secondo il suo avvocato Kaili non sapeva dell'esistenza di quel denaro

Strasburgo, 13 dicembre 2022 - Rischia di allargarsi lo scandalo Qatargate. Nei primi interrogatori effettuati dall'Ufficio Centrale per la repressione della corruzione, una delle quattro persone imputate ha parlato a lungo con gli inquirenti belgi. Secondo fonti informate si tratterebbe di Francesco Giorgi, compagno dell'eurodeputata greca Eva Kaili. La Procura belga non ha smentito la ricostruzione. Secondo la stampa belga - che non cita nome e cognome - una delle quattro persone interrogate avrebbe fatto il nome dell'eurodeputato socialista Marc Tarabella.

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Intanto il Parlamento europeo ha approvato la destituzione dalla carica di vicepresidente di Kaili, attualmente detenuta nel nuovissimo carcere di Haren, alla periferia nord-orientale di Bruxelles, non lontano dall'aeroporto internazionale di Zaventem. L'aula ha votato con la maggioranza di oltre due terzi (625 voti), come previsto da regolamento. Un solo contrario e due astenuti. La richiesta è stata avanzata dalla conferenza dei presidenti del Parlamento europeo che ha scelto di attivare l'articolo 21 del regolamento dell'Eurocamera. 

Qatargate: le mazzette di denaro rinvenute dalla polizia belga ed Eva Kaili (Ansa)
Qatargate: le mazzette di denaro rinvenute dalla polizia belga ed Eva Kaili (Ansa)

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La 44enne eurodeputata greca, espulsa dal Pasok e sospesa dal gruppo S&D, è sospettata di essere stata pagata dal Qatar per difendere gli interessi dell'emirato che attualmente organizza la Coppa del Mondo FIFA. "La sua posizione è di innocenza. Non ha nulla a che fare con le tangenti del Qatar", ha dichiarato il suo avvocato Michalis Dimitrakopoulos al canale televisivo privato greco Open TV. Il governo di Doha, dal canto suo, ha negato di essere coinvolto in tentativi di corruzione. 

Trovati oltre 1,5 milioni di euro

Somme spettacolari sono state sequestrate durante le 20 perquisizioni effettuate fino a lunedì sera. Ammonta infatti a oltre un milione e mezzo di euro il totale delle banconote trovate dalla polizia federale belga nel corso delle perquisizioni alle abitazioni di Antonio Panzeri e di Eva Kaili. Il computo comprende anche i contanti trovati nella valigia che il padre di Kaili aveva con sé mentre stava lasciando un albergo di Bruxelles. La stessa polizia ha diffuso una foto dei contanti: nell'immagine si vedono pile di biglietti venti, cinquanta, cento e duecento euro poste su un tavolo. 

Eppure l'avvocato di Eva Kaili, Michalis Dimitrakopoulos, ha dichiarato che l'eurodeputata sarebbe ignara dei soldi trovati in casa sua. Kaili non ha "nessuna relazione con il denaro trovato a casa sua [...] non sapeva dell'esistenza di questo denaro", ha assicurato, ribadendo che la sua assistita è "innocente".  

Arrestati in attesa della prima udienza

Oltre a Kaili, sono finiti in carcere Antonio Panzeri, Francesco Giorgi (nella cui abitazione di Abbiategrasso oggi la Guardia di finanza ha sequestrato 20mila euro in contanti) e Niccolò Figà-Talamanca. Tutti e quattro domani sono attesi per la prima udienza preliminare. Il padre dell'eurodeputata greca, arrestato venerdì, è stato rilasciato così come il sindacalista Luca Visentini. "Sono lieto che l'interrogatorio si sia concluso e che io abbia potuto rispondere pienamente a tutte le domande - ha dichiarato oggi Visentini in uno statement rilasciato dall'Ituc, la Confederazione internazionale dei sindacati -. Se dovessero essere formulate ulteriori accuse, non vedo l'ora di avere l'opportunità di confutarle, poiché sono innocente di qualsiasi illecito. Qualsiasi forma di corruzione è assolutamente inaccettabile e sono assolutamente impegnato nella lotta alla corruzione". Anche l'Ituc respinge come "totalmente false" le accuse di un'influenza del Qatar sul sindacato.