Sabato 19 Luglio 2025
Charles Cohen, Nicoletta Ionta – Euractiv
Europa

Von der Leyen ‘giustifica’ l’esclusione del Parlamento europeo nella discussione sul piano SAFE

Rispondendo a una lettera inviata dalla presidente del Parlamento UE Metsola, von der Leyen difende la scelta sostenendo che l’UE si trova in una “situazione di emergenza eccezionale”

Ursula von der Leyen durante il G7 in Canada

Ursula von der Leyen durante il G7 in Canada

La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha difeso la decisione di escludere gli eurodeputati dall’approvazione del programma di prestiti (SAFE) da 150 miliardi di euro, destinato a rafforzare la difesa europea, definendo tale scelta “pienamente giustificata” in considerazione delle sfide geopolitiche “esistenziali” che l’Europa sta affrontando.

In una lettera inviata lo scorso mese, Roberta Metsola, presidente del Parlamento europeo, ha minacciato un’azione legale contro la Commissione europea per l’intenzione di utilizzare una clausola d’emergenza prevista dai trattati dell’UE, che di fatto esclude il Parlamento dall’approvazione del piano di prestiti da 150 miliardi di euro, noto come SAFE, volto a sostenere gli acquisti congiunti di armamenti da parte dei Paesi membri.

La proposta è stata successivamente approvata dai ministri degli Affari europei, con la supervisione affidata esclusivamente ai governi nazionali.

Una situazione di emergenza “eccezionale”

Nella sua risposta, datata 12 giugno e visionata da Euractiv, von der Leyen difende la scelta sostenendo che l’UE si trova in una “situazione di emergenza eccezionale” che richiede un significativo incremento della spesa nell’industria della difesa.

Nella sua risposta a Metsola, von der Leyen attribuisce l’uso della clausola d’emergenza a un “drastico deterioramento del contesto di sicurezza, che richiede un massiccio incremento della spesa nell’industria della difesa”.

L’utilizzo della clausola d’emergenza è, secondo la presidente della Commissione, “pienamente giustificato” in quanto si tratta di “una risposta eccezionale e temporanea a una sfida urgente ed esistenziale.”

Von der Leyen ha inoltre sottolineato che il Parlamento ha esaminato numerose altre proposte in materia di difesa attraverso le procedure ordinarie, “dimostrando che la Commissione non ha mai inteso eludere i poteri del Parlamento europeo, nemmeno in un contesto che richiedeva un’azione rapida.”

Infine, la presidente ha ribadito che la Commissione ha “pienamente rispettato” i propri impegni verso il Parlamento su SAFE, partecipando a due incontri con gli eurodeputati tenutisi ad aprile e maggio.